11 maggio 2007

Carosello

Va bene, lo dico, ché altrimenti qui non si capiscono i contorni della cosa e il perché di questo mio continuare a girare intorno a questa cosa aggiungendoci dubbi su dubbi e poi me lo sono tenuto fino a oggi che comincia per non gridare al lupo al lupo quando magari sarebbe saltato tutto all’ultimo minuto (la verità? Quasi me lo sono augurato, lo ammetto) e invece non è saltato quindi oggi si comincia e posso dirlo:
Mi hanno già chiamato per la seconda regia.

No, in realtà non è questo, questo me lo aspettavo abbastanza visto che la prima era riuscita, anche se non me l’aspettavo così presto.
Il fatto è che dal momento che quando io m’atteggio m’atteggio seriamente, cioè me la tiro convincente (ve n’eravate accorti?) come sempre m’è venuto bene (l’atteggiarmi, dico) e quelli m’hanno creduto e quindi non me ne hanno affidata una seconda dello stesso livello della prima, non facile sicuramente ma almeno affrontabile, no, troppa grazia.

Come dicevo là sotto non mi ricordo dove, quando parlavo del tirocinio che non esiste più (non è vero), m’hanno chiamato per un…MUSICAL!
Si ok una roba piccolina, mica Cats (cioè, nel senso del musical, non di esclamazaione pugliese), un corpo di ballo piccolino, un’oretta di spettacolo, evento aziendale, robetta insomma.
Per chi fa Cats.
Vi sembro uno che ha fatto Cats, io?
(no, sempre non quella cosa pugliese, ché altrimenti mi rispondete tutti in coro “A mazzi!”)
Ecco, no, appunto.
Dico io, io ero qui tutto bello pronto a farne altre cinque, dieci, del livello di quella prima (ma anche meno, ché quella prima proprio semplice non è stata) ma insomma il percorso solito, normale, PROGRESSIVO, ché qui già ci chiediamo se siamo in grado di fare quello che alla fine in un modo o nell’altro abbiamo fatto, figurarsi pensare di passare già di un livello.
Ma qui è come averne saltati 10, di livelli!
Gli stessi tecnici quando l’hanno saputo hanno risposto “LUUUUUI????” e io davvero al loro posto avrei risposto la stessissima identica cosa e infatti l’ho fatto insieme a loro, come non si parlasse di me, visto che me l’hanno comunicato davanti a loro e quindi la reazione è stata contemporanea e identica.
IIIIIOOOOOO?
Minchia.
Una roba che oltretutto dovrò portare a spasso per l’Italia per cinque date (e forse altre 5, se l’altro regista, ce lo dividiamo in due blocchi da due settimane a testa, darà forfait e ovviamente incastrate negli altri 10 viaggi che già avevo in calendario, preparatevi a parlare tra voi per moooooolti giorni) così non potrò nemmeno contare sul culo, visto che una può andare di culo, ma 5 sono 5 possibilità di fare cazzate e la percentuale di successo affidabile al culo si abbassa drasticamente.
No dico, un musical, sono mille mila microfoni, mille mila attori, mille mila cambi scena, le camere (tele-camere, brutti buzziconi ignoranti!) mille mila luci, mille mila musiche, aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!

Ecco, da una parte sono tranquillo perché alla regista che ha fatto il mio nome per sostituirla, portata fuori per una birra e quattro chiacchiere serie che qui non si scherza più, ho chiesto se secondo lei sono in grado e lei m’ha risposto si.
Il fatto è che lei ha fatto il mio nome PRIMA di sapere di cosa si trattasse.
Cioè sapeva che era un musical ma non ha saputo altro.
E quindi dall’altra (parte) io non è che sia proprio definibile uno che ci sta andando tutto bello tronfio come al mio solito.
Anzi.
Lo dico?
Lo dico.
Mi sto cagando un po’ sotto.
Per dire, domani (oggi)(tra tre ore insomma) mattina vado in sala prove a conoscere e a farmi conoscere dal corpo di ballo.
Ecco, adesso, chi mi conosce fisicamente si immagini la scena di me che entro in una sala prove di ballo nella quale si attendono l’arrivo del regista.
Foste nella coreografa (o coreografo, fate voi), come i tecnici di cui sopra, non mi fermereste sulla porta dicendomi “no, per i corsi, soprattutto il livello starter, devi venire il sabato mattina dalle 10 alle 12, se puoi meglio se accompagnato dalla mamma ché ci vuole l’autorizzazione se ti fai male, e tu ti fai male, a portarti in pediatria”?
Io si.
Credo lei (o lui) pure.
Minchia.
L’ho detto minchia?
Lo ridico.
Minchia.

Lunedì sera a Roma invece dirò Merda.
Poi ci aggiungerò merda.
Poi lo dirò una terza volta.
Noi del mondo dello spettacolo, mica come voi brutti buzziconi, diciamo così prima dello sciò.
Cazzo che fifa.
Cazzo però è bello.

P.S. Quelli che m'hanno chiamato, l'anno scorso hanno fatto una parte della cerimonia di inaugurazione delle olimpiadi a Torino.
Quella spettacolare fantastica stellare, intendo.
Ecco, per dire, serve dirlo dove sarò io tra 3 anni?
Segnatevi questa data e poi non dite che non ve l'avevo detto.
Ché qui da anni si sta assistendo alla nascita di una stella e la gente nemmeno se ne rende conto.
Brutti buzziconi ingrati.

Nessun commento:

Posta un commento