28 maggio 2010

Sta invecchiando (finalmente) #2

Credo di essermi distratto e quindi non sono al corrente...
L'ha detto, che non ha messo le mani nelle tasche degli italiani?

Scherzo, dai, lo so che tra lui e i suoi uomini sandwich l'han detto anche oggi le sue (non è un errore, è "sue" e non "loro") brave 36 volte.
Facevo il simpatico.

E' che non capisco perché debbano ripeterlo tutti ossessivamente ogni volta che arrivano a meno di dieci centimetri da un microfono, foss'anche quello attaccato al vetro dello sportello bancario.
"Mi servirebbe un modulo per un bonifico non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani"
"Sono sul tavolo all'ingresso"
"Grazie non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani"
Boh.
Non capisco.
Voglio dire, se non hai messo le mani nelle tasche dei tuoi elettori, i tuoi elettori proprietari di quelle tasche lo sapranno di loro, no?
Se invece ce le hai messe, nella stessa maniera lo sapranno anche se tu dirai di non averlo fatto, no?
O "la maggioranza degli italiani" per sapere se ha una scarpa allacciata lo chiede a chiunque sia nei paraggi invece che guardarsela e se nei paraggi c'è uno che gli dice che è allacciata gli rispondono "Ok grazie" pure se i lacci manco li ha?
Cioè è il sistema di dialogo tra lui e i suoi elettori, che mi sfugge.

Ma verrebbe mai considerato un grande statista uno che di fronte a uno col cappello gli dicesse ogni sei secondi "Non le ho tolto il cappello"?
Dico io, per molto meno un comune cittadino verrebbe accompagnato al TSO.
Un comune cittadino di qualsiasi altra nazione, dico.
Qui quelli col cappello lo elevano a loro dio.

No vabbè dai ok, va bene così, è tutto antropologicamente normale.

26 maggio 2010

e sarà andata di culo

E' difficile da dire almeno quanto per Fonzie era difficile pronunciare la parola "ho sb...sbag...sbagl...", ma a due anni dall'inizio di quest'incubo c'è il rischio di dover riconoscere che in tutto 'sto carrozzone di criminali e di mafiosi che sta facendo precipitare il paese nel periodo qualitativamente, in termini umani prima di tutto, più basso della sua storia, emerga come unica eccezione meritevole di revisione di giudizio, proprio il ministro che più si attirò all'esordio giudizi (anche miei, s'intende) irridenti e sminuenti: il ministro Carf...Carfa...
Vabbè, prossima volta.
Per il momento direi che è già molto così.

Ah...e se il dubbio fosse che la cosa nasca dalla banale considerazione sulle scuse da lei fatte al mondo lgbt in sede più che istituzionale, cosa già di per sé dirompente in un governo come quello al quale appartiene anche se al momento seguita da poche azioni concrete, la risposta è che no, la cosa nasce anche da quello, ma in particolare dal suo interessamento a quel mondo dimenticato e volutamente tenuto lontano dagli occhi della società dei perfetti riassumibile nel numero 180.
Un inferno tale, che davvero in pochi hanno il carattere necessario per andarlo anche solo a guardare.
Se lei l'avrà davvero, allora giù il cappello alla qualità politica pregiudizialmente inimmaginabile qualche mese fa.

24 maggio 2010

Mani avanti

Avviso per chiunque sia pronto all'azzardo dell'avermi durante le partite del mondiale:
Io non tiferò, ma se tiferò tiferò qualsiasi altra squadra.
Non importa quale, vale tutto, Paraguay, Costa d'Avorio, Danimarca, qualsiasi.
E più andremo avanti più il cerchio del casuale si stringerà a mirato, fino all'estrema tensione di quel punto nel quale attendono il mio più profondo sostegno la Francia e, sono un temerario non conosco limiti, la Corea del Sud.

E non c'è traccia di anti-italianità, in questo.
Semplicemente mi fa ribrezzo anche solo l'ipotesi che si riverifichi la devastazione alla quale ho assistito quattro anni fa della quale quella dell'altra sera a Milano è stata solo l'ennesima anticipazione.
Un paese che devasta e uccide per il calcio non merita di avere niente per cui festeggiare o, tantomeno, andare orgoglioso.

