30 ottobre 2010

Polisgen

Comincio ad avere il sospetto che al Giornale abbiano installato un generatore automatico di commenti.
Un algoritmo che automaticamente individua nell'articolo il nome del contestatore di Berlusconi e genera un flusso di commenti che intorno a quel nome riescano a inserire a rotazione gli elementi master del lessico di difesa del valore del Re.

E' una droga esattamente come i generatori automatici, ci passi le ore a premere il tasto solo per vedere come la volta successiva riesce a dire la stessa cosa in maniera diversa.
Non riesco a staccarmene, a prenderne atto e chiudere.

Così, random, aprite a caso un giorno a caso ed è così a rotazione.
Premi "Commissario Basettoni" e parte la sequenza di "è un comunista al soldo delle lobby sinistrate di quel fini-to di fini".
Premi "Mago Otelma" e parte "farebbe bene a tacere perché la crisi mondiale delle lobby magistrati al soldo di Travaglio le riforme Silvio".
Premi "Baffo della birra Moretti" e parte "si guardi in casa sua se non l'ha venduta al cognato svizzero delle coop rosse in mano alla cricca dei preti che parlano perché Feltri sei tutti noi eleggiamo presidente dello stato diretti"

Oggi premi Marcegaglia

"Marcegaglia farebbe bene a pensare ai fatti suoi. Da quando si è messa sotto la protezione dei poteri forti e delle lobby elvetiche, colluse con il concilio musulmano internazionale ed i giornalisti al soldo dell'internazionale comunista, si sente protetta dai segugi del giornale che ha avuto l'affronto di denunciare alle procure politicizzate. E pensare che sarebbe sufficiente andare a ripescare qualche dossier a luci rosse dal cassetto dove giace momentaneamente dimenticato per farle passare quelle arie da contadinotta ingenua e farla ballare sulla graticola come si sta proditoriamente facendo con il premier"

è un generatore, non può essere umana questa fetta di mondo.

28 ottobre 2010

Ma basta

A questo punto è chiaro che a Repubblica sono finiti prede del loro stesso vortice e che quindi non abbiano più la lucidità necessaria per comprendere la dimensione dello tsunami di simpatia che stanno per riversare addosso al cavaliere cavalcando un affare che loro stessi intitolano "Bunga Bunga".
E se non la finiscono di sparare a tutta pagina pure le foto della ragazza gli consegnano il prossimo governo su un piatto d'argento.
Ma come fanno a non aver ancora capito che per ogni centimetro che faticosamente gli si fa fare indietro, sono proprio loro che lo rispediscono avanti di un chilometro con questi booster?
Chi lo vota lo vuole così!
Vuole immaginarlo fare Bunga Bunga con una ragazza come quella!
Cosa serve perché a Repubblica lo capiscano?

Se proprio devono investire il loro tempo/lavoro per scandagliargli la vita alla ricerca di confini che vorrebbero dire violati ma che invece ogni volta che diventano pubblici spostano l'asticella del legittimo, allora che facciano davvero qualcosa per il paese e sguinzaglino ogni loro cronista minacciandolo di non dargli più lo stipendio finché non torna con la prova del suo farsi pure le canne, cazzo.
Quello sì che sarebbe un servizio al paese.

27 ottobre 2010

Processo brevino

Oggi l'udienza della mia causa contro il cliente che m'ha riso in faccia.

Lavorando io sulla parola e avendo quindi un 5% statistico di clienti che al momento del pagamento se la danno a gambe sicuri del mio non aver nulla a cui attaccarmi se non il cazzo, a campione ogni tanto la minaccia "si va per avvocati" deve tradursi in concretezza, così, per conservare un po' di dignità.
La bizzarria di avere un cliente che mai ha risposto agli avvocati mai s'è presentato in aula mai s'è dimostrato esistente su questa terra, si è tradotto in un giudice che, in assenza di contestazione di parte, ha stabilito che di fatto le mie richieste, più che validate dalla documentazione da me prodotta, vengono date per confermate perché non contestate e quindi accettate.
Così oggi all'ennesimo banco vuoto della controparte, che ha deciso di ridere in faccia all'intero sistema non rispondendo nemmeno alle convocazioni, il giudice ha risposto con la non necessità di sentire testimoni o di approfondire la cosa, che può tranquillamente avviarsi a sentenza.
Sentenza che verrà ascoltata già nella prossima udienza, data la semplicità del caso.

