20 febbraio 2011

Perché un amico se lo svegli di notte esce di casa e prende anche le botte è capitato già

"Non sono l’avvocato difensore di Vladimir Putin ma in Cecenia c’è questo: una resistenza che ricorre alla violenza e che non vuole aprirsi al dialogo nemmeno dopo che è stata data ai cittadini ceceni la possibilità di avere libere elezioni; e c’è la presenza della Federazione russa per garantire l’ordine pubblico. I russi garantiscono ordine. Putin è una persona democratica e di buonsenso"
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"Come noi i governanti cinesi sono fautori della politica del fare, dell'affrontare e risolvere i problemi concreti più che irrigidirsi su questioni di principi. Come noi preferiscono la politica dello sviluppo e dell'armonia e della sicurezza, che è il credo del governo cinese"
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"L’amore del popolo bielorusso per il premier Lukashenko si vede dai risultati elettorali sotto gli occhi di tutti"
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"Io sono legato da amicizia vera con il presidente egiziano Mubarak, con il presidente libico Gheddafi e con il presidente della Tunisia Ben Ali"
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Per dargli una mano a gestire meglio l'ordine pubblico, l'amico potrebbe mandare a Gheddafi le Frecce Tricolore con a bordo qualche decina di hostess ancora in lista dall'ultima volta che l'abbiamo accolto col baciamano.
Sarà sufficiente che la rotta non passi per Lockerbie, per esser certi che le giovini non vadano a sommarsi alle 100 persone fatte uccidere dall'amico in una sola giornata.

11 febbraio 2011

83 e non sentirli

Nonna ci guarda prima che saliamo su a casa e ci dice "Vi voglio bene".
Così, "Vi", come fossimo una persona sola.
Anche noi Vi vogliamo bene, nonna.
Così, Vi, come una volta quando agli anziani si dava del Voi perché li si rispettava per il solo fatto di essere anziani.

La volontaria cancellazione del passato fotografico è una delle cose che mi ha portato via da Milano.
Preparare le foto da caricare nel portafoto digitale che le abbiamo regalato stasera per il compleanno, è stato un viaggio nel tempo che non avrei mai interrotto.
Quando lo ha scartato e le ha viste scorrere ha chiesto "Ma quelle di quando eravate piccoli si possono mettere?"
Ecco.
Sono venuto a Torino per sentire queste frasi qui.

Ne abbiamo viste un po' tra quelle che potremo inserire.
C'era una foto di quando a sei anni mio padre mi portò in montagna per imparare a sciare.
Qui tengono nel computer e nel cassetto foto di quando ero piccolo, ma la cosa dirompente è che tengono anche quelle in cui ero piccolo con lui.
Mio padre mi ha insegnato a giocare a scacchi, mi ha portato sulla neve per imparare a sciare, mi ha insegnato i primi ideogrammi cinesi, mi ha insegnato a usare la macchina da scrivere, mi ha insegnato a costruire le case.
Mio padre ha passato poco tempo con me, ma quel poco tempo che ha passato con me lo ha passato davvero con me.
E' tutta lì la differenza tra un sorriso e un pianto.
La cosa più difficile non è trovare il modo di ricambiare.
La cosa più difficile è trovare il modo di spiegare il perché sia giusto ricambiare anche ora che non c'è più.
Credo che mia nonna incarni questi valori qui e per questo stando qui tutto questo appare tremendamente naturale.

Quando mia nonna vuole apparecchiare con i piatti belli, tira fuori quelli che ha nella credenza.
Li ha da 40 anni.
"Sono quelli che comprai quando tuo padre venne la prima volta a casa nostra, volevo fare bella figura".
In questa terra qui mangio oggi nei piatti comprati quarant'anni fa perché mio padre si sentisse accolto degnamente.
In questa terra qui si nomina mio padre e il cielo non tuona.
Non cadono angeli, non muoiono fate.
In questa terra il nome di mio padre è citato col sorriso.
Sapevo che doveva esistere un angolo di mondo nel quale tutto questo accade senza che nessuno lo faccia per me.
Semplicemente perché è storia.
La nostra.
Avevo ragione.