Per chiarire meglio il punto, un po' di storia recente a confronto con altra storia meno recente:

Milano 22 gennaio 2009.
I musulmani si riuniscono in piazza Duomo per pregare e la Curia protesta.
"Islam, Maroni vieta le preghiere in piazza.
Stop alle provocazioni. I luoghi-simbolo della cristianità non potranno più essere invasi. Lo ha deciso il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Nelle nostre città non si vedranno più manifestazioni-preghiera come quelle del 3 gennaio scorso[...] Un trauma, per molti [...] Per molti un’offesa, o ancora una mossa consapevole inserita in una precisa strategia di islamizzazione dello spazio pubblico delle città. [...]
Ora il ministro Maroni dice «basta»: «Ho preparato una direttiva che verrà inviata a tutti i prefetti affinché fatti come quelli avvenuti davanti al Duomo di Milano non abbiano a ripetersi», ha annunciato al «question time» alla Camera, rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato di An-Pdl, e vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato. L’obiettivo - ha detto il ministro leghista - è «meglio regolare le manifestazioni, garantendo il diritto di manifestare e allo stesso tempo il diritto dei cittadini a fruire pacificamente degli spazi della propria città»."




Milano 24 Maggio 2010.
Migliaia di tifosi si riuniscono in piazza Duomo per festeggiare la vittoria della coppa e la Curia protesta.
"[...]Più in generale, una situazione di estremo pericolo [...] Lo sforzo delle forze dell’ordine è stato massiccio, la gestione dell’ordine pubblico non è stata semplice. La situazione di pericolo palpabile. Danni anche all’Arena (cancellate divelte). I malumori, molto diffusi, si sono concentrati nella presa di posizione della Curia: «Gli appelli alla tutela della piazza del Duomo sono stati inascoltati. L’augurio è che quel che è successo sabato sera possa servire da amara lezione per gli appuntamenti futuri».
Il Comune, che ha cercato di alleggerire la pressione sul centro città mettendo anche un maxischermo davanti alla Centrale, rivendica invece la scelta di piazza del Duomo: «È il luogo naturale, se non avessimo dato ai tifosi dell’Inter la possibilità di seguire tutti insieme la partita avremmo avuto molte più critiche. E le persone comunque vogliono andare lì a festeggiare, in Duomo. La festa non ha prodotto nessun dato rilevante in negativo. Ed ha avuto anche un ritorno economico per Milano. Cosa vogliamo fare, chiudere le piazze della città?»."

20 maggio 2010

Chi era dove

Mentre Maroni conferma la sua fiducia ai vertici della polizia condannati per i fatti della Diaz, la sinistra così eccitata dal nuovo Fini potrebbe approfittare di questo momento di continui outing per chiedergli se lui a sua volta confermi la sua personale al povero Scajola e, soprattutto, cosa ci facesse, nei momenti in cui quei vertici usavano la bocca per dire chi doveva fare cosa, nella sala operativa della questura nella quale c'erano gli occhi e le orecchie di quei vertici e, già che è in un momento di incontenibile voglia di verità, cosa vide e cosa udì là dentro?

Sempre che la domanda non sia troppo di sinistra, ovviamente.

18 maggio 2010

Un piccolo disguido tecnico

Oscurata RaiNews24 sul digitale terrestre.
Al suo posto il logo del nuovo canale sport della rai in attesa che partano le trasmissioni.
In redazione non lo sapevano, sono chiusi negli studi per protesta e per capire cosa succede.
La risposta dell'azienda è che è stata solo spostata, insieme a rai 1 2 e 3 (che a loro volta non sono più visibili a Milano) proprio per valorizzarla, all'interno di un riorganizzazione del canale del quale fa parte anche il cambio di logo, dal quale scompare il "24" identificativo del canale di news a copertura continua.
Il problema è che non si sa dove, non si sa quando, non si sa perché.
In questo momento Corradino Mineo sta parlando con i giornalisti riconoscendo che lui stesso è stato tenuto all'oscuro di tutto questo, che l'ha scoperto, come tutti, quando improvvisamente si è spenta la diretta e raccontando i crescenti problemi che da mesi stavano costantemente aumentando per rendere il loro lavoro sempre più complicato, dalla mancata copertura di eventi importanti (non hanno potuto dare in diretta la conferenza di Scajola nella quale diede le dimissioni) alla continua riduzione dei fondi e dei mezzi a disposizione per fare inchieste.
Fino alla scomparsa di oggi, anche da Sky.
Semplicemente RaiNews24 non è più visibile se non via web.

