13 maggio 2015

Once were warriors

Siamo fuori dalla chiesa in attesa che arrivi la famiglia per il battesimo, mi chiede "Vuoi un caffé?" indicandomi il bar, gli dico che l'ho appena preso e che lo aspetto fuori, entra, si prende il caffé e il dolcetto sul piattino, esce e me lo regala.
"Dolcezze di Frolla" dice l'incarto.
In quell'istante lui Dolcezze, io di Frolla, quell'invisibile silenziosa forma che siamo riusciti a ridare al bisogno di esserci fratelli in quindici infiniti anni di fuga gambe nella palude nella quale per trenta siamo stati incatentati a blocchi di cemento ai piedi, perché nessun tentativo di abbattercelo abbia di nuovo materia e suono per farsi efficace.
Un punto di equilibrio per difendere il quale sono pronto a diventare potentissimo.



4 commenti:

  1. Bellissima fotografia :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era in gara con un'altra altrettanto bella e in qualche maniera ancora più Warriors, ma poi ha vinto questa perché ho sempre trovato bellissima la posa "ci penso io a te" che aveva assunto.
      :)

      Elimina
  2. Anonimo11:31

    Quindi tu sei quello piccolo a sinistra :)
    C. (quella che si ricordava dei citofoni ecc, famo che mi firmo così).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In tutto il mio nascente splendore.
      :)

      Elimina