25 ottobre 2009

Question time

Nel gennaio scorso ho ricevuto una mail contenente una domanda.
Gli ultimi sette mesi li ho impegnati interamente a formulare la risposta.

Ci ho messo un po’ perché la domanda non era semplice e per rispondere sono dovuto entrare lievemente nel dettaglio.
Lievemente come possono essere lievi duecentotre pagine di risposta.
Duecento-tre-pagine-di-risposta.
A una sola singola domanda.

Quando l’ho consegnata, il suono che il grande regista ha messo in sottofondo è stato l’audio di quei soldati che buttano la granata nel bunker al grido di “Bomba in bucaaaaaa!” per avvisare tutti di ripararsi in attesa della detonazione.
Ora attendo la detonazione.
Che ci sarà e farà macerie, molte macerie, più di tutte quelle viste fino a oggi sulle quali si è sviluppata la risposta.
Che è esattamente ciò che voglio, perché se si vuole ricostruire sopra un terreno bombardato, la prima cosa da fare è radere al suolo tutto e totalmente per poter ripartire realmente da zero.

Non si torna più indietro, ora.

Morale della favola:
Se vuoi una risposta, devi fare la domanda.

Morale della favola due:
Se vuoi una risposta breve, non fare domande a me.

Morale della favola tre:
Ora ho di nuovo tempo per scrivere, se qualcuno ha qualcosa da chied…ehi…dove andat.. oh…ferm…ehi…

Detto questo, continuo a pensare che Brezsny sia semplicemente im-pre-ssio-nan-te.

21 ottobre 2009

BrOOno goes to tatOOine


(Nella serissima Foto1: Broono resiste al Lato Oscuro della Forza che è in lui)



(Nella professionalissima Foto2: per non farsi trovare dal Lato Oscuro Broono fugge DIETRO LE QUINTE DI GUERRE STELLARI)



(Nella originalissima Foto3: Broono ha vinto sul Lato Oscuro e guarda romanticissimo l'orizzonte dalle dOOne di TatOOine verso una nuova speranza)


Pagato (bene) per fare il cretino, in pratica.
Non potevo fare altro nella vita, forse.

18 ottobre 2009

chiediamo ai compagni almeno di andare a manifestare eddai su

...Il Comic Sans.
No dico...per un comunicato brigatista, il Comic Sans.
Persino le 15enni col blog glitteroso si vergognano di usarlo per non apparire 14enni col blog glitteroso.

A questo punto viene da pensare che la stella non abbia il cerchio perché nelle clipart il logo BR non c'è e unire una stella e un cerchio è roba da level due.

E il testo...
"chiediamo ai compagni di non stare con le mani in mano e almeno di andare a manifestare"
Almeno di andare a manifestare.
Almeno.

No ma è vero, eh.
E' stato minacciato.
Sì sì, come no.

Ma che paese coglione.

Ah, poi, quel fatto là del giudice e dei calzini.
A tutti quelli che sono saltati sulla sedia per l'uso che l'uomo di merda fa delle sue tv come se avese toccato oggi chissà quale fondo, vorrei ricordare una cosina che pare di ieri ma della quale invece giusto in questi giorni cade già il primo anniversario:





11 ottobre 2009

Coincidanze

Quando negli aeroporti senti voci che ti chiamano e girandoti incontri gente che, come te, ieri era in un’altra stazione e ieri l'altro in un altro porto a incontrare per caso gente che ieri era in un’altra piazza e questa cosa avviene più di tre volte nella vita, quando arrivato in una città dai indicazioni stradali a chi ci vive e questa cosa avviene più di tre volte nella vita, quando salendo il taxi in aeroporto al ritorno, l'autista ti dice la via prima che gliela dica tu e questa cosa avviene più di tre volte nella vita, significa che hai qualche chilometro di troppo sulle spalle, rispetto alla media umana, e qualche conseguente problema di base stabile, di casa.

Io dal 1979 in poi non ho più avuto una casa, niente di presentabile come tale in maniera credibile prima di tutto a me stesso.
Niente tracce, solo odori e il tempo che serve per dissolverli, un anno, a volte due, a tre chiedevo e mi si rispondeva "Non oggi".

Dal 1979 combatto contro questo smarrimento, a volte riuscendoci, a volte no.
E in questa trentennale altalena ho coinvolto tante, troppe persone.
Anche scelte, a volte per caso, dal mio essere stato a mia volta coinvolto nelle altalene di un equivalente numero di smarriti (di luoghi, di tempi, di affetti) con i quali si condivideva l’accelerazione, che, vuoi per empatia vuoi per mal comune, mi son trovato accanto.
Le altalene dei giardini hanno sempre due posti, come se l’inventore avesse previsto il bisogno di girarsi e trovare sempre qualcuno accanto alla stessa velocità, alla stessa altezza nel punto più lento, quello più emozionante, alla stessa bassezza nel punto più veloce, quello più rischioso.

Che mi si creda o no, mi dispiace per ciascuna di quelle persone, tutte, nessuna esclusa.
Dico Miki, per dire tutti gli uomini, dico Lorenza, per dire tutte le donne.
E questa è l'altra cosa contro la quale combatto da trent'anni.
A volte riuscendoci, a volte no.

Non è facile.
Che mi si creda o no, io ce la metto sempre tutta.
Ma è dannatamente difficile quando vivi una vita nella quale conosci più gente in un aeroporto a caso che a casa tua, quando ad esserti familiari sono le stazioni, i taxi, gli alberghi che ti danno del tu.

Vorrei avere il tempo e una collina per potermi costruire una casa con le mie mani, come fece mio padre, così, solo per darle un giorno fuoco per caso, come fece lui, e poi ripartire senza voltarsi indietro, burattini meno baracca, cuori al netto della capanna, come entrambi siamo stati capaci di elevare a vera e propria arte.

L'ultima volta che ci salutammo fu in un aeroporto.
In una stazione.
Su un taxi.
In un albergo.

E poi furono sempre così i miei anni.
Per caso e in un posto a caso.
La somma delle due condizioni rende le cose definitive, non la volontà.


9 ottobre 2009

L'avvocato del diavolo

Assiomanda:

Se per non andare in guerra arrivi addirittura a non incontrare un nobel per la pace, chi più di te merita il nobel per la pace?

6 ottobre 2009

Il tempo gli darà regione

Dice che in Sicilia userà il modello Abruzzo.
Sempre che una puntata di Report non riveli prima che, come per la TAV, è il contrario: che è in Abruzzo che ha usato il modello Sicilia.


3 ottobre 2009

Dare i numeri

Non so se scrivere un post su cosa celi la mente di uno che di fronte a 20 morti se ne esce annunciandone 50, o attendere che tra mezz'ora smentisca di averlo detto e attribuisca il tutto a uno strumentale mezzuccio della stampa comunista.

Nel caso non smentisse, due domande:

1) Perché proprio 50?
Perché non 49 o 51, dico.

2) Se non saranno 50, il suo entourage per non turbare l'immagine di uomo della provvidenza abbatterà qualcuno dei sopravvissuti?

1 ottobre 2009

A imprenditore imprenditrice e mezza

Se i berlusconiani fossero davvero intelligenti, non dovrebbero indignarsi per il fatto che con i soldi delle loro tasse verrà pagata una prostituta, ma dovrebbero eleggerla a (secondo) mito personale per il fatto che la suddetta prostituta è l'unica che questa cosa è riuscita a farla accadere, in maniera dichiarata, due volte.