26 ottobre 2010

Non hai voluto l'aggravante e quindi pedala

Prima che partano pagine e pagine sui toni da abbassare sui ve l'avevo detto sui terroristi che tornano sul morto che ci scappa e la sinistra e Di Pietro e solidarietà da Franceschini, tocca ricordare che per statistica in Italia gli appartenenti a quella parte di mondo che non fa mistero del suo non essere etero, prima o poi contro il pugno di qualche invasato appartenente all'altra parte di mondo ci sbattono la faccia e che questo fatto, da una certa parte politica, è considerato così poco violento da non meritare nemmeno l'introduzione dell'aggravante omofoba.

Ecco, fatte le premesse e verificato che non sta morendo, da questo lato del mondo ci diciamo ragionevolmente soddisfatti del fatto che per una volta quello che le ha prese appartiene con soddisfazione e convinzione a entrambe le suddette parti di mondo.

Quando un gay appartiene e difende un partito che si oppone all'aggravante dell'omofobia in un paese nel quale gli omosessuali le prendono appena si danno la mano, che prima o poi le prenda pure lui è semplicemente un momento di giustizia sociale.

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