Io un perché l'avrei, ma poi mi dicono che faccio dietrologia e quindi facciamo che, sempre se a qualcuno interessa, ciascuno si farà la propria idea del perché improvvisamente scompaia un canale di news e inchieste statale mai particolarmente tenero nei confronti dell'attuale governo il cui direttore stesso dichiara che se nemmeno il direttore di testata è considerato figura da coinvolgere in un tale cambiamento, allora forse c'è un problema che richiede una risposta diversa dal semplice "ma no, vi abbiamo solo spostati".

Se qualcuno scopre dove, lo faccia sapere.
Anche al direttore.

Per dire

e stiamo parlando del paese del suo più grande amico nel quale prima di sfottere il politico sbagliato conviene pensarci proprio bene bene.
Pensa negli altri.


16 maggio 2010

E se dice che non è soltanto una questione di garantismo a oltranza, perché non credergli?

1a) I vandali oggi sono entrati in azione poco prima delle 18 di sabato. Hanno cominciato a tirare tondini di ferro, nei pressi dell'innesto tra la A/8 Milano-Varese e la A/4 Milano-Venezia. Alcuni oggetti hanno colpito un pullman: il mezzo ha sbandato, l'autista si è fatto male alle gambe, ma è riuscito a tenerlo in strada e poi a fermarlo, senza altre conseguenze. Sono scattati immediati i soccorsi, mentre l'autostrada veniva chiusa per consentire il recupero dei tanti oggetti scagliati sulla carreggiata. Il traffico è rimasto bloccato per un paio di ore.

1b) I responsabili del gesto ancora non sono stati identificati, anche se i sospetti si sono diretti subito verso alcuni ragazzi che vivono in un campo nomadi in via Monte Bisbino, a poca distanza dall'autostrada. Dopo l'episodio di sabato pomeriggio il campo, che è regolare, anche se alcune costruzioni all'interno sono abusive, è stato controllato e ispezionato. Non sembra sia stato trovato nulla.

1c) Per il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Riccardo De Corato, che si basa sui rapporti della polizia urbana, non ci sono dubbi: i responsabili provengono dal campo nomadi di via Monte Bisbino: «È il secondo episodio che si registra nell'arco di 24 ore, fatti che impongono un forte e efficace intervento delle forze dell'ordine per porre fine a una situazione che è al di fuori di ogni regola - ha detto il vicesindaco -. Non si può tollerare che i soggetti che vivono in questo insediamento abusivo, lanciando pietre, mettano a repentaglio la sicurezza dei tanti automobilisti che quotidianamente percorrono l'autostrada. Creando poi disagi alla circolazione a causa della chiusura temporanea dei tratti interessati. E' necessario pertanto disattivare nel più breve tempo possibile questa situazione.


2b) I responsabili del gesto ancora non sono stati identificati, anche se i sospetti si sono diretti subito verso alcuni ragazzi che vivono in un campo nomadi in via Monte Bisbino, a poca distanza dall'autostrada. Dopo l'episodio di questo pomeriggio il campo, che è regolare, anche se alcune costruzioni all'interno sono abusive, è stato controllato e ispezionato. Non sembra sia stato trovato nulla.

2a) I vandali sono entrati in azione poco prima delle 18. Hanno cominciato a tirare tondini di ferro, nei pressi dell'innesto tra la A/8 Milano-Varese e la A/4 Milano-Venezia. Alcuni oggetti hanno colpito un pullman, pare tondini di ferro ma si parla anche di pietre: il mezzo ha sbandato, l'autista si è fatto male alle gambe, ma è riuscito a tenerlo in strada e poi a fermarlo, senza altre conseguenze. Sono scattati immediati i soccorsi, mentre l'autostrada veniva chiusa per consentire il recupero dei tanti oggetti scagliati sulla carreggiata. Il traffico è rimasto bloccato per un paio di ore.

