23 agosto 2008

Così, lontani, così, sì, vicini.

"Non indagare sulla sua morte" mi dissero da laggiù "è meglio di no, non spingetevi oltre"
E io non lo faccio.
Ma sulla sua vita sì, quello nessuno me lo può impedire.
Su almeno una delle due è la natura che mi impone di incamminarmi.
Per placare l'irrefrenabile istinto di percorrere l'altra.

Tra le due, scelgo quella che più ha possibilità di rendere il domani migliore.

Dialogo di Cina con mio padre attraverso i suoi appunti, apro scatoloni pieni di fogli e idee, li leggo, affatico la vista su una calligrafia sconosciuta, centinaia di piccioni viaggiatori che allevava con cura e dedizione ma che non fece in tempo a far partire, lo faccio io, li trascrivo e li libero.

Oggi libero un piccione datato 1996, un po’ confuso e privo di quel filo logico di cui ogni contenitore di appunti sparsi non può che esser privo finché la sintesi finale non li lega tra loro in una tesi, ma grande nel suo esser nato più di dieci anni fa, quando la Cina era, in occidente, meno di uno o due ristoranti a quartiere e lui era là, a dannarsi per essere ascoltato da un mondo che lo dava per pazzo.
Il filo logico, la sintesi finale, è facilmente intuibile.



"Tre principi economici delle economie asiatiche.

1. Il primo è che la tecnologia si sta ampiamente diffondendo nel mondo e quindi i paesi occidentali stanno perdendo i loro tradizionali vantaggi.
Le conoscenze tecnologiche si spostano nel mondo con la stessa facilità con cui viaggiano gli uomini e i capitali.

2. Il secondo è che il centro di gravità dell’economia mondiale si sposterà inevitabilmente verso i paesi asiatici che si affacciano sul Pacifico occidentale.
Solo se li considera anche come consumatori di prodotto finito e non solo come produttori di merci di bassa qualità e basso costo (interr)

3. Il terzo è che i successi asiatici dimostrano la superiorità di quei paesi che godono di minori libertà civili e pianificano più di quanto noi occidentali siamo disposti ad accettare.
Le tensioni sociali che creano (anche con la repressione violenta del dissenso e dello scontento) alla lunga contano di più dei vantaggi economici accumulati nel breve periodo.

(interr) solo un modesto aumento dell’efficienza e una crescita dovuta soprattutto a un potenziamento degli input.
La crescita asiatica si basa soprattutto su un aumento dei fattori di produzione, non sull’efficienza produttiva.

In Cina sono ancora tanti quelli che quando prendono in mano un pomodoro, lo girano e lo rigirano per vedere che non sia una delle tante diavolerie inventate da quelli di Hong Kong o di Taiwan e scuotendolo lo accostano all’orecchio per sentire se suona.

I conflitti.

1. Penisola coreana
2. India e Pakistan sono in grado di produrre ordigni nucleari (il conflitto per il Kashmir è ancora più pericoloso).
3. Cina e Taiwan – Cina e Mari del sud – Cina e Sud Est asiatico – Cina e Siberia (dove il flusso di immigrati cinesi sta cominciando a preoccupare i russi)

Le Tigri dell’Asia: Hong Kong, Singapore, Corea del Sud, Taiwan.
Nuove Tigri: Indonesia, Malesia e Thailandia.

La Banca Mondiale.
In Asia orientale sono accumulati dagli 1.3 miliardi di $ del 1980 ai circa 42.7 del 1994.
Il flusso totale di capitali è triplicato dal 1990 al 1994 e ha raggiunto presumibilmente i 99 miliardi di $.
Le riserve di valuta estera di Taiwan hanno sfondato il tetto dei 100 miliardi di $ nella primavera del 1995, piazzandosi solo dopo i 156 miliardi del Giappone.
Dopo sono scese a 90 miliardi mentre quelle del Giappone sono salite a 182.
La Cina era al 5° posto con 71 miliardi (corr. 85 miliardi dato a Maggio ’96) con un distacco di soli 4 miliardi dagli Stati Uniti.
Le riserve di Singapore erano di 67 miliardi e quelle di Hong Kong di 54. Quelle di Thailandia, Corea del Sud e Malesia erano tra i 25 e i 35 Miliardi come quelle di Olanda, Spagna, Italia, Svizzera, Francia e Svezia.

India e Australia hanno ereditato le democrazie dall’Inghilterra, le Filippine dall’America.

Il valore della produzione agricola è più che triplicato in Cina tra il 1970 e il 1990
(Ma il 1970 era pari a zero. Le campagne erano lande deserte che non si erano ancora riprese dalla bufera della rivoluzione culturale)
Ancora nel 1982 si segnalavano terribili carestie in intere province cinesi.

