20 giugno 2009

Marchetting

“Fare affari con un dittatore è molto più facile che farli con governi eletti democraticamente, che hanno troppi comitati, troppi controlli.
Inoltre aspirano all’onestà, che è un guaio negli affari di banca.”

Michele Sindona.
Tessera n. 1612.


17 giugno 2009

Karate Chi?

Domani il Giornale titolerà a tutta pagina che Obama ha già seguito i consigli di Berlusconi su mosca.

9 giugno 2009

Pettinano bambole

Viaggiando 3 giorni su 4, ho praticamente tutte le carte viaggio disponibili sul mercato.
Al momento non è dato sapere quale, tra la Millemiglia Alitalia e la Miles&More AirOne, cannibalizzerà l'altra.
Quando faccio la domanda ai check-in, c'è chi ride e basta, chi racconta che i punti di una verranno spostati nell'altra, chi ti da una pacca sulla spalla, chi ti suggerisce di convertirli subito in qualcos'altro prima che diano la notizia ufficiale di cosa ne faranno.

Ma vabbé, dicevo, le carte viaggio.
Va detto che l'Alta Velocità ha di fatto spostato su binario un notevole numero di viaggi che prima avvenivano in auto o in aereo.
Meno di un'ora (ci mette sempre meno di quanto dichiarato) da Milano a Bologna centro centro, sono effettivamente irrinunciabili se ci vai per lavoro, così come il Milano Roma in aereo può restare monopolio quanto gli pare, tanto saranno progressivamente sempre più quelli dell'equipaggio che i passeggeri, soprattutto ora che all'equipaggio su ogni tratta si sommano i fuori servizio che viaggiano gratis (io ne ho mai meno di tre su ogni volo)

Ma vabbé, dicevo, le carte viaggio.
Non le faccio per i premi, ma per le agevolazioni.
Check in preferenziali, sale d'attesa dedicate, lo sguardo fico della tizia al check in quando vede il saldo punti e scopre che non ha davanti quello che non sa mettere il cartellino al bagaglio a mano e robe così, di classe elevatissima insomma.
Viviamo di soddisfazioni percepite, in fondo.

Ma vabbé, le carte viaggio, dicevo.
Ho fatto anche quella di Trenitalia, ora che piglio l'Alta Velocità ogni due per tre.
Per curiosità mi sono andato a guardare il catalogo premi per vedere quali mirabolanti offerte avevano affiancato ai voli gratis delle compagnie aeree.
Mi son detto "In proporzione, dovrei viaggiare gratis una volta al mese.

Esempio, Mi-Bo in Alta Velocità (37 euro), ti da 1665 punti.
A 350.000 punti, cioè dopo 210 viaggi Mi-Bo (37 euro x 210 = 7.770 euro) vinci una Barbie.
Sì vabbé ma quella Glamour, oh.

Scadono 3 volte all'anno.

La foto/quiz non la metto, mi sembra scemo, è ovvio che sono a Bologna per lavoro.
Vado a guadagnarmi uno dei capelli della Barbie.

8 giugno 2009

Analisi mass-mediologica

Fotografia alle ore 1:25:

Secondo Vespa gli exit poll che danno il PdL al 35% e il PD al 26% sono meritevoli di analisi da due ore, mentre i dati reali del 30% dei seggi, che danno il PdL al 32% e il PD al 29%, erano così meritevoli di essere discussi che per farglieli mostrare è servito che Fassino gli dicesse "Parlate da due ore su dati finti. Per quelli veri avete un giornalista al ministero, basta dargli la parola".

Così, comunque vada a me piace fotografare questo.
Perché comunque vada, questo non cambierà.

5 giugno 2009

Man on the Moo

Che taglia porti? 37!
Quanti goal hai fatto nella finale dei mondiali quando giocavi al balòn? 37!
Che numero di scarpe porti? 37!
Quanti trentini entrarono a Trento trotterellando? 37!
Quanto ce l'hai lungo? 37!
Quanto prenderanno alle elezioni? 37!
Che giorno è oggi? 37!
Le gambe delle donne!


3 giugno 2009

Dichiarazioni spontanee di voto

L'altra sera guardando l'ennesima dichiarazione di Capezzone, per una forma morbosa di outing ho sentito il bisogno di esclamare "Non riesco a credere che io a questo abbia anche dato il mio voto" (RnP)

Capezzone è quello che parla a nome di un partito che non gli compare mai accanto, che si rivolge a un partito che non gli risponde mai.
Capezzone è l'unico esponente politico italiano del panorama attuale convinto che "portavoce" di un partito composto interamente da portavoce sia una qualifica identificativa di un singolo.
L'unico capace di ostentare orgoglio nello svolgere l'incarico di Portavoce coferitogli da un leader che fonda il suo successo sull'indiscussa capacità di non aver bisogno di un portavoce ma solo di casse di risonanza.
Capezzone è quello che ti parla con la faccia di chi ti può aiutare a comprendere e il badge di chi parla a nome di uno del quale non ha capito il meccanismo di base.
Capezzone è quello che non sa che la sua attendibilità è resa vana dal suo stesso ruolo.

Capezzone mi deve un voto.
Lo votai ai tempi del progetto Rosa nel Pugno.
Non votai lui, votai il progetto.
Lui come sempre si prese voti grazie all'altro nome che gli si mette puntualmente accanto per poterlo riconoscere, Capezzone è sempre e dovunque si posizioni "Capezzone quello di Capezzone &"
Oggi è "Capezzone quello che parla a nome di Berlusconi", ieri era "Capezzone quello segato da Pannella", l'altro ieri era "Capezzone quello della Bonino".

Io non vado spesso a comizi, anzi si può dire che non ci vada mai, ma ogni tanto ci vado.
Quest'estate sono andato a sentire Fassino.
(No, 'spe... non hai capito... è lui che è venuto a parlare dove io ero in vacanza)
Dopo tre secondi mi sono pentito di non aver portato la telecamera perché per l'intera durata del comizio ho avuto in mente la frase "Questa roba farebbe esultare Striscia la notizia".
Per questo il PD non lo voterei mai nemmeno sapendo che potrebbe servire a qualcosa.

L'anno scorso sono andato a sentire una conferenza della Bonino e dopo tre secondi ho avuto voglia di alzarmi e stringerle la mano, contento di aver deciso di esser lì.
Per questo per l'ennesima volta le darò il mio voto pur sapendo che non servirà a un cazzo e pur sapendo che fu lei a presentarmi Capezzone.

Roba di ideologia pesante, insomma.

Capezzone è quello che se glielo chiedi ti dice che il coglione sono io.