2c) Per il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Riccardo De Corato, che si basa sui rapporti della polizia urbana, non ci sono dubbi: i responsabili provengono dal campo nomadi di via Monte Bisbino, […] "Non si può tollerare che i soggetti che vivono in questo insediamento abusivo, lanciando pietre, mettano a repentaglio la sicurezza dei tanti automobilisti che quotidianamente percorrono l'autostrada - ha detto stasera il vicesindaco - creando poi disagi alla circolazione a causa della chiusura temporanea dei tratti interessati: è necessario pertanto disattivare nel più breve tempo possibile questa situazione".



...Ché ora il perplesso lettore mi dirà:
"Ma perché hai riportato due volte l'articolo?"
Non l'ho riportato due volte, ho riportato una volta ciascuno due articoli diversi.
A quel punto l'infastidito lettore mi ribadirà:
"Ma ci prendi per scemi? Sono lo stesso articolo!"
E io a conferma risponderò:
No, sono due articoli.
O meglio, sono lo stesso articolo ma che diventano due spostando i paragrafi e soprattutto cambiando il titolo.

Sul Corriere il titolo è:
Lancio di tondini di ferro sulla A8. Ferito l'autista di un pullman

Su Il Giornale invece è:
A8, tondini di ferro contro bus: lanciati da un campo nomadi. Ferito l'autista

"Ma restano lo stesso articolo scritto dalla stessa persona per due giornali diversi!"
mi ribadirà lo stupito lettore.

E allora io sarò costretto a dargli lezioni di propaganda informandolo che no, che sono due articoli che, a parità di testo, dicono due cose diverse.
Chi leggerà il titolo del Corriere leggerà che le indagini sono in corso e che, pur tra forti sospetti, ancora i responsabili non sono stati individuati.
Chi leggerà il titolo de Il Giornale leggerà che sono concluse e che i responsabili sono quelli del campo nomadi.

Quando tra una settimana verrà fuori che a tirare i tondini erano i soliti brianzolissimi tredicenni annoiati, completerò la lezione di propaganda generosamente offerta al simpatico lettore riportandogli il titolo con il quale il Giornale rettificherà la notizia a oggi falsa ma data per vera.
Dovessero rivelarsi loro i responsabili, la notizia resterà una notizia data per vera quando ancora non lo era.

Nel frattempo, per sedare gli animi di chi stesse scioccamente pensando che al Giornale non sono garantisti e che amino giocare a chi spaccia per colpevoli individuati colpevoli che individuati non lo sono affatto, riporto un breve estratto dal Sallusti di oggi sulla prima pagina, il quale per marcare il fatto che in fatto di grantismo da quelle parti non si guarda in faccia nessuno, ci tiene a precisare che:

"Pochi mesi fa, quando un consigliere comunale di Milano di centrodestra venne arrestato mentre intascava una tangente di cinquemila euro, l’opposizione e i suoi giornali sentenziarono: è tornata tangentopoli, aprendo dibattiti che durarono settimane.
Adesso sappiamo concertezza che così non era, che il malfattore Milko Pennisi agiva in nome e per conto proprio. Milano e il suo governo non sono marci come qualcuno aveva sperato e fatto credere anzitempo per lanciare una nuova campagna e prendersi la patente di moralizzatore pubblico.
Ora ci risiamo. Questa volta il palcoscenico è nazionale. Al centro c’è un
costruttore, Anemone, e la sua rete di clientela, trascinata dentro un’inchiesta, quella denominata G8, con la quale non ha nulla a che fare o non è detto che lo abbia. Siccome è stato accertato che probabilmente Anemone ha fatto favore illeciti ad alcuni signori, per esempio il ministro Scajola, allora vuol dire che chiunque è entrato in contatto con lui deve essere per forza un corrotto o almeno un furbacchione, politico, funzionario o privato cittadino più o meno vip che sia. Così almeno vengono fatti passare dalla solita parte i trecento e passa nomi della famosa lista Anemone, pubblicata in questi giorni dai giornali.
A questo gioco al massacro Silvio Berlusconi non ci sta.
Non è soltanto una questione di garantismo a oltranza."

Di fronte a "300 e passa nomi"...pardon... "probabilmente Anemone ha fatto favori illeciti ad alcuni signori per esempio il ministro Scajola", ci tengono a suggerire di attendere le sentenze, al Giornale.
Pare non gli piacciano troppo, quelli che danno sentenze prima della fine delle indagini per indicare colpevoli "come qualcuno aveva sperato e fatto credere anzitempo per lanciare una nuova campagna".