In Cina c’è stato un revival della mentalità del Regno di Mezzo, in cui gli asiatici venivano considerati inferiori e gli occidentali barbari."



Sono in piena rivoluzione, sto trasformando un continente che si ribella, il tempo mi darà ragione, è giusto, quello che faccio oggi fa male a molti ma è solo, semplicemente, giusto, si chiama identità, richiede un processo, richiede coraggio, richiede forza, molta forza, perché grande è la forza messa in campo per impedirmelo.

Me li mangio.
Li mastico.
Poi li sputo.
E plasmo una famiglia nuova.
Una famiglia, più che altro.
Di quei vasi non resterà manco l’impronta che hanno impresso sugli scaffali in trent’anni di protettissima intangibilità.

Vado un po’ in vacanza.
Vado in collina a prender fiato e amore, ché la campagna d’autunno che mi aspetta richiederà grosse scorte dell’uno e dell’altro.

La serenità fasulla e imposta è un 'ipoteca sul futuro maggiore di qualsiasi lacerazione.
E soprattutto un pazzo sta a un inascoltato come una pagliuzza sta a una trave.

Vinco io.
E saremo migliori.


21 agosto 2008

Low post

Mentre il governo approfitta del deserto agostano per infilare in sordina, tra un record dei 200m e un bagno di folla del premier in un centro commerciale (per poi tornare 'in auto dove la moglie Veronica l'attende'), i primi mattoni del prossimo democraticissimo maccartismo in salsa pummarola

[...]L'accusa è che Bondi voglia istituire una commissione per valutare tutti i progetti da un punto di vista etico e, soprattutto, politico. Censura, insomma. «Non scherziamo», replica il ministro. «Voglio avvalermi di un comitato di uomini di cultura sopra le parti solo per quanto riguarda la valutazione dei progetti di film riguardanti la storia del terrorismo[...]


e l'informazione tutta spende le sue migliori firme per approfittare della tragedia aerea spagnola per infilare in sordina un paio di spot alla compagnia di bandiera ché l'occasione è d'oro per comunicare all'italiano che se per andare da Milano a Madrid preferisce spendere 140 euro invece dei più di 300 della sana compagnia di bandiera poi non si può lamentare se muore carbonizzato, capita di scoprire che l'unico giornale che racconta al mondo la condanna ai campi di rieducazione di due 80enni cinesi delle quali una storpia e l'altra cieca sia l'unico giornale che da mesi ha deciso di raccontare la cina (e l'Italia) per quella che è e non per quella che vorrebbero tanto convincerci possa essere.

Gli altri, tutti impegnati a gridare che la tragedia è più tragedia, se c'è un italiano in mezzo.
Voi lo conoscevate?
Conoscevatelo!
C'è l'italiano! C'è l'italiano!

18 agosto 2008

Molti Sensi

Prosegue il corso estivo a fascicoli per imparare i meccanismi della Borsa iniziato col Fascicolo 1 dedicato a Pininfarina, con l'uscita odierna dell'atteso Fascicolo 2, per l'occasione dedicato a Franco Sensi.

Il 17 Agosto 2008 muore Franco Sensi, presidente della AS Roma.

Il 18 Agosto all'apertura dei mercati:

AS ROMA: IN BORSA TITOLO A +9,55% IN PREAPERTURA

A. S. Roma guadagna il 9,55% in preapertura a Piazza Affari. A spingere il titolo del club di calcio, che entrerà in negoziazione alle 11, la notizia della morte di Franco Sensi, presidente della società, deceduto ieri notte all'età di 82 anni.


Fine della seconda lezione.


Si fa concreta la annunciata disponibilità di Gigi D'Alessio a farsi testimonial della raccolta differenziata.
In un colpo solo ha raccolto 5 bambini, un uomo e una donna.
Immediata la Tatangelo: "Ti ricordo che quella che hai lasciato affondare sarebbe stata la nostra barca"

Bossi annuncia per l'autunno: "I sindaci vogliono l'Ici"
Entusiasta la comunità cinese: "Noi avele tanti! Volele sbucciati? Volele anche glappa di lose?"

7 agosto 2008

Investi e lo stendi, re-investi e lo rialzi

Investito e ucciso l'imprenditore Pininfarina.
Titolo in borsa bloccato per eccesso di rialzo.

Secondo le leggi del mercato vien da pensare che non fosse poi così simpatico.