"Ma dai, di già!" dico all'avvocato "e quando l'ha fissata quindi?"
"Il 22 giugno"

Volevo rispondere "di quale anno?" ma il tono soddisfatto dell'avvocato, nonché il mio aver litigato col magistrato nelle due precedenti esperienze d'aula penale con annessa vegogna dell'avvocatessa che si nascose sotto il banco sperando che le mie uscite non sancissero di fatto la vanificazione dei suoi mesi di lavoro, m'ha fatto capire che otto mesi per una sentenza di una causa senza nemmeno la controparte e con l'accettazione verbale delle mie richieste, sentenza che a esperienza mia non dovrebbe superare quindi la pagina di testo, fanno di me uno di quelli che devono dirsi contenti.

E diciamoci contenti, vah.

26 ottobre 2010

Non hai voluto l'aggravante e quindi pedala

Prima che partano pagine e pagine sui toni da abbassare sui ve l'avevo detto sui terroristi che tornano sul morto che ci scappa e la sinistra e Di Pietro e solidarietà da Franceschini, tocca ricordare che per statistica in Italia gli appartenenti a quella parte di mondo che non fa mistero del suo non essere etero, prima o poi contro il pugno di qualche invasato appartenente all'altra parte di mondo ci sbattono la faccia e che questo fatto, da una certa parte politica, è considerato così poco violento da non meritare nemmeno l'introduzione dell'aggravante omofoba.

Ecco, fatte le premesse e verificato che non sta morendo, da questo lato del mondo ci diciamo ragionevolmente soddisfatti del fatto che per una volta quello che le ha prese appartiene con soddisfazione e convinzione a entrambe le suddette parti di mondo.

Quando un gay appartiene e difende un partito che si oppone all'aggravante dell'omofobia in un paese nel quale gli omosessuali le prendono appena si danno la mano, che prima o poi le prenda pure lui è semplicemente un momento di giustizia sociale.

Io non c'ero e se c'ero ero Paolo

Dopo la tesi che vede l'orcodio non essere bestemmia perché mancante di P iniziale, la fabbrica delle follie che solo i berlusconiani posso vedere come punto a favore sforna un'altra mirabolante produzione:
Quando portarono l'intercettazione di Fassino a Berlusconi per fargliela ascoltare, lui si addormentò e la cosa fu quindi portata avanti dal fratello presente.
Capito?
Si annoiava, si addormentò sulla poltrona e il fratello, non sentendosi di svegliarlo per una cosa così, la condusse autonomamente.
Fine, stop, lui c'era ma era meno sveglio del fratello.
Pensa.

Secondo Il Post questo scagionerebbe Berlusconi.
Anche secondo Berlusconi, ovviamente.
No Paolo, l'altro.