Quando si tratta di "alcuni signori".
Quando si tratta di rom basta che la dia uno qualsiasi, magari De Corato.

8 maggio 2010

Toh, chi si vede...il cancro

Pensavate che tra un importantissimo intervento su AnnoZero e l'altra importantissima riunione sulla Dandini, il cavaliere si fosse dimenticato di essersi impegnato a sconfiggere il cancro?
Comunisti di merda invasi dall'invia e dall'odio, che siete disposti persino a fare il tifo per la malattia pur di vedere il presidente più amato della galassia dei presidenti amati fallire la duecentesima promessa fallita della sua carriera politica costellata di promesse mantenute, siete oggi zittiti dal governo che, in barba al vostro catastrofismo, vi risponde con la prova provata del suo fare sul serio.
Mica cazzi, mica promesse, questo è il governo del fare!

Del fare spot.

Ed eccola lì la battaglia contro il cancro, in risposta a tutti coloro i quali han subito pensato che meritasse sputi in faccia a secchiate per il confine della decenza definitivamente incenerito.
Subito fondi messi a disposizione.
Messi a disposizione degli spot, ovviamente.
La soluzione a tutte le sue promesse.
E come sempre a tutte le sue aziende.

Nell'attesa di quelli sul nucleare con i quali è facile prevedere si toccherà vette di propaganda forse mai immaginate nemmeno da lui stesso e con i quali incidentalmente continuerà a riempire le tasche di suo figlio, ricordo a tutti quelli che in questo momento stanno ridendo (perché accecati dall'assenza di amore che vince sempre sull'invidia e sull'odio) di un così alto concetto di Fare e di affrontare i probbblemi della gggente, che questo è il governo che prima ha dato il suo contributo all'invenzione dell'emergenza influenza e poi, giusto per ricordare a tutti il giudizio che ha dei suoi stessi elettori, l'ha affrontata facendo saltellare Topo Gigio sulle spalle di Bonaiuti.

Coraggio.
Veloci verso il giorno in cui dirà che per sconfiggere il cancro bisogna prima di tutto essere ottimisti e che se si è sempre negativi e grigi come i signori della sinistra poi non ti puoi lamentare se ti si scioglie il pancreas in corpo.
Veloci verso il fondo di questo grande statista, su.
Ha detto Cancro e cancro è apparso in tv.
Ora si attende solo Bonaiuti che corre da Vespa a bagnarsi dicendo "Visto?"

6 maggio 2010

Erano meno dannose le foreste abbattute

E ok, d'accordo, "non stampare questa mail se non ce n'è bisogno" avrà anche salvato migliaia di alberi.
D'accordo, lo spostamento da comunicazione cartacea a comunicazione mail avrà anche ridotto le emissioni dannose nell'aria regalando agli abitanti delle città un respiro finalmente limpido e pulito identico ma proprio uguale a chi abita al centro di una foresta finalmente rimboscata (rinforestata?).

Epperò adesso passiamo al level 2, per cortesia.
Perché si saranno anche abbattuti alberi in quantità per fare carta, ma 'sta cosa va avanti dai tempi degli egizi e non mi pare che l'umanità fosse stata messa a rischio di estinzione per questo.

Al contrario, 'sta cosa che oggi mandare una mail non costa nulla nemmeno in termini di tempo, la specie umana la mette a rischio eccome.
Perché è vero che la carta era uno spreco, ma è anche vero che dovendo stampare imbustare leccare uscire prender pioggia imbucare tornare al lavoro per ogni comunicazione importante richiedesse condivisione, la scrematura tra le cose che si riceveva era effettuata a monte, non a valle, e quando arrivava qualcosa, di evidentemente non pubblicitario, la possibilità che fosse qualcosa di importante era alta se non addirittura certa.

