28 aprile 2013

Manuale di sopravvivenza ai dialoghi con un M5S

A voler essere fiscali e per rispondere al mantra "4600 persone sono sempre più democrazia di 4 chiusi in una stanza" che è risposta d'ordinanza M5S alla questione Napolitano, vale giusto un attimo la pena di sottolineare che se si prendono a parametro le rigidissime regole del MoVimento, Rodotà candidato PdR non è stato scelto nemmeno da 4600 italiani ma da soli due e quei due si chiamano Milena Gabanelli, prima, e Gino Strada, dopo.
Tutte persone lodevolissime e degne di applausi, ma il giudizio sui tre non sposta il punto e cioè che Rodotà è arrivato a essere nome invocato dalla piazza per scelta di due persone, che è sempre meno democrazia di quattro.

Per quanto detto sopra, sempre a voler essere fiscali e giusto per fornirvi altro strumento di sopravvivenza ai dialoghi con i M5S sui quali ormai sto cominciando a capire le contromisure necessarie, la domanda "Perché no Rodotà" prima di essere posta al PD andrebbe posta a chi, avendolo in lista per il Colle, gli ha preferito una giornalista tv e un chirurgo.
"Preferivamo anche noi, come la vostra base, la Gabanelli" in diretta streaming e entro sei ore Crimi e la Lombardi sarebbero stati all'angolo della strada col gilet degli ausiliari della sosta a sfogare le loro frustrazioni su quelli in seconda fila invece che sul povero Bersani.

26 aprile 2013

Quindi

Ma è proprio questo il bello di quando passi nel moVimento: acquisisci il diritto di non preoccuparti più di considerare i nessi logici presupposti necessari per sviluppare un senso critico che solo dopo, molto dopo potrai svincolare.
E' una forma laica di indulgenza plenaria, così protettiva che puoi abbandonarti al lusso di smettere di inseguire persino almeno uno dei due elementi separati.
Non ti sono richiesti i nessi, così puoi arrivare anche se all'oscuro fino a ieri, non ti è richiesta la logica, così puoi essere il primo megafono di questo fondante princìpio illogico.
Ti è data una dotazione quotidiana di "e allora MPS?" e "meglio quelli di prima?" e l'impegno a non tornare in branda finché non li hai distribuiti tutti.
E tu lo fai, perché ti è stato dato un Dovere e ti è stato chiamato Diritto la non necessità di individuarne il nesso né la logica.
Ti è stata data quella che si chiama una morale, Cittadino.
E tu quello chiedevi, sentirti giusto.
La legittimazione pubblica alla tua ferma, ma fino a ieri silenziata dalla non dimostrabilità, consapevolezza di essere il giusto era la sola condizione da te posta.
Il problema è che quello si chiama prezzo.
Avevi un prezzo.
Come tutti.
Il dilemma per noi schiavi dei nessi logici però adesso è: ma se eri giusto, perché il prezzo è così basso?
Non serve che mi rispondi, là dentro ci sono nessi e c'è logica e so la difficoltà.
Ma io le poche volte che mi sono sentito davvero giusto, sono state anche le poche volte che ho provato il sincero piacere di chi può quindi permettersi di non averlo, un prezzo.
Boh, non so, mi incuriosite davvero perché non capisco o comunque non accetto che sia così semplice e devo decodificarla questa cosa perché ogni volta che mi siedo a una tavola, qualsiasi tavola, ogni tre persone c'è un M5S e io la trovo incredibile, questa cosa.

23 aprile 2013

Chi semina Vento raccoglie Flavia

4.677 voti per il candidato che laggente di tutta italia voleva a PdR.

Conosco Blogstar che ai tempi d'oro dei blog ne tiravano su il triplo solo annunciando che avrebbero postato la foto di una tetta.
Nemmeno pubblicandola, bastava annunciarla.
E nemmeno tutte e due, bastava annunciare di mostrarne anche una sola.
Quando poi se le fotografavano entrambe venivano chiamate dalle case editrici per scrivere libri di incredibile successo.
E questi con 4mila voti parlano come condottieri in guerra.

Flavia Vento di follower ne ha dieci volte tanto, secondo i loro parametri avrebbe diritto ad aspirare alla carica di Imperatrice delle Galassie.

nella foto: il discorso di insediamento


Questo per dare un paio di contorni alla psicosi collettiva che sta annegando questo paese e a quanta reale dimestichezza con la rete e con la democrazia abbia 'sto baraccone di analfabeti con la bava alla bocca.

Almeno a noi la bava la faceva venire la tetta di cui sopra ma, a parte qualche caso, quando ci dicevano che potevamo diventare riferimenti culturali un pochino nel nostro intimo ci vergognavamo.

21 aprile 2013

Tutte le strade portano a Roma tranne quelle che partono da Udine

Quando inizi la giornata parlando di golpe, la prosegui gridando ai bastoni e la concludi chiedendo alla tua piazza di assaltare il palazzo a milioni mentre tu ti avvii al camper per correre a metterti alla testa dell'assalto, è molto probabile che invece la chiuderai seduto dentro quel tuo camper con tre tizi che, dieci secondi dopo quel tuo annuncio, verranno a trovarti per chiederti di spiegare con calma dove di preciso avevi intenzione di andare.
Il primo, quello che fa solo domande, si presenta come Digos, gli altri due, quelli che danno solo risposte, si siedono e ti guardano attendendo che tu gli chieda se puoi almeno andare un attimo in bagno.
Per poi risponderti no.

L'unica cosa che ti lasceranno fare sarà mandare un tuìt ai tuoi amici per dirgli che a causa di un tir di suini ribaltatosi tra Roncobilaccio e Barberino de' Mugello dopo aver investito un pinguino, non potrai essere della cumpa, un tuìt nel quale ti inviteranno gentilmente a suggerire di stare tutti molto molto calmi e di isolare, dovessero mai essercene, i violenti.
Tu lo farai perché sai che anche attribuissi l'impedimento a un rapimento alieno i tuoi ci crederebbero.
Ti inviteranno a convertire il tuo progetto in una più simpatica conferenza stampa con i giornalisti e i simpatizzanti.
E poi  passeranno il resto della notte, necessaria perché i loro colleghi a Roma predispongano il comitato d'accoglienza che in due ore non avrebbero potuto predisporre, seduti lì con te a sentire un po' il pezzo comico sui grillini che vestiti di cartelli "Arrendetevi e uscite con le mani in alto" si inorgogliscono all'idea che tu li abbia investiti dell'alto compito di isolare i violenti.
Riderai tu, riderà il Digos.
Gli altri due no, non rideranno e non parleranno.
Staranno lì tutta la notte in attesa che tu chieda loro se adesso che hai fatto quello che ti ha detto il primo puoi andare in bagno.
Per poi risponderti no.

E' gente che di mestiere mostra i limiti invalicabili a quelli che hanno difficoltà a vederli o a considerarli e personalmente ritengo fosse anche ora che si svegliassero.