21 ottobre 2010

Dice la tv che internet è pericolosa

All'inizio la tv trasforma una notizia in un caso, ancor prima che ci siano elementi per dirlo tale.
Dopo settimane di assenza di elementi, la tv trasforma l'assenza di elementi in un caso, il caso è internet che permette di nascondere gli elementi.
Un giorno la famiglia è in tv e la tv informa la famiglia che un elemento della famiglia ha ucciso l'elemento della famiglia del caso.
Si scopre così che il ritrovamento per caso dell'unico elemento del caso non fu un caso.
Per essersi in tutto questo mossa a caso, la tv diventa caso nel caso e si interroga su se fosse il caso di risolvere il caso in tv.
Per saperlo, la tv invita in tv elementi a caso della famiglia per chiudere il caso tv e stringersi intorno alla vittima del caso, non la madre, non la figlia, la cugina perché figlia dell'assassino, visto che la madre, che poi è la zia, decisamente non era più il caso se non per chiedersi se per caso l'assenza di reazione fosse davvero un caso.
Cugina che caso vuole nel frattempo si sospetti essere la colpevole del caso e il caso si riapre, in tv.
La tv ritorna di corsa alla casa dove andò per caso senza sapere che era proprio la casa del caso, per approfondire il caso con altri parenti a caso, che però rispondono che non è il caso.
Capito che il caso si muove sui binari assoluti del caso, la tv aumenta esponenzialmente le direzioni a caso per esser certa di esseci di nuovo quando per caso uscirà un altro elemento del caso.
Così facendo si arriva a una situazione nella quale basta accendere la tv in un orario a caso e scegliere un canale a caso, per vedere la tv che parla del caso.
Superato palesemente il limite, la tv non può che aprire il nuovo caso che riguarda i casi in tv, motivo per cui oggi se accendi la tv a caso su un canale a caso, ci trovi la tv che parla del caso del caso tv, in ore di parole a caso il cui fine è chiudere il caso tv spiegando come il caso si sia risolto proprio grazie alla tv.
Allora oggi la tv dice che non è il caso di parlare così tanto di questo caso e per dimostrare che ci crede davvero, la tv parla non del caso ma della tv che parla del caso.
E fa trasmissioni che parlano delle trasmissioni che parlano del caso tv che si occupa del caso, nelle quali si chiede se è giusto che la tv parli così tanto del caso.
E la tv, imputata e giuria, casualmente si risponde sì.
Dopodiché passa la parola all'inviato del caso che dalla casa del caso fa un servizio sul numero di inviati del caso mandati alla casa del caso a fare servizi a caso sul numero di inviati che fanno servizi sul caso dei servizi sul caso fatti dalla casa del caso.

E' chiaro che se la tv ha raggiunto la capacità persuasiva necessaria per avere pubblico intorno al caso della tv che crea casi e fare servizi il cui servizio è parlare dei servizi sul servizio, o qualcuno li abbatte tutti schiantando un 737 sul cancello, creando di fatto un nuovo caso, o possono anche andare avanti autoalimentati ad lib.

17 ottobre 2010

Mi ha detto mio cuggino che da bambino una volta è morto

è un fiume inarrestabile.



Ora qualcuno mi aiuti:

"Si fa sentire la sorella della cugina della 15enne accusata con il padre di omicidio e sequestro"

La "sorella della cugina" non è "la cugina"?
La 15enne è stata accusata?
Ma non era stata uccisa?
Han già ventilato l'ipotesi che sia stato l'attentatore di Belpietro?
Come "quale attentatore"?
Quello a pagin...a pag...a pagina...

12 ottobre 2010

Ammissione di pace

E' fantastico il dibattito innescato da La Russa.
Un 10% vuole le bombe, un altro 10 vuole solo gli aerei militari, gli altri vogliono un biglietto di ritorno.
Ora qualcuno dovrebbe chiedere al 10 che non le vuole, se saprebbe indicare in una sola parola la differenza tra un aereo civile e un aereo militare.
Un aiutino: inizia per B e finisce per A.

Ora non vorrei farla facile, ma chi non vuole le bombe sugli aerei militari e nemmeno vuole tornare a casa, non dovrebbe proporre anche di mandar là fucili ma non i caricatori, per dirsi proprio intelligente fino in fondo?

7 ottobre 2010

Non è più nemmeno necessario che respiri

Non potendo utilizzare il caso dello zio omicida come booster per la solita campagna sugli stranieri che ci violentano le donne a meno di non titolare che sia stata uccisa da un "diversamente rumeno", è evidente che la scelta porterà i sondaggisti di corte a suggerire di utilizzarne l'altro booster, quello per riaprire la questione della pena di morte che sta lì in canna già da un po' pronta a essere sparata fuori quando la propaganda richiederà una spinta ulteriore.
Oggi direi che i tempi ci sono e 'sto 4-5% in più sta lì ad aspettare solo il primo che tirerà l'osso.

