1 dicembre 2012

Fumo

Guarda il pianeta come fosse un organismo vivente e a quel punto dotato di anticorpi.
Guarda i terremoti come una distensione di vertebre necessaria a riprendere postura, dopo hai elasticità, le alluvioni come sudorazione necessaria a ricalibrare scompensi termici, dopo hai idratazione, gli incendi come una febbre utile a depurare tossine, dopo hai fertilità, vedrai le trombe d'aria essere starunti necessari a espellere impurità, dopo hai respirazione.
Guarda la forma della tromba d'aria, o la sua evoluzione uragano, guardali nelle foto dall'alto, sono imbuti dotati di enorme potere di aspirazione ed espulsione verso l'alto, verso la bocca che si trova sempre al di là delle nuvole.
Pensa fossero nient'altro che procedure d'intervento di cui l'organismo pianeta è dotato, che a soglia di tolleranza superata si attivano automaticamente per riportare al di sotto di quella soglia l'asticella. Pensa a una città che se la vedi dal vivo pare il set di Blade Runner ma di giorno, pensala satura, pensala parte malata di un organismo che ha sensori atti ad individuare locazione e tipologia del problema, pensa a una tromba d'aria che si attiva e come spalancare le finestre in una stanza satura di polvere, si attiva proprio lì e in pochi minuti risucchia e spedisce al di sopra delle nuvole tutta quella polvere.

Poi torna alla dimensione umana e ascolta l'intervista al popolo, la smadonnante quanto ormai onnipresente intervista al popolo che ormai parla alla pari pure con i re, quello che a Blade Runner lavