16 luglio 2010

Welfareplay

Ogni venerdì esco tutto gongolante a comprare il mio giornale preferito (compratelo cazzo, compratelo, anche un solo numero per conoscerlo e giudicarlo) e, quando possibile, mi fermo al bar a mangiare un panino per leggermelo un po' in pace senza distrazioni di lavoro.
E' talmente sconosciuto che è già la terza volta, e in tre bar diversi, che appena lo apro sul tavolo il cameriere quando lo vede assume il tipico sguardo che si riserva a un profugo costretto alla lettura di una roba che deve apparire come raccattata in un cestino tanto per riempire il tempo del panino, e mi porta la Gazzetta dello Sport dicendomi che se voglio posso prenderla.

Riassumo:
A Milano se entri in un bar con un giornale di politica, i gestori impietositi ti lanciano la scialuppa della Gazzetta dello sport.

Riassumo statisticamente:
A Milano se non leggi la gazzetta l'unica spiegazione realistica che sanno darsi è che non te la possa permettere.

Riassumo analiticamente:
A Milano l'unica leva che genera un forma di solidarietà sociale spontanea è la condivisione dell'ignoranza.

Riassumo politicamente:
A Milano se sei in grado di pagarti il panem, il sistema ti finanzia il circenses.

13 luglio 2010

Al massimo un ruttino

"Quando Berlusconi e Casini hanno avuto uno scambio di battute sulla situazione politica, nessuno degli altri ospiti (il cardinal Bertone, il governatore Draghi e il presidente Geronzi, oltre a Letta) ha pronunciato una sola sillaba. Non una che è una. Parlare perciò di «cena politica» e addirittura di pressioni della Santa Sede per un ipotetico ritorno dell’Udc al governo è irriguardoso prima che falso."

(fonte)

Lo schema è collaudato e fino a oggi ha funzionato alla grande.
E' lo stesso che utilizza il cavaliere quando per dare ai suoi fedeli una prova del fatto che con l'approvazione delle leggi delle quali poi è costretto a beneficiare lui non abbia nulla a che fare, comunica loro che durante le votazioni esce dall'aula.
(in una delle 14 volte su 6.549 che ci è entrato, ovviamente, ma non fate ironia, ché come i dati dimostrano è giustificato dal suo essere sempre in missione per tenere alto l'onore della nazione tanto caro ai suoi fedeli)
E loro la prendono per prova.
Son così.
E Vespa li considera, giustamente, nella stessa maniera.
C'era Bertone, ma quando parlavano i due, stava zitto.
A posto così.
Via alla prossima.

8 luglio 2010

Anche Broono parla di calcio

Ora.
La mia ignoranza in materia calcistica è talmente grande che persino per me è impossibile dissimularla...e ho detto tutto.
Quindi mi appello al mio lettore italiano-medio-balòn-fanatico perché mi dia la spiegazione giusta, che sicuramente sarà banale quanto chiara, al seguente dubbio:

Guardando le quote scommessa sulla semifinale Germania-Spagna di ieri sera che il Corriere ha proposto per tutto il giorno in prima pagina, se ne deduce che sono più coglione io a riderne, il tizio che ha inserito le quote considerando persino la minor possibilità che si verificasse rispetto agli altri due, o quello che sull'X ci ha pure messo dei soldi del quale ho riso per ore al solo immaginarlo guardarsi tutta la partita con lo scontrino in mano?



Senza timori, eh, davvero.
Preferisco mi si spieghi che sono io l'unico coglione in mezzo a circa 20 milioni di intelligenti, piuttosto che il contrario, che sarebbe scenario ben più drammatico.

4 luglio 2010

Qui le promesse ce le segnamo

Statisticamente, più o meno tutti hanno in famiglia una perdita causata da tumore.

Sono 8 minuti, perché è un estratto per quelli di voi che non hanno tempo da perdere e hanno i mondiali che premono per farsi largo tra i discorsi molto meno importanti, come per esempio questo.

Se invece la perdita causa tumore che avete in famiglia è di una persona alla quale volevate veramente bene, allora magari dedicateci qualche minuto in più e ascoltatevi un estratto un po' più lungo, nel quale l'argomento è affrontato direttamente dal protagonista.
E' il sito aperto per chiedere che il prossimo nobel della medicina venga assegnato al fisico che ha inventato la macchina, sul quale a sinistra è presente l'intera conferenza della quale si parla nel video qui sotto, divisa in clip.
Se alla persona che avete perso volevate bene ma non così tanto da sciropparvela tutta, allora saltate alla Sesta clip, c'è tutto quello che va comunque conosciuto.

Se non avete tempo manco per quella perché i mondiali e poi è antiitaliano e via dicendo, allora andatevene affanculo voi e quella merda che sulla sconfitta del cancro ci ha basato l'ultima vittoria elettorale con la quale come sempre si è poi risolto i soliti suoi due tre cazzi.
Nota importante: alla conferenza c'era Giovanardi, prova che da quel momento in poi il governo sa e, volendo, può e, soprattutto, subito.
Risparmiando oltretutto camionate di soldi.
E la tesi della conferenza, giusto per stuzzicarvi un po' sempre se non siete proprio rincoglioniti del tutto dall'amarezza della sconfitta del fùbal, è che il problema stia proprio lì.

Quando avrò di nuovo tempo ve ne racconterò un'altra di questo governo.
Roba forte, eh, roba da bestemmie persino per me che, non essendo donna, nemmeno ne verrei toccato.
Anche se non so se ve la meritate, tutta questa consapevolezza su cosa mettono in piedi nel silenzio dei media mentre fanno fumo con la storia delle leggi ad personam.
Magari anche voi mi risponderete prima o poi "Ma basta con questa politica! Che palle!" come la mia amica alla quale da fastidio che io la metta al corrente di cosa questo governo mette in piedi ogni settimana, ignara del fatto che questa settimana l'obiettivo è esattamente lei che si prepara a fare un figlio e non ha assolutamente idea di cosa le stiano apparecchiando intorno per il grande giorno.

Ma vabbè...i tumori dicevamo...guardatevi 'sto video.
Alla prossima pausa lavorativa.
Visti i ritmi, la prevedo tipo per il 2011.
Cià.