A naso

Non so, magari mi sbaglio.
Ma ho come l'impressione che se quello che sta succedendo da stamattina al Giornale fosse successo a Repubblica, se ad essere intercettato perquisizione in casa compresa fosse stato, chessò, Giannino, a quest'ora sarebbe venuto giù il cielo e Santoro avrebbe riscritto la scaletta di stasera in mezz'ora.
E io per primo probabilmente avrei scritto di libertà ulteriormente ridotta.
E invece no, è Il Giornale e quindi a parità d'azione in questo caso è la democrazia che si difende.
Più o meno mi pare che l'aria sia questa.
E non è che sia proprio bella bella.
O magari per qualcuno sì, ma è libertà ulteriormente ridotta pure se è libertà di essere fogne, comunque.

Un altro mondo è possibile

Ho conosciuto per lavoro un consulente tecnico del comune di Milano.
Da anni non mi capitava una persona così competente, preparata, capace e soprattutto nemmeno lontanamente aperto a ipotesi di strade alternative a quelle ufficiali per portare a soluzione il problema.
Ah, e pure paziente, affabile, disponibile e capace di rendere chiara a noi non tecnici una materia tutt'altro che semplice.

E niente, sarà che essendo italiani e lui dipendente pubblico la cosa mi è parsa al limite dell'incredibile, ma sta di fatto che sono rimasto così impressionato dalla cosa che ho sentito il bisogno di appuntarmela.

6 ottobre 2010

Mantra

Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato Non devo rispondere alla richiesta di lavoro nella stessa telefonata che mi ha svegliato

5 ottobre 2010

Atomica in salsa Spinoza

Un paio di considerazioni andrebbero fatte sul vero punto della questione:
Lo stupore maggiore riguarda il fatto che siano sbarcati nel Lazio.
Come dire che in Sicilia c'è l'alibi dell'imbecillità, nel Lazio no, non può accadere.
Questa più o meno la tesi tra le righe.

Le righe invece sono il solito campionario sempre più in crescendo, se così si può dire:

"è una invasione a danno degli Italiani! quando cominceranno a mitragliarli???

Non esiste un codice di guerra? L'invasione di un territorio da parte di stranieri è un'azione di guerra. Per primi hanno dichiarato guerra a noi e a tutto l'occidente. Ce lo stanno spiegando in mille modi. Quelli arrivati non sono cristiani o ebrei, quelli sono sottoposti a torture e perseguitati nei paesi islamici. Qui arrivano sempre e comunque i carnefici. Siamo in guerra a questa è l'invasione musulmana che aggredisce le nostre coste ormai indifese.

ipocriti del pdl , basta che si faccia una legge, nessuno straniero si può assumere da oggi in poi, vedete ch molti sceglierebbero altre mete

E' una vergogna e un disonore, per l'Italia e per la marina perché non riusciamo a fare ciò che fa la Libia con mezzi estremamente inferiori ai nostri. Ormai siamo al limite dell'accoglibilità, e se si va avanti così, molto probabilmente saremo cacciati dal nostro Paese, o quanto meno dominati.

E' cominciata l'invasione...tra non poco......gravi rumori...e angosciosi silenzi..... si salvi chi può.

Attenzione:questi signori vogliono nascondere l'infiltrazione di terroristi palestinesiin italia. Massima allerta e controlli fitti e seri.

Se continuo a pensarci, vedo una grande somiglianza con gli attentati di Mumbai in India, speriamo che non sia cosi'.

Clandestini ,e chi lo dice? E se questi mussulmani fossero armati?come e' possibile fare un viaggio cosi' lungo senza essere controllati?

Questa, a mio parere, è una cosa di una gravità estrema: 150 palestinesi dispersi in tutta Italia potrebbero essere 150 possibili terroristi.

