"Vale la pena farlo? Ascolta questa notizia che viene da un antico commento ebraico alle Scritture: l'uomo fu creato singolo e solo per insegnare che chiunque distrugga una vita è come se distruggesse un mondo e chi salva una vita è come se salvasse il mondo intero. Questo pensiero mi ha fornito la risposta alla domanda di prima: per me ne vale la pena. La carità, di questo parlo, non si misura con un risultato perché non si trova esaudita in alcuna meta. A cosa serve? A niente, però stavolta questo è per me un valore. Quando uno si interroga sulla propria esistenza e si confonde nel capogiro di uno spreco insensato, quando anche quello che fu considerato buono appare vano, allora la carità offerta diventa l'unico gesto di simpatia tra un uomo e il resto del suo mondo. Non serve, su di essa non si può fondare una città, nemmeno una chiesa, ma un uomo sì.
Non ho voluto essere di esempio per qualcuno. Nessuno può vivere a imitazione di un altro. Ma la carità può suscitare una cosa impossibile. Ascolta: siate dunque perfetti come è perfetto il padre vostro celeste, questo dice Gesù, secondo Matteo. Se non è possibile seguire l'esempio di un altro è possibile essere come Dio. Solo questa imitazione è adatta all'uomo. E' impossibile? No, è invece il nostro miracolo, residuo dell'atto creativo originario.
Ho visto il male che gli uomini si fanno. E' un costume che non fa avanzare né indietreggiare, non solleva né abbassa. Il male non fa niente agli uomini. Ma un amore che escluda di arrendersi e non possa essere ricambiato, uno che abbia in sé questa specie di musicista perpetuo può fare qualcosa agli uomini. Questo trasforma la propria vita in arte. Per materia ci fu chi scelse di imprimere segno nel marmo, nella tela, sulle pagine e chi si incise sul volto degli uomini."
Erri De Luca - Aceto, arcobaleno.
Il libro con cui, finalmente, racconta quel passato di morte colpevole dal quale fuggire.
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