28 dicembre 2011

Benvenuta nel 1930

C'è questa pubblicità che la donna è leonessa roar, la società a lei ci tiene e le prepara i prodotti necessari per essere leonessa roar nella vita e correre nel traffico  per arrivare prima a essere leonessa con le sue necessità e le sue necessità sono fare la spesa e poi corre e il prodotto l'aiuta a correre verso il suo essere leonessa roar e i suoi bisogni e corre come leonessa roar per le vie della città verso i suoi impegni e i suoi impegni dopo aver fatto la spesa sono tenere i bambini a giocare sul divano.

C'è questa pubblicità che l'inquadratura sono due donne, vestito rosso e vestito nero, sono serie, sono modelle, ci sarà una macchina studiata per loro, un palazzo di uffici dedicato a loro, una linea d'abbigliamento pensata per loro e le loro necessità di donna leonessa con le sue necessità di correre nel traffico ma no, queste rossa e nera non corrono, il voiceover è maschio, parla con amico maschio, devono scegliere rosso o nero ma non parlano delle due donne eh eh eh copy furbissimi e enigmisticissimi che soluzioni sottilissime parlano del casinò on line, le due donne al casinò quando il gioco si fa duro dai come puoi pensare che, loro sono il premio del maschio che vince perché ha il coraggio del leone che tra rosso e nero non ha paura di rischiare perché è leone roar.

15 dicembre 2011

Apppunti per romanzo in 3 atti


I Atto: 
Ossessione

Il disturbo ossessivo-compulsivo o DOC (in inglese obsessive-compulsive disorder o OCD) viene chiamato anche sindrome ossessivo-compulsiva o SOC (in inglese obsessive-compulsive syndrome o OCS).
[...]
Tale disturbo consiste in un disordine psichiatrico che si manifesta in una gran varietà di forme, ma è principalmente caratterizzato dall'anancasmo, una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire) che tentano di neutralizzare l'ossessione.
[...]
il fatto di avere genitori o figure importanti durante l'infanzia e l'adolescenza affetti da DOC o da tratti di personalità ossessiva, influisce in modo decisivo sullo sviluppo del disturbo ossessivo-compulsivo;[...], pare che il DOC sia scatenato dall'aver avuto genitori assenti, cioè ipoprotettivi, o, soprattutto, iperprotettivi e insicuri nei confronti del mondo.



II Atto: 
Stalking: quando le attenzioni diventano persecuzione 

L'attenzione che si trasforma in ossessione. Molestie quotidiane, silenziose, difficili da individuare e arrestare. E il sospetto diventa paura, erode la libertà fino a costringersi in una prigione soffocante. Questo è lo stalking: comportamenti reiterati di sorveglianza, controllo, contatto pressante e minaccia che invadono con insistenza la vita di una persona per toglierle la quiete e l’autonomia. Gli atti persecutori sono ora un reato ben definito, punito con condanne da sei mesi a quattro anni di reclusione.

Dall'entrata in vigore della legge sullo stalking, il 25 febbraio scorso, è emerso un fenomeno dalle dimensioni allarmanti, portando alla luce centinaia di richieste di aiuto da parte delle vittime.



III Atto:  
La sentenza n. 14402/2011 - Danno esistenziale, danno morale, personalizzazione ed integrale risarcimento dei danni:

«Orbene, va anzitutto precisato che, diversamente da quanto affermato nell'impugnata sentenza, il “cosiddetto danno esistenziale” non consiste invero nella “privazione di attività non remunerative, fonti di compiacimento o benessere” bensì, come da questa Corte anche di recente ribadito, nel pregiudizio del fare aredittuale del soggetto determinante una modifica peggiorativa della personalità da cui consegue uno sconvolgimento dell'esistenza, e in particolare delle abitudini di vita, con alterazione del modo di rapportarsi con gli altri nell'ambito della comune vita di relazione, sia all'interno che all'esterno del nucleo familiare (v. Cass., Sez. Un., 11/11/2008, n. 26972; Cass., 12/6/2006, n. 13546; Cass., Sez. Un., 24/3/2006, n. 6572).

È lo sconvolgimento foriero di “scelte di vita diverse”, in altre parole, lo sconvolgimento dell'esistenza obiettivamente accertabile in, ragione dell'alterazione del modo di rapportarsi con gli altri nell'ambito della vita comune di relazione, sia all'interno che all'esterno del nucleo familiare, che, pur senza degenerare in patologie medicalmente accertabili (danno biologico), si rifletta in un'alterazione della sua personalità tale da comportare o indurlo a scelte di vita diverse ad assumere essenziale rilievo ai fini della configurabilità e ristorabilità di siffatto profilo del danno non patrimoniale (v. Cass., Sez. Un., 11 novembre 2008, n. 26972; Cass., 12/6/2006, n. 13546; Cass., Sez. Un., 24/3/2006, n. 6572).
Deve quindi adeguatamente sottolinearsi che, come le Sezioni Unite del 2008 hanno avuto modo di porre in adeguato rilievo, quando il fatto illecito come nella specie si configura (anche solo astrattamente: v. già Cass., Sez. Un., 6/12/1982, n. 6651) come reato, il danno non patrimoniale sofferto dalla persona offesa e dagli ulteriori eventuali danneggiati (nel caso di illecito plurioffensivo: v. Cass. n. 4186 del 1998; Cass., Sez. Un., n. 9556 del 2002) è risarcibile nella più ampia accezione di danno determinato dalla lesione di interessi inerenti la persona non connotati da rilevanza economica, giacché in tal caso, superato il tradizionale orientamento che limitava il risarcimento al solo danno morale soggettivo, identificato con il patema d'animo transeunte, ed affermata la risarcibilità del danno non patrimoniale nella sua più ampia accezione, anche il pregiudizio non patrimoniale consistente nel non poter fare (ma sarebbe meglio dire: nella sofferenza morale determinata dal non poter fare) è risarcibile (così Cass., 11/11/2008, n. 26972).