Oggi lo sport nazionale è l'"inoltra".
Per chi manda è solo un click, per chi riceve è un inferno.
Manco leggono più cosa ti inoltrano, ci vuole troppo tempo per separare gli indirizzi e quindi resta tutto in copia, decine di indirizzi che si rimbalzano le cose a vicenda moltiplicandole esponenzialmente in una inarrestabile catena di sant'antonio che porta nelle caselle mail di tutti i coinvolti in un lavoro, decine di robe inutili o utili solo ad alcuni di essi, tra le quali spuntare per trovare le proprie diventa una roba che al confronto trovare l'ago nel pagliaio è una roba da qualche secondo.
E tutti a dire che bisogna levare Facebook dagli uffici (e bisogna, questo è certo) perché sottrae tempo al lavoro ma nessuno che si sia messo lì a contare quante ore alla settimana, alla conta finale, uno passa a leggersi robe che non dovrebbe nemmeno aver ricevuto, prima di esser certo di poterle buttare.

Perché mica puoi buttare così, solo perché hai altro da fare.
Se ti è arrivata ci sarà qualcosa per te, dici.
E se non è nelle prime righe allora magari è nella risposta sotto alla quale quelle prime righe facevano seguito.
Perché se te l'hanno inoltrata ci sarà un motivo e se non c'è lo sai quando l'hai letta tutta per escluderlo.
E se non è in quella sotto sarà in quella sotto ancora e poi sotto ancora, in decine di scambi dentro un'unica mail spesi solo per dire la tua sulla partita di ieri, magari, o sulla petizione per il salvataggio del dattero di mare tra una "info" importante e l'altra che chissà com'è ci finiscono sempre in mezzo e tu alla ricerca del motivo per il quale una mail è stata spedita anche a te finisci col leggerti tutti i cazzi di gente che nemmeno sai che faccia abbia ma magari come te si ritrova a lavorare a uno stesso progetto scrivendo però da canicattì.

E se non l'hai ricevuto te lo rimando, e se non sai qual è l'ultima versione te la giro subito ma no aspetta l'avevo adesso qual è quella giusta no ma è quella di ieri no però quella di ieri è stata aggiornata in fwd da quell'altro che invece la scrematura degli indirizzi decide di farla quando non deve e manda una cosa per tutti solo ad alcuni che si ritrovano con una parte magari nemmeno aggiornata in mezzo a un gruppo che si scambia in copia ogni parere sulla D'Urso ma NON il file ultimo modificato e aspetta che ce l'ho qui no aspetta sono sul pc di casa perché sai io sono avanti lavoro anche da casa perché ho la mail ma no aspetta però non ho la fibra ho il modem e allora ho a casa il progetto ma altrove il risultato e però io lavoro anche la sera sai e anche in treno c'ho l'aipod che legge i pdf tu manda che io leggo ma poi ti chiamo è mezzanotte posso chiamarti ora chiamo quell'altro e gli dico di girartela ma quell'altro non saprà chi sei e allora girerà in copia qualsiasi cosa gli sembri quella che potrebbe essere richiesta pescando nel pozzo della sua casella a sua volta piena di robe delle quali non te ne può fottere di meno ma lo stesso devi rileggerti tutto per capire dove cazzo sia la cosa che ti serviva e che una volta arrivava una volta sola, corretto, solo a te al quale sevriva.

E porca di quella puttana troia vacca piantatela di pensare che il tempo di invio mail equivalga al tempo di lettura scrematura controllo verifica e pulizia mail perché NON E' COSI' e ogni volta che premete "inoltra" salvate sì un cazzo di albero ma muoiono per suicidio di massa fate angeli pecorelle e francamente spero prima o poi anche una serie inesorabilmente crescente di incapaci che negli ultimi tempi grazie a questo trucchetto nascondono il proprio non sapere nemmeno da dove si inizi un lavoro che pure non si sa come sono riusciti a farsi affidare, dietro tonnellate di mail rispedite in copia solo perché certi che la risposta alla domanda che loro nemmeno hanno capito non possa che essere dentro una delle duecento mail che gli passano davanti ogni ora.

Il mio settore è invaso di gente che non sa nemmeno cosa trattiamo in questo settore e sono tutti, tutti, cristo tutti, nei posti in cui sta chi deve decidere dopo aver valutato.
Sono sicuro che se domani scomparisse improvvisamente la mail e la possibilità di mettere tutti in copie su copie solo per poter dire "Ti ho mandato la risposta" e per un incantesimo per un mese fossimo tutti costretti a carta/penna/busta e solo e soltanto le cose che ciascuno ha nel proprio bagaglio, fanculo ai precari e gli stagisti e i callcenteristi, l'economia nazionale tornerebbe a marciare come quando per lavorare bisognava saper fare ciò per cui si è pagati.
Fantascienza, concordo.

