Si pensava che Facebook avesse segnato il confine tra il mondo sviluppato e l'avvio del processo di involuzione umana.
Ora il problema è come definire Twitter.
Non si regge più.
Passino le 12enni che si fotografano le tette per elemosinare attenzione, hanno l'alibi dell'età e dell'assenza di strumenti alternativi ancora da sviluppare, passino le star che ne sfruttano la possibilità di essere palco aggiuntivo, hanno l'alibi del mutuo e della professione, ma si voti al più presto il divieto per ogni politico di servirsene perché il problema non era ridurre la capacità di lettura della massa votante ancora più di quanto fossero riusciti a ridurla il cavaliere e Beppe Sai Baba Grillo, ma di invertire proprio quella tendenza per cercare di salvare il salvabile.
Personale nota fuori contesto:
Ringrazio PdM e consorte per il consiglio di lettura.
In nome della Madre, libro che si legge in un'ora (e sul quale vale la pena aggiungere pure personale lode a chi ha pensato il progetto grafico finalmente considerato al pari del contenuto) è un libro meraviglioso e lo dico dalla mia sedia di ateo che più ateo non si può.
Quanta delicatezza e bellezza sia capace di contenere in così poche pagine non si può descrivere.
E anche chi se ne frega se l'autore ha recentemente ribadito il suo filoterrorismo.
Anche Polanski non vanta quella che si può definire una bella fedina penale ma non per questo Luna di fiele smette di essere un gran cazzo di film.
Secondo step del percorso verso il mio avere un'agente.
Fatta nuova riunione, dichiarata disponibilità a farlo anche in incognito se così preferirò.
Devo ancora capire come si possa essere agente di qualcuno in incognito visto che il meccanismo della rappresentanza vede il processo essere esattamente il contrario, ma quel che è certo è che più si alza l'offerta di elementi finalizzati a non oscurare il nome, più significa che nel settore devo aver raggiunto un potere contrattuale persino superiore a quello che io misuro ogni giorno direttamente, che già è oltre ogni aspettativa di qualche anno fa (non è vero io ci ho sempre creduto!).
Cioè non sono l'attore che per avere contratti ha bisogno delle relazioni di un agente, sono il calciatore che vede fuori dalla porta la fila di procuratori che si propongono come agenti per i contratti che io garantisco.
Il problema è che io temo di non saperla gestire questa cosa qui, che una volta fatto il salto mi ritrovi dentro una cosa enorme che se enorme lo è diventata è proprio perché mai mi è interessato che lo fosse.
E però a furia di non pensare a cosa avrei voluto essere da grande, grande lo sono diventato.
Sarai orgogliosa di me, ti regalerò questo.
Ora il problema è come definire Twitter.
Non si regge più.
Passino le 12enni che si fotografano le tette per elemosinare attenzione, hanno l'alibi dell'età e dell'assenza di strumenti alternativi ancora da sviluppare, passino le star che ne sfruttano la possibilità di essere palco aggiuntivo, hanno l'alibi del mutuo e della professione, ma si voti al più presto il divieto per ogni politico di servirsene perché il problema non era ridurre la capacità di lettura della massa votante ancora più di quanto fossero riusciti a ridurla il cavaliere e Beppe Sai Baba Grillo, ma di invertire proprio quella tendenza per cercare di salvare il salvabile.
Personale nota fuori contesto:
Ringrazio PdM e consorte per il consiglio di lettura.
In nome della Madre, libro che si legge in un'ora (e sul quale vale la pena aggiungere pure personale lode a chi ha pensato il progetto grafico finalmente considerato al pari del contenuto) è un libro meraviglioso e lo dico dalla mia sedia di ateo che più ateo non si può.
Quanta delicatezza e bellezza sia capace di contenere in così poche pagine non si può descrivere.
E anche chi se ne frega se l'autore ha recentemente ribadito il suo filoterrorismo.
Anche Polanski non vanta quella che si può definire una bella fedina penale ma non per questo Luna di fiele smette di essere un gran cazzo di film.
Secondo step del percorso verso il mio avere un'agente.
Fatta nuova riunione, dichiarata disponibilità a farlo anche in incognito se così preferirò.
Devo ancora capire come si possa essere agente di qualcuno in incognito visto che il meccanismo della rappresentanza vede il processo essere esattamente il contrario, ma quel che è certo è che più si alza l'offerta di elementi finalizzati a non oscurare il nome, più significa che nel settore devo aver raggiunto un potere contrattuale persino superiore a quello che io misuro ogni giorno direttamente, che già è oltre ogni aspettativa di qualche anno fa (non è vero io ci ho sempre creduto!).
Cioè non sono l'attore che per avere contratti ha bisogno delle relazioni di un agente, sono il calciatore che vede fuori dalla porta la fila di procuratori che si propongono come agenti per i contratti che io garantisco.
Il problema è che io temo di non saperla gestire questa cosa qui, che una volta fatto il salto mi ritrovi dentro una cosa enorme che se enorme lo è diventata è proprio perché mai mi è interessato che lo fosse.
E però a furia di non pensare a cosa avrei voluto essere da grande, grande lo sono diventato.
Sarai orgogliosa di me, ti regalerò questo.