La differenza tra le nostre vite e l'immenso delle vite degli altri è una virgola, un'auto parcheggiata, una serata che si pensa finita e invece è solo all'inizio, un al posto giusto nel momento giusto, la differenza tra il proprio letto e finire su Chi l'ha visto.
Aiutare non è difficile, basta immaginarsi dall'altra parte smarrito, disorientato, solo, come ci volesse chissà quale sforzo tra l'altro.
Sii la salvezza che speravi di incontrare e le città saranno strade familiari.
Hai mai provato la vera solitudine tu?
Se sì sai che è una città senza riferimenti, un passante a cui chiedere la strada, pagheresti per un passante che ti indichi la strada che ti porti a casa.
Forse morirò domani, ma con il sorriso di chi quando poteva portarti a casa, a casa ti ha portato.
Non avrò mai una casa a cui tornare, finché un solo smarrito vagherà.
Il mondo è una somma di solitudini, siamo tutti fratelli.
Chiedimi la strada di casa, alzerò la testa e sarò io.
Salvo il mondo per salvare me, piccole scorciatoie che spero quel giorno mi saranno condonate.
Perdònami, se non avendo altro pensiero che te mi costringo a disperderne la potenza per non implodere.
Mi manchi come Superman senza un pianeta da salvare, volo e sciolgo il metallo ma pagherei per il potere di materializzarti quel biglietto sul comodino all'addormentarti con scritto "Fregatene, il mondo fa solo finta di giudicarci".
Volo solo perché si veda che sei l'aria che mi solleva.
Aiutare non è difficile, basta immaginarsi dall'altra parte smarrito, disorientato, solo, come ci volesse chissà quale sforzo tra l'altro.
Sii la salvezza che speravi di incontrare e le città saranno strade familiari.
Hai mai provato la vera solitudine tu?
Se sì sai che è una città senza riferimenti, un passante a cui chiedere la strada, pagheresti per un passante che ti indichi la strada che ti porti a casa.
Forse morirò domani, ma con il sorriso di chi quando poteva portarti a casa, a casa ti ha portato.
Non avrò mai una casa a cui tornare, finché un solo smarrito vagherà.
Il mondo è una somma di solitudini, siamo tutti fratelli.
Chiedimi la strada di casa, alzerò la testa e sarò io.
Salvo il mondo per salvare me, piccole scorciatoie che spero quel giorno mi saranno condonate.
Perdònami, se non avendo altro pensiero che te mi costringo a disperderne la potenza per non implodere.
Mi manchi come Superman senza un pianeta da salvare, volo e sciolgo il metallo ma pagherei per il potere di materializzarti quel biglietto sul comodino all'addormentarti con scritto "Fregatene, il mondo fa solo finta di giudicarci".
Volo solo perché si veda che sei l'aria che mi solleva.
Alla fine la differenza sei tu.
RispondiEliminaProprio tu.
Che poi mentre leggevo mi è venuta in mente Storie di tutti i giorni...
Riccardo fogli ... ma pensa ... non è da me! :)
In realtà, dati anche i precedenti con incidente automobilistico, inizio a pensare che la differenza sia tu, che sei la costante.
EliminaMagari il Grande Regista Superiore pensa che se un testimone debba esseci, quel testimone dev'essere qualcuno disposto alla sospensione dell'incredulità.
Altrimenti non si spiega che capiti ogni volta che usciamo io e te.
"storie di noi brava gente
che fa fatica, s'innamora con niente,
vita di sempre, ma in mente grandi idee."
Io l'altra sera ho citato Memo Remigi, m'hanno guardato come si guarda lo zio rintronato a natale che ricorda quando arrivarono gli americani usando il passato prossimo.
E del resto lo dice anche Minghi che gli Americano proprio ieri sono andati via.