Per dire.
L'altro giorno mando il lavoro alla persona che doveva approvarlo che naturalmente me lo chiede via mail.
- Non si apre.
- Si apre.
- Hai mandato il file sbagliato.
- E' giusto.
- Se ti dico che è sbagliato è perché ho provato.
- Se ti dico che è giusto è perché lo so.
- Beh adesso mi fai innervosire allora è un problema di programma l'hai salvato con un programma in versione diversa.
- E' la stessa.
- Senti io sto provando ad aprirlo dal programma e non si apre e se ci clicco sopra dal file se ne apre un altro.
- Hai provato ad aprire lo zip e ad aprire nel programma non lo zip allegato ma il file che ci trovi dentro?
- Cos'è lo zip?
- Hai Mac?
- Sì
- Allora Stuff It
- Il programma di prima!
- Esatto

Gente così.
A Milano è pieno di gente così che dal tavolo di chi approva mi chiama al mattino e fino alla sera è tutto un piovere di telefonate per dirmi che ho sbagliato perché il video non ha l'audio e tu gli dici "Accendi le casse" sapendo che quello che qualche anno fa sarebbe stata un'offesa oggi è nel 90% dei casi il problema e poi a fine giornata così li trovi nei locali e agli ape e sulle riviste e ai ritrovi delle redazioni tutti vestiti che ti guardano dall'alto in basso perché loro contano, loro sono quelli che fanno andare la locomotiva.
Loro.
Non tu che non li metti sotto con l'auto per agevolare la selezione naturale.

Non venite a Milano.
O se ci venite veniteci sapendo che tutto ciò che vedete è clamorosamente finto e retto solo da un tacito accordo tra tutti questi che sanno che il primo che parla fa saltare il coperchio e al quale quindi offrono compulsivamente e affettuosamente e amici-ici da bere e da mangiare a ogni occasione possibile.
Motivo per cui i locali sono pieni, ma di stronzi.

Milano è riassumibile così, ma lo sai solo se stai dietro le quinte.

5 maggio 2010

Mi dia retta

Tornato dopo tre giorni di lontananza, mi accorgo che sul caso Sajola è già stato scritto e detto tutto.
L'unica cosa che non ho ancora letto da nessuna parte, tra uno sberleffo e un "Sì è possibilissimo che uno ti paghi mezza casa senza farsi scoprire e senza quindi chiederti in cambio nulla brutti comunisti del cazzo che credete di essere più intelligenti di noi" è un'anima buona che abbia dedicato anche solo un minuto del suo tempo/analisi per trovare una soluzione che possa essere in qualche modo utile al ministro, come se l'intera italia godesse a vederlo annaspare ne "il cane mi ha mangiato i compiti", motivazione che per i lettori de Il Giornale è ovviamente possibile nonché testimone di raro valore e senso dello stato ma son così, s'è già affrontata la questione del culo che sa adattarsi autonomamente al vibratore che gli si ingrossa dentro.

E insomma, questo compito, in un momento di rara pietà, ho deciso di assolverlo io, suggerendo al ministro una via d'uscita che in più di un'occasione ha salvato le chiappe in situazioni ben più spinose e incredibili della sua e che grazie a questa genialata si son viste risolte e dimenticate in un batter d'occhi.
Una soluzione quindi che nella sua assurdità è già stata abbondantemente testata e sdoganata come formidabile ed efficace.

Quindi, signor (ex) ministro, faccia così:
Per convincere tutti del fatto che lei non sapeva che nella differenza tra la cifra da lei sborsata e quella scritta sul rogito che ha firmato, non è scritto nulla che la qualifichi come da TSO o, in alternativa, da accusa di abuso di credulità del popolo italiano (e ce ne vuole), lo giuri sui figli di Berlusconi.
E' facile, lui lo fa un mese sì e l'altro pure e fino a ora ha funzionato per boiate persino peggiori della sua.
Loro ormai hanno dimostrato di essere più che protetti dal divino, non se ne accorgeranno nemmeno.

Dai, ci aveva mai pensato?
Sono o non sono uno che ci tiene alla pace nazionale?