13 dicembre 2011

Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia

I sottopancia di RaiNews24 aggiornavano la conta dei senegalesi morti, mentre la giornalista in collegamento col cronista alla ricerca di una intelligente spiegazione buttava lì random un "regolamento di conti".

Dietro la semplice ipotesi si cela l'intero campionario di pregiudizi a seguito del quale oggi, anno di quel signore 2011, in Italia a un senegalese non conviene essere troppo sicuro di finire la giornata in piedi.
Ma erano tre neGri, quindi con -1 alla partenza e il "regolamento di conti" è la più veloce spiegazione che distribuisce colpe da entrambe le parti.
A indagini zero un giornalista dovrebbe guardarsi dal fare ipotesi, ancora di più dal farne così circostanziate da dedurre che le colpe stiano da entrambe le parti, eventualità discretamente rara nei casi di omicidio.

Ma erano tre neGri, qualcosa dovevano averlo fatto se un bianco un giorno ha pensato di puntargli una 357 magnum e finirli sul posto.
Vuoi mica ipotizzare che li abbia eliminati solo in quanto neGri, in Italia, oggi, ma dai.

Questa è l'italia di oggi, ancora l'Italia di oggi, e non era un regolamento di conti ma l'ennesimo nazista che decide di passare alla storia sparandosi in testa.

Son passate quasi due ore e la giornalista ancora non ha chiesto scusa per l'ipotesi che vedeva i neGri essersela cercata.
Dubito lo farà, del resto erano solo tre neGri, puoi dirli delinquenti mentre una 357 magnum li fa esplodere e poi passare a parlare del bosone di Higgs in un battito di ciglia senza che nessuno ti dica "Perché regolamento di conti?"

12 dicembre 2011

Olè

La domanda quindi è:
secondo l'ormai collaudato schema portato avanti per qualche anno dall'elettore berlusconiano medio, si può dire che Zagaria l'ha arrestato Monti e che per farlo ci ha messo solo 10 giorni?

Poi è chiaro che nessuno vuole il male di nessuno e non si gioisce per il dolore altrui e ok.
Ma se la prima dichiarazione del direttore di Equitalia dopo l'esplosione è stata che la gente non si rende conto di quanto loro lavorino per il bene di tutti, beh, la coda di paglia di dimensioni bibliche che appare a fondo foto diventa difficile da non vedere.

Scrivo con la frequenza di un qualsiasi blogger migrato su facebook, pur essendo tutt'ora uno dei tre italiani che non ha un account facebook.
Sono combattuto dal dilemma riuardante il salvataggio di tutto quanto prodotto su splinder prima che premano il big red button.
Di molti dei blog che scompariranno non sentirò la mancanza.
Di alcuni rileverò l'assenza.
Alcuni mi mancheranno davvero molto.
Di un paio percepisco il dramma in corso.
In ogni caso si sopravviverà tutti, ma certo è che il potere di cancellare in un istante più di dieci anni di qualche migliaio di persone, è una cosa che andrebbe vista sotto più di un punto di vista.

2 dicembre 2011

raccontare dei successi e dei fischi non parlarne mai

Avevo scritto una roba lunghissima sborinissima di successi e di vittorie e di Venezia con trattamento vips e di fotografie casuali che dicono semplicemente 1 e sorrido guardandole perché vai a sapere, ma poi alla fine non voleva dire nemmeno un decimo di quello che avrei voluto dire e quindi facciamo così, solo la foto, una canzone, il resto fidatevi che qui si stanno portando a casa cose belle e non sarà la felicità e ancora nemmeno la serenità, però il sapore tutto intorno comincia a essere più dolce e tanto mi basta.
Come l'avevo raccontata avreste pensato a dio, invece è solo un buon sapore intorno e quei due o tre successi che alla fine me li sono costruiti davvero proprio pezzo per pezzo, quanto valgano cosa siano costati, che fatica faccia non conta, è tutto ripagato.

Sempre in viaggio, ma adesso torno anche volentieri a casa.
Quella qui sotto è la laguna stasera dalla mia camera vips con vista vips e basti questo, quello che scattava ero io, il resto è il resto e appunto tale resta.