L'investitore:

Non l'ho visto, andavo piano e non l'ho proprio visto». Sono le poche parole che Giuliano Salmi, il settantottenne che ha investito e ucciso Andrea Pininfarina, ha detto alla figlia accorsa sul posto. L'uomo, trasportato sotto choc all'ospedale di Moncalieri, era da poco uscito da casa per andare a fare la spesa. Chi lo conosce lo definisce come una persona prudente che negli ultimi tempi preferiva andare a piedi piuttosto che prendere la macchina.


Sentenza emessa, non si facciano nemmeno i rilievi, il vecchietto sapeva di non essere in grado di guidare, l'industriale sia fatto santo subito.

Tempestivo Castelli: "Morti bianche, cifre gonfiate, falsi i numeri sulle vittime"

Soltanto in Italia si contano come morti sul lavoro, al fine di poter dare benefici assicurativi da parte dell'Inail, anche le morti che avvengono per incidenti stradali capitati mentre si va al lavoro o mentre si torna a casa a fine giornata


Alla luce della cronaca quotidiana e in attesa che il corriere pubblichi i rilievi dei vigili per capire se il luogo dell'incidente fosse più vicino a casa o più vicino al lavoro, l'Italia si spacca in due:
chi dice che sia morto un uomo sulla strada, chi dice che sia morto un imprenditore sul lavoro.
Il Corriere prepara il sondaggio.

Nel PD si apre il dibattito:
Secondo i Veltroniani le dichiarazioni di Castelli sono volgari nei confronti delle famiglie dei caduti sul lavoro e propongono il sopravvisuto Thyssen come Ministro ombra della viabilità visto che se è sopravvissuto è perché guida un sacco bene.
Secondo i D'Alemiani le dichiarazioni di Castelli dimostrano che a essere false sono quindi le cifre sui caduti sulla strada, che per la logica Castelliana sarebbero molti di più se si aggiungono tutti i morti che vengono erroneamente spostati nelle statistiche dei caduti sul lavoro.

Castelli rilancia con la logica dicendo che per avere le cifre reali dei morti sul lavoro basta estrapolare le cifre dei morti sul lavoro.
Fatto questo si avrà la verità e cioè che

Se infatti estrapoliamo gli incidenti che avvengono in agricoltura e in edilizia, vedremo che in Italia la sicurezza delle aziende manifatturiere è ai migliori livelli europei".


Che è un po' la base di ogni nuovo provvedimento del governo e dei sindaci:
Se estrapoli i rifiuti dalla tv, i rifiuti non esistono più, se estrapoli i vecchi che rovistano nei cassonetti, non esistono più i vecchi che rovistano nei cassonetti.

Si chiama EstraPolo delle Libertà.

Di Pietro dice che il premier sta preparando il terreno per la prossima emergenza strisce pedonali.
Pistole anche a quei dementi degli Ausiliari della Sosta e revisione delle regole d'ingaggio:
potranno sparare su chi parcheggia in doppia fila un'auto acquistata prima del '90, o anche dopo se l'auto è di un rosso diverso dal rosso ferrari

Montezemolo: Il paese perde un simbolo.
Lo rassicurano i vigili: la Vespa si può recuperare.

Il premier:
"Vespa? Ma non era in vacanza?"

Dice che è il cittadino che glielo chiede, il 79,87 percento, due punti più di ieri.

5 agosto 2008

La barza dell'estate

Dunque ci sono un italiano un francese e un inglese.

L'italiano, che se ne intende, per aggiungere cartucce alla cintola quando doveva essere eletto si fece aprire una televisione perché voleva che ci fosse una voce veramente indipendente, poi dopo che è stato eletto se la compra per due euro e poi la chiude perché non serve più una voce veramente indipendente.

Il francese, che di lungimiranza se ne intende, avendo perso a causa della scarsità di cartucce, decide di aprirne una anche lui perché ha perso e vuole che quando capirà il perché ci sia un posto dove dirlo a tutti.

L'inglese, che di clonazione ma anche di il pallone è mio se ne intende, avendo perso a causa della scarsità delle cartucce ma anche della lungimiranza, decide di aprirne un'altra perché ha cominciato lui e vuole essere lui a dire a tutti, quando lo capirà, perché ha perso.

Il direttore (ex) della tv veramente indipendente chiusa perché a scopo raggiunto la sua funzione è venuta a cadere lasciando il posto a inutili costi, sente di star seduto su una sedia dalla quale è in grado di dare un prezioso consiglio a tutti:

Fate una tv trasparente, senza preoccuparvi di altro. Il rischio è rimanere imbrigliati in logiche partitocratiche.


