Non ho giorni liberi, ho giorni che restano liberi finché una delle quotidiane telefonate di richiesta azzecca il giorno che avevo libero e dato che il numero delle telefonate è superiore a quello dei giorni liberi, statisticamente i giorni liberi restano tali per non più di un giorno, ergo: non ho giorni liberi.
Una curiosità: senza arrivare alla singola ciascuna per ciascuna, in generale dico, che ne avete fatto delle Pinko Bags?
Erano programmate per essere comprate tutte il 3 dicembre 2007 e decomporsi tutte insieme il 28 Giugno del 2010?
Le avete usate tutte come borse per conservare nello sgabuzzino le Crocs messe via per lasciare nella scarpiera posto libero per gli stivaletti con le borchiette che vanno assolutamente usati prima che si decompongano come programmato il 22 Marzo 2015?
A oggi sono esattamente quattrocentodue giorni che non faccio sesso (per il conto dei giorni che non faccio l'amore è necessario moltiplicare almeno per tre), tanto che a questo punto in termini di emozione e valore si può oggettivamente parlare di ripristinata verginità.
Ora il problema è che la cosa, non solo confrontata con un passato che mi ha dato scorte sufficienti per non considerare la cosa un problema esistenziale anzi, è così tanto anomala che sta cominciando ad apparirmi come una di quelle cose d'altri tempi che fatto trenta mi sta facendo venir voglia di fare trentuno nel senso che a questo punto sono sempre più orientato a non sprecare l'irripetibile pausa e decidere di rifarlo solo quando sarà per amore, come fosse una seconda prima volta con la differenza che questa volta posso anche deciderlo invece che seguire l'ormone, peraltro fortunato al punto che anche la precedente fu per amore.
Ché mo, detto tra noi, quando mai mi capiterà più di poter offrire la mia prima volta fatta per amore e quando mai capita due volte?
L'unico dettagliuzzo che rende questa scelta una cosa sulla quale la mano sul fuoco decisa ancora non ce la metto è che oggi questo significa che o è con te o nulla e quindi a spanne non meno di un altro annetto, a essere ottimisti.
E chi più di me lo è.
Due mesi fa ho previsto delle cose precise al dettaglio del chi avrebbe fatto cosa a chi altro.
L'elenco di quei chi altro che stanno venendo a dirmi chi ha fatto cosa vede ogni giorno una spunta in più, come sempre.
Tre mesi fa ho preso una seconda persona con cui dividermi il lavoro pensando di aver finalmente risolto il carico per me ormai insostenibile.
Ne ho dovuta prendere una terza.
Il mese scorso una quarta.
Poi una quinta.
Diosanto.
La zia, evidentemente impietosita, in questi giorni è passata da casa e mi ha disfatto l'albero di natale.
Impietosita dall'albero, dico, ché poverino, a parte il momento di celebrità quando protagonista del film del secolo, non è che abbia visto chissà quanta gente ballargli intorno.
Una persona che ha gestito personaggi molto, molto, importanti, mi ha chiamato per proporsi come mia agente, dopo avermi raccontato come nel settore il mio nome sia diventato un valore che oggi ha margini decisamente abbondanti per essere capitalizzato così tanto che è scattata una specie di gara a chi mi cattura e mette sotto contratto e infatti insiste perché ci si veda in fretta, consapevole che già altre tre persone mi abbiano proposto la stessa cosa e finché non decido chiunque può vincermi.
Che sensazione pazzesca, che cazzo di vittoria su tutti quelli che negli anni.
Se non per sposarmi, non è che ti andrebbe di venire da me per farmi da segretaria contabile?
Tu mi tieni lontana equitalia e fai diventare simpatica e affabile la mia commercialista che finalmente avrebbe qualcuno dotato di cervello con cui interagire e potrebbe finalmente darsi una calmata, io in cambio ti do la possibilità di non fare altro nella vita che non sia ciò che ti va di fare.
Chessò, amarmi, tenermi lontana equitalia, cose così.
La tizia di ghiaccio è di una bellezza da levare il fiato, meno male che non mi rivolge la parola se non per mail di lavoro così non devo trovarlo per dirglielo.
Negli ultimi tre mesi almeno due volte ho avuto la nettissima sensazione che la cliente del momento ci stesse assolutamente provando, senza mai scoprirsi abbastanza da essere indicabile come una che ci stava provando.
Forse a loro non è chiaro che il motivo per cui lavoro tanto è che col cazzo, o ti spogli e allora se ne parla oppure col cavolo che mi faccio portare su quel piano dove qualsiasi cosa faccia perdo.
Settimana prossima rinnovo l'assicurazione e finalmente cambiamo anche il nome del beneficiario in caso morte.
Se tualtra avevi in programma di prenderti anche quelli hai fino a venerdì per farmi fuori.
L'idea che avessi davvero pensato di intestarti casa e affidarti il compito di fare ciò che sai con i soldi eventualmente riscossi è la cosa che vista oggi mi sembra più surreale.
Sono di nuovo tornato a casa.
Di nuovo un paio di giorni.
Di nuovo riparto.
Ho talmente tanto sonno arretrato che ieri sera alle dieci dormivo e stamattina alle sei ero sveglio.
A controllare in un orario finalmente diverso dai restanti, aspetta che controllo ora che ho ancora aperto il contatore dei giorni tra una data e un'altra, centoundici giorni se mi avevi scritto che sì.
