Ogni venerdì esco tutto gongolante a comprare il mio giornale preferito (compratelo cazzo, compratelo, anche un solo numero per conoscerlo e giudicarlo) e, quando possibile, mi fermo al bar a mangiare un panino per leggermelo un po' in pace senza distrazioni di lavoro.
E' talmente sconosciuto che è già la terza volta, e in tre bar diversi, che appena lo apro sul tavolo il cameriere quando lo vede assume il tipico sguardo che si riserva a un profugo costretto alla lettura di una roba che deve apparire come raccattata in un cestino tanto per riempire il tempo del panino, e mi porta la Gazzetta dello Sport dicendomi che se voglio posso prenderla.
Riassumo:
A Milano se entri in un bar con un giornale di politica, i gestori impietositi ti lanciano la scialuppa della Gazzetta dello sport.
Riassumo statisticamente:
A Milano se non leggi la gazzetta l'unica spiegazione realistica che sanno darsi è che non te la possa permettere.
Riassumo analiticamente:
A Milano l'unica leva che genera un forma di solidarietà sociale spontanea è la condivisione dell'ignoranza.
Riassumo politicamente:
A Milano se sei in grado di pagarti il panem, il sistema ti finanzia il circenses.
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