15 luglio 2019

Occhi di ragazza

Dentro le liti di una coppia che vorrei felice, lui ha ragione ma anche lei, il mondo non distingue più donna e uomo e così io non spiego cosa intendo quando dico Intervieni, lui dice di aver ragione e che ha ragione anche il passante lei no, per lui tutti tranne lei che è sua, hanno ragione entrambi ma lei è una bomboniera di cristallo e il limite è superato, lei mi guarda in attimo di solitudine e mi chiede Dove ho sbagliato e come dirti Mai e insieme quando, film già visti con me al posto di lui e la rabbia di giorni e notti che il pubblico non conosce e sembra sempre tutto iniziare e finire lì e invece c'è un mondo dietro che nessuno conosce ma non fa nulla, tuo compito è entrare tra le mani minacciose così che le uniche che lei veda siano le tue a protezione, non chiedere a me di mettermi in mezzo perché è vero che lui ha ragione e potrei farlo solo perché lei è una Lei ma è la tua Lei, di occhi così blu ne hanno spenti due stasera, due ieri, due l'altro ieri, una ogni due giorni mammamia, che stanchezza mammamia, basta una bici, una precedenza, un carattere di merda chi non lo ha, io ce l'ho più di merda di tutto il pianeta dei caratteri di merda eppure nessuno mi uccide, non per quello, mi uccidevano per una sigaretta lanciata sulla schiena, per un muso a muso adolescente e sciocco, per un io ho visto chi ha colpito col coltello agente, testimonio, ma non perché ho gli occhi blu
Quando si è trattato di morire per amore sono morto anch'io cantando ma poi mi sono rialzato con un amore compresso e inscatolato e la possibiltà di offrirtelo e dirti ehi, tu e i bambini, io e la bambina, la pargola, mi strapperei il cuore per farle vedere le iniziali incise sopra e poi rimetterlo dentro e aspettare un'altra bambina che inizi per S così da riprendere da lì senza bisogno di laser per ritatuare un nome che le mani tenevano a protezione in questo incredibile film che è la vita invece no.

9 luglio 2019

Por causa do amor

Ce ne sarebbe indifferentemente per un anno come per un minuto, un anno per quantità un minuto per qualità, entrassi in una pagina del Vocabolario sarei il punto 3 di Ridondanza, autogratificazione scongiurata dalla frizione tra musicalità del termine e effetto sul ricevente.
La novità è l'appreso effetto che con anomala consapevolezza alla domanda "Che mi racconti?" mi genera il riassunto mentale di un canovaccio già noto che lascia spazio alle storie nuove che ho fortuna e voglia di ascoltare.
Ascolto più di quanto parli a meno di insistenze che manifestino l'innegabile forma dell'interesse e se ne conto tre capaci di avere quegli occhi è perché in almeno un caso sono generoso, il che spiega anche la lunga pausa su questa piazza mai usata per altro che non fossi io o chi avrei voluto fossi io o chi ho cercato di rendere io con alternati successi ma costante impegno.
In una Torino fin'ora sconosciuta per topografia scenografia e calligrafia nuove relazioni mi annunciano elezione a Amico di Coppia.
Chiedo il senso di una figura che soprattutto nella piazza torinese, dove le varianti di Amico si sono interrotte tutte sull'impossibilità di essere dispari, mi giunge tanto nuova quanto gradita; mi si spiega che non pre-appartenendo né agli amici di lui né a quelli di lei mi ritrovo nella felice posizione di esserlo di entrambi, con gioia di entrambi, sorrisi di entrambi, tempo di entrambi, siamo dispari ed è il suo bello, ci è venuta benissimo persino una vacanza insieme, certo aiutati dall'aver avuto come scenografia quella che ormai è la mia isola professionale e non.
L'isola.
La sempre maggiore frequenza delle volte che rispondo all'ombra di una palma ha diffuso e reso condivisa la per ora falsa idea che mi sia -già- trasferito, idea che non ostacolo né preciso così che questo tempo di mezzo si faccia palestra per testarne l'impatto, che nel professionale è attutito dall'intaccata qualità e nel personale da quella lievissima impercettibile sensazione, chiamiamola certezza, che quando lontano genero più pieni che vuoti grazie alla combo tra volumetrie e regola dei vasi comunicanti, come te la spiego senza usare il tuo come unità di misura, non si può ma soprattutto non si fa.
Alla fine non ho salvato nessuno e anzi il nemico si sta prendendo sempre più terreno e sempre più ostaggi, nemmeno c'è più una strategia o una trattativa.
Nella versione un minuto avrebbe la forma di Ciascuno salva se stesso e piaccia o meno, a me non piace ma, è così.
Ho voglia di cose che se vivessi mi farebbero male, infatti non le vivo, vivo cose che non ho voglia di vivere perché mi fanno male ma che in un paese che non sento più mio mi hanno scelto come interlocutore.
I confini si sono ristretti, chi già li aveva tali si sente a casa io non più.
L'ultima donna con la quale sono uscito parla spagnolo, mentre io torno sull'isola lei va a trovare la famiglia americana, torna dagli USA con un "Contenta di vederti" uòzzapato che non leggevo da un po', milanese tesserata Anteo, mi porta a vedere un film ambientato a Beirut, la storia di un bambino che porta in tribunale i suoi genitori per averlo messo al mondo, io sempre quello che parla meno di quanto ascolti, entrasse nel vocabolario sarebbe il punto 3 di Intuito, la intuición, o los confines mas ampios, come dicono quelli che spagnolo intendono l'italiano con la S, io sono l'italiano che qui iniziò con la Bella S. e tout se tient.
Nel frattempo se n'è andato pure João e con lui i miei anni di chitarra e di cuori gentili.
E l'avrai sentita un miliardo di volte ma suonarla, che cosa era.