26 agosto 2017

Barricati

Mio padre amava bere bene ed era ammirato come Hemingway.

Mio fratello ama bere bene ed è abbracciato come Hemingway.


Io bevo qualsiasi cosa e di Hemingway ho solo letto un libro.

19 agosto 2017

Poi uno dice no niente

Dall'altro lato del mare due milanesi amici che a luglio mi portarono fuori a cena per comunicarmi la lieta notizia, in risposta al messaggio ispiratomi dalla notizia di ieri e mandato per sapere come il resto del giro avesse preso la notizia, mi rispondono:
"Non lo sa ancora nessuno, sei l'unico al quale volevamo dirlo".
Uhm.
No, niente.

18 agosto 2017

Tempi moderni

Scopro che due amici webstar hanno partorito un tweet, a me non resta che congratularmi con un post.
Auguri a papà e mamma


13 agosto 2017

Uomonologo

Mario in quegli anni era un numero di telefono e poco più, numero d'emergenza a disposizione di chiunque si trovasse nel raggio dell'onda d'urto generata dal quotidiano esplodere dell'inferno di Mario Bros, squadra di recupero pronta, una notte il pavimento di una sala, una notte di un bagno, una notte un letto, l'uomo rotto non si premura di scegliere posti nei quali cadere, qualsiasi teatro con le medesime quinte è lo stesso teatro, replica infinta, per platea la pietà, qualche volta l'amicizia, li raccolgo io i cocci, potete continuare, grazie e alla prossima, sipario.
La parte negli anni imparata a memoria prende possesso del tempo e lo rende infinito, dissolto il confine tra ieri e oggi la parola si fa primo attore richiamato da invisibili leve che nessun tempo potrà disattivare, va in scena senza invito alla sola vista di un pubblico ignaro del ruolo che sarà chiamato a svolgere, numero d'emergenza pronto all'onda d'urto non più di Mario Bros, squadra di recupero per Mario oggi, un letto, un risveglio, la luce di una nuova finestra al mattino, una bussola o chi ne fa le veci, la vergogna di scoprirsi nudo e ferito, il costume da supereroe abbandonato a terra, l'uomo che la notte volava è precipitato, visibilmente precipitato, maldestramente precipitato, qualcuno ne ha raccolto i cocci e deve aver dato loro anche un bacio o almeno l'essere ancora vivo questo lascia supporre, la memoria come sempre non sa dire, la vergogna come sempre preferisce non decidere.
Quando Mario dice che esistono luoghi in cui si sente libero di essere se stesso non parla di uno spettacolo bello da vedere, per quello lo dice piangendo, l'ultima cosa dignitosa che ricorda prima che una doccia cercasse di fare ciò che gli anni non riescono.
Mario è solo perché sa che il copione questo prevede perché lo spettacolo non muti in tragedia, ha'dasta'sìt, sobrio nei limiti, presente se necessario, assente se d'intralcio, bello, onesto, se serve emigra australia.


1 agosto 2017

Un posto per

riposare

trovare femmine equilibrate

discutere della crisi

riflettere

assecondare le inclinazioni

anche le più estreme

rifare un brainstorming sulla roadmap del target

che nonostante l'ennesimo sabotaggio

sarà il bastone della mia vecchiaia


E il mio solito lui.

Tenevo per me queste balordaggini per timore che mi mandasse al diavolo.
Lo ha fatto, ho solo rimandato. Lei voleva. E io amavo la sua volontà, sapendo che la stava sprecando con me. Volontà di migliorare, di dare valore a quello che facevo, convinta che ci fosse quel valore da dovere incoraggiare.
Non c'era. Glielo posso dire ora che non ascolta. Non c'era niente in me che valesse il suo impegno. C'era la mia fortuna di vivere con lei e farla durare.
Iniziò a smettere. Si tagliò i capelli, era più bella. Tolse le scarpe coi tacchi alti, era più bella. Smise di truccarsi, era più bella.
"Resto se decidi di diventare per il mondo quello che sei già"
Non lo so fare.
"Non è vero. Tu hai un sacro rispetto per quello che sai fare, ma l'orgoglio maledetto di non doverlo dimostrare. Tu pensi che la fortuna dovrà sottostare alle tue condizioni, venirti a pregare come faccio io. Guardami bene, sono io la tua fortuna e ti sto lasciando.
[...]
Mi chiede se mi dispiace mangiare da solo la sera in un posto pubblico.
Sono un uomo che si può permettere un pasto cucinato, seduto a una tavola apparecchiata. Non devo neanche lavare la pentola e la scodella. Mi posso permettere la comodità grazie a un mestiere imparato a forza di fare e di guardarmi fare. Mi pago una cena e una stanza: di cosa dovrei dispiacermi?
Sono benedetto dalla sorte che mi ha pure offerto una salute buona. Quanti uomini al mondo se la cavano così bene? Parlo a bassa voce per non esibire la fortuna che mi protegge. Un filosofo antico raccomandava di vivere di nascosto.
"Epicuro"
Sì, quello, vivi di nascosto, a bassa voce, non segnalarti vantando la fortuna. Ho più del necessario e se qualcosa manca, non mi accorgo.
"Dunque di questo è fatto un uomo? Di quello che ha in tasca?" chiede irritata. Non un uomo, ma la sua dignità di bastare a se stesso, senza peso sugli altri.

 La natura esposta - Erri De Luca.