1 agosto 2008

Guerra tr...per i poveri

Pareva dovessero sbarcare in città come in Normandia e poi scopri che sono 300, 290 dei quali presidieranno le chiese e i restanti 10 andranno a prendersi gavettoni in viale Padova.

Si disse non avrebbero effettuato arresti e poi scopri che son stati fraintesi, ché potranno fare arresti ma non si parli di città militarizzate perché non è così, l’esercito è in giro e può arrestare ma non è stato di polizia perché non avranno i fucili d’assalto ma solo la pistola.

Si disse che avrebbero protetto il cittadino e poi scopri che son stati fraintesi, ché da quando c’è il duo La Russa/Maroni li abbiamo visti in azione nelle chiese contro i neGri e nelle manifestazioni a menare i manifestanti e ora a protezione del Duomo di Milano che secondo la nuova emergenza del giorno è diventato obiettivo sensibile, ma non si parli di stato di polizia ché sono stati fraintesi lo fanno per proteggere il cittadino, nel dettaglio: quello che non manifesta e quello che non è neGro.

Visto che l’esercito protegge le chiese, io posso avere un paio di Guardie Svizzere sotto casa mia?

Poi va detto che ‘sta cosa dell’esercito davanti alle chiese rivela un conflitto in atto che meriterebbe ben altro spazio sui media.

Nel 2005 su una chiesa di Monza apparve un cartello con il quale si disse ai bravi caritatevoli di non fare elemosina ai poverelli davanti alle chiese ma di dare i loro soldi alla caritas.
Passò sottogamba la cosa, mentre invece andava messa da parte in attesa di tempi adatti a comprenderla.

Sono arrivati i tempi adatti a comprenderla.

Pochi mesi fa quella semplice mossa di un parroco isolato è diventata azione politica e ad Assisi il sindaco (FI) ha stabilito, con un’ordinanza, che i poveri non possono chiedere l’elemosina a meno di 500 metri dalle chiese.
Non significa ostacolare la carità della vecchietta al povero, ma solo salvaguardare il decoro dei monumenti di interesse storico artistico ché, si sa, l’amministratore italiano è sempre stato sensibile al valore storico artistico, come i leghisti che per salvaguardarlo vogliono eliminare via ordinanza regionale i negozi di kebab, è per il decoro suvvia.
Se la vecchietta vuole dare i suoi soldi al povero mica le viene impedito, basta che si faccia almeno 500 metri a piedi e vada a cercarselo e la sua voglia di aiutare il senzatetto di turno può trovare sfogo.
Non ce la fa perché le gambe non le reggono?
Mica è colpa del sindaco, visto che si trova in zona metta i suoi soldi nella cassetta più vicina nel raggio che le sue gambe possono percorrere, per un puro caso quella che si trova dentro la chiesa, così la sua legittima voglia di aiutare il senzatetto troverà soddisfazione e in più saprà che i suoi soldi arriveranno al senzatetto perché li amministrerà la caritas e non più il senzatetto.
Come dite? Sì lo so anch’io ma nelle loro menti (e tasche) funziona così.
Il cartello frutto di iniziativa personale del parroco di Monza è oggi ordinanza comunale, i soldi vengano dati alla chiesa e non ai poveri, a distribuirli ai poveri ci penserà la chiesa.

Quale chiesa?
La solita, che attraverso una delle prime decisioni dell’attuale papa s’è ripresa il controllo sul sito del primo francescano della storia, togliendone il controllo ai discendenti e riportandolo a roma con il plauso degli amici monsignori che vistisi restituito il feudo si poterono lasciar andare alla liberatoria definizione della pecorella riportata all’ovile con un’immagine sintetica quanto politicamente post-bellica:
“queste assurde enclave autonome sulle quali non avevo nessun potere”

Più che grate naturalmente anche le parole del cassier…custode:
“Padre Vincenzo Coli è il custode del Sacro convento di San Francesco, "la mappatura di questo territorio la conosco bene, è cresciuto il business della mendicità professionale. Alcuni pensano di stare a Rimini, se al mare in bikini è giusto, qui serve rispetto". E poi si vedono meglio i monumenti senza l'ingombro dei corpi stesi, "l'iniziativa del comune aiuta a discernere tra chi ha bisogno, e chi ci specula. Certo: andrà applicata con umanità e intelligenza".