No ma fai pure con calma.
* Copyright: Daveblog
Una curiosità: senza arrivare alla singola ciascuna per ciascuna, in generale dico, che ne avete fatto delle Pinko Bags?
Erano programmate per essere comprate tutte il 3 dicembre 2007 e decomporsi tutte insieme il 28 Giugno del 2010?
Le avete usate tutte come borse per conservare nello sgabuzzino le Crocs messe via per lasciare nella scarpiera posto libero per gli stivaletti con le borchiette che vanno assolutamente usati prima che si decompongano come programmato il 22 Marzo 2015?
A oggi sono esattamente quattrocentodue giorni che non faccio sesso (per il conto dei giorni che non faccio l'amore è necessario moltiplicare almeno per tre), tanto che a questo punto in termini di emozione e valore si può oggettivamente parlare di ripristinata verginità.
Ora il problema è che la cosa, non solo confrontata con un passato che mi ha dato scorte sufficienti per non considerare la cosa un problema esistenziale anzi, è così tanto anomala che sta cominciando ad apparirmi come una di quelle cose d'altri tempi che fatto trenta mi sta facendo venir voglia di fare trentuno nel senso che a questo punto sono sempre più orientato a non sprecare l'irripetibile pausa e decidere di rifarlo solo quando sarà per amore, come fosse una seconda prima volta con la differenza che questa volta posso anche deciderlo invece che seguire l'ormone, peraltro fortunato al punto che anche la precedente fu per amore.
Ché mo, detto tra noi, quando mai mi capiterà più di poter offrire la mia prima volta fatta per amore e quando mai capita due volte?
L'unico dettagliuzzo che rende questa scelta una cosa sulla quale la mano sul fuoco decisa ancora non ce la metto è che oggi questo significa che o è con te o nulla e quindi a spanne non meno di un altro annetto, a essere ottimisti.
E chi più di me lo è.
Due mesi fa ho previsto delle cose precise al dettaglio del chi avrebbe fatto cosa a chi altro.
L'elenco di quei chi altro che stanno venendo a dirmi chi ha fatto cosa vede ogni giorno una spunta in più, come sempre.
Tre mesi fa ho preso una seconda persona con cui dividermi il lavoro pensando di aver finalmente risolto il carico per me ormai insostenibile.
Ne ho dovuta prendere una terza.
Il mese scorso una quarta.
Poi una quinta.
Diosanto.
La zia, evidentemente impietosita, in questi giorni è passata da casa e mi ha disfatto l'albero di natale.
Impietosita dall'albero, dico, ché poverino, a parte il momento di celebrità quando protagonista del film del secolo, non è che abbia visto chissà quanta gente ballargli intorno.
Una persona che ha gestito personaggi molto, molto, importanti, mi ha chiamato per proporsi come mia agente, dopo avermi raccontato come nel settore il mio nome sia diventato un valore che oggi ha margini decisamente abbondanti per essere capitalizzato così tanto che è scattata una specie di gara a chi mi cattura e mette sotto contratto e infatti insiste perché ci si veda in fretta, consapevole che già altre tre persone mi abbiano proposto la stessa cosa e finché non decido chiunque può vincermi.
Che sensazione pazzesca, che cazzo di vittoria su tutti quelli che negli anni.
Se non per sposarmi, non è che ti andrebbe di venire da me per farmi da segretaria contabile?
Tu mi tieni lontana equitalia e fai diventare simpatica e affabile la mia commercialista che finalmente avrebbe qualcuno dotato di cervello con cui interagire e potrebbe finalmente darsi una calmata, io in cambio ti do la possibilità di non fare altro nella vita che non sia ciò che ti va di fare.
Chessò, amarmi, tenermi lontana equitalia, cose così.
La tizia di ghiaccio è di una bellezza da levare il fiato, meno male che non mi rivolge la parola se non per mail di lavoro così non devo trovarlo per dirglielo.
Negli ultimi tre mesi almeno due volte ho avuto la nettissima sensazione che la cliente del momento ci stesse assolutamente provando, senza mai scoprirsi abbastanza da essere indicabile come una che ci stava provando.
Forse a loro non è chiaro che il motivo per cui lavoro tanto è che col cazzo, o ti spogli e allora se ne parla oppure col cavolo che mi faccio portare su quel piano dove qualsiasi cosa faccia perdo.
Settimana prossima rinnovo l'assicurazione e finalmente cambiamo anche il nome del beneficiario in caso morte.
Se tualtra avevi in programma di prenderti anche quelli hai fino a venerdì per farmi fuori.
L'idea che avessi davvero pensato di intestarti casa e affidarti il compito di fare ciò che sai con i soldi eventualmente riscossi è la cosa che vista oggi mi sembra più surreale.
Sono di nuovo tornato a casa.
Di nuovo un paio di giorni.
Di nuovo riparto.
Ho talmente tanto sonno arretrato che ieri sera alle dieci dormivo e stamattina alle sei ero sveglio.
A controllare in un orario finalmente diverso dai restanti, aspetta che controllo ora che ho ancora aperto il contatore dei giorni tra una data e un'altra, centoundici giorni se mi avevi scritto che sì.
No ma fai pure con calma.
* Copyright: Daveblog