Scusate, Latina, Lazio? Davvero incredibile, e la nostra marina? E le nostre forze di sicurezza? Insomma ai pescherecci nostri in altri paesi gli sparano addosso oppure li prendono per ostaggi (o ammazzano) per ricattare, qui da noi invece sbarcano scappano e nessuno si e' accorto di niente. Rimango allibito, poi bandiera palestinese, quindi neanche un vicino...... Poi negli aeroporti ci denigrano con i piu' vergognosi e stupidi controlli di sicurezza, un ordigno nucleare in un peschereccio e' una via migliore, e chi se ne accorge!"

Un estratto del Partito dell'Amore.
Questi a Marzo votano.

2 ottobre 2010

Onesta mente

Giunto al momento di raccogliere il risultato che mi ha richiesto tre anni di lavoro fatica muri su muri abbattuti e rilassarmi un attimo prima di iniziare i prossimi dieci da dedicare a smettere di lavorare prima di aver bisogno di un bastone, mi passa davanti un treno che mi chiede di lavorare il triplo per i prossimi due per ridurre a cinque quelli che pensavo fossero dieci.

No ok, rifaccio.

Agenzie che proteggo dall'attacco di clienti che mi vorrebbero complice per eliminarle, cercano di eliminarmi per conservarsi clienti che non sanno essersi avvicinati a me per eliminare loro.
Alla fine dell'onda loro verranno eliminate tutte, io forse, se il mio silenzio sulla protezione data agli uni unito alla mia non complicità con i clienti, non genererà un incrocio di esplosioni all'uscita delle quali l'onestà e la correttezza non risulteranno inutili per gli uni e per gli altri.
In quel caso verrò espulso dal sistema, ma in quel caso la cosa mi farà anche piacere visto che se l'onestà non servirà più a nessuno io non servirò più a nessuno, perché quella ho da offrire.
Il resto è solo fumo che simulo benissimo ma mi sarei anche un po' stancato e quindi sia fatta la loro volontà.

Ok ok, rifaccio.

Nell'ultimo mese nei pochi momenti nei quali parlo direttamente con i clienti senza il filtro delle agenzie ho collezionato nell'ordine:
Un "Il tuo presidente dovrebbe stare in galera, ma visto che è fuori se vogliamo fare il botto l'anno prossimo devi farcelo portare sul palco"
Un "I vostri uomini sono delle teste di cazzo come non ne vedo da vent'anni".
Un "è evidente che da dove guardo io il mondo i leghisti siano arroganti ignoranti, da dove lo guardate voi forse sono persino amici. Per me sono un mare nel quale gettare la rete e pescarne a decine e poco mi interessa se voi siete leghisti"
Un "Se vogliamo fare questa cosa insieme e vuoi che funzioni io dico cosa e quanto, tu paghi e non ti interessi d'altro, altrimenti arrivederci e grazie"

Ricevendo in risposta nell'ordine:
Un "Lo penso anch'io, aiutami a farlo"
Un "Sei una persona meravigliosa"
Un "Leghisti o no, ci interessa fare affari con voi"
Un "A te le quote della società le regalo"

Dai, rifaccio.

Quando più di un anno fa ho parlato di onestà con i miei, mi hanno indicato la porta, presa e mai più riattraversata.
Quando ho parlato con mio fratello in onestà mi ha buttato fuori di casa.
Quando a febbraio, marzo, aprile, boh, in uno degli incontri settimanali ho parlato con il suo medico e in tutta onestà le ho dato della pericolosa incompetente, mi ha indicato la porta dicendo "la richiamo io a settembre", dimenticando che gli incontri fino a quello erano settimanali, non semestrali.
E' finito settembre.
Lei è sempre lì, mio fratello pure, io no.
Non più.
Mi dicono che stia bene.
Il che conferma il loro essere pericolosi incompetenti.

Va bene, rifaccio.

Stiamo inscatolando il tutto senza avere una casa dove andare.
Ti hanno sfrattato, mi chiedono dispiaciuti.
No, perché, la casa in cui stiamo è mia, possiamo starci quanto vogliamo.
E quindi.