Buttata lì?
Tutt’altro.
Sono comunicati tra eserciti.
Cosa serve per discernere tra chi ha bisogno e chi specula?
Lo dice lui stesso: umanità e intelligenza.
Chi ce l’ha?
L’intelligenza? Molti.
No, dico entrambi, umanità E intelligenza. Ah, allora solo la chiesa.
Sta a dire?
Grazie al comune per lo strumento regalato, ma l’utilizzo dello stesso sia gestito da noi.
In soldoni?
La gestione dei poveri è roba della chiesa, lo stato si occupi solo di incanalare i caritatevoli tra le sue braccia, poi si faccia da parte, grazie.



Lo scontro di territorialità portato avanti a colpi di bacini e carezze prosegue con la nuova recentissima puntata di Napoli.

Un gruppo di neGr…poveri si barrica dentro una chiesa.
Il parroco li accoglie, lo stato militarizza il sagrato e prepara l’incursione.
Le truppe sono ferme in attesa di ordini.
Da un lato della trincea i poveri sono accolti dal sacro condottiero, dall’altro i manganelli attendono ordine di invasione.
L’ordine non arriva, il territorio è zona di competenza vaticana, le truppe ricevono ordine di azione in territorio italiano e fanno partire l’azione contro chiunque vi graviti intorno.
Sono manganellate che volano tutt’intorno alla chiesa.
Il sacro condottiero ricorda che la chiesa è con i neGr…con i poveri e che li proteggerà, sono a meno di 500 metri dalla cassetta, è competenza loro.
Allo Stato chiedono di spedirglieli via ordinanza, i poveri dentro le chiese grazie e non sui gradini, ma questo non significa che possano anche pensare di avere il potere di riprenderseli.
Non scherziamo.
Lo scontro sulla attribuzione di competenza sulla vita della Englaro non è nulla in confronto.

Finché i governi fintamente laici si comportavano da fintamente laici, le territorialità erano rispettate, lo stato italiano poteva fare ciò che voleva con gli operai, i manifestanti, i senza dio, insomma i comunisti, alla chiesa i bisognosi di carità.
Le regole sono quelle delle spartizioni del bottino.
Oggi che il governo è il meno laico della storia dei governi fintamente laici, le territorialità si stanno pericolosamente sovrapponendo perché a un governo così poco laico interessa l’uso dei poveri tanto quanto alla chiesa e la chiesa ha bisogno di ristabilire i rispettivi confini.
A voi i manifestanti, meglio se comunisti, a noi i neGr…poveri.
Là dove coincidano, il diritto di prelazione è nostro per investitura evangelica.
Il povero è sempre stato strumento della chiesa, come le prostitute per i narcotrafficanti: fanno cassa, e non ci sarà favore al vaticano che farà loro cedere il controllo a governo di sorta, più o meno papista che sia.

Il governo attuale ha bisogno che questo confine gli venga spiegato.
La chiesa glie lo sta spiegando.
Ringrazia per l’ordinanza che incanala il poverello tra le materne braccia, ma il poverello è roba della chiesa, giù le mani dal poverello, se devono o non devono uscire dalla parrocchia una volta spinti dentro lo stabilisce la chiesa, non la polizia di uno stato estero.

È come la guerra tra famiglie mafiose (è un esempio) per la spartizione dei settori d’affari.
Alla famiglia Rossi armi e droga, alla famiglia Bianchi appalti e territorio.
Quando i Rossi decidono di espandersi e usano le loro armi per controllare un appalto, i Bianchi reagiscono e cominciano le faide nelle quali ci si spara anche tra fratelli.

E siamo all’inizio.
Sono tutt’altro che amici questi qua, altro che bacio dell'anello, gli stava lisciando il pelo.
Due galli in un solo pollaio non ci sono mai stati e mai come oggi è evidente quanto il pollaio sia lo stesso.
Un gallo dice all’altro: il neGr…povero lo puoi usare per ottenere voti, per ottenere soldi è roba mia.
Giù le mani dal neGr…povero.
Non scherziamo.

La guerra è solo all’inizio.
Questa nuova invasione sul mercato di affaristi interessati all’uso del povero richiede una riorganizzazione delle strategie e degli interventi delle truppe, perché i poveri quelli sono, nonostante si stia lavorando per allargare il bacino il tempo che servirà per avere un consistente incremento di unità utilizzabili è superiore a quello necessario per impiegarli nei primi importanti (urgenti) utilizzi.
E allora si riorganizzano le truppe, si dispiegano sul territorio le unità, si preparano i piani d’assalto.
L’emergenza è tale se dura poco, il ferro è caldo, gli eserciti si preparano, il sole sta per scendere e l’attacco dev’essere fulmineo e ben condotto.
I Rossi hanno dispiegato le truppe militari davanti alle chiese, i Bianchi le prime tende da campo per le truppe.

Roger, Charlie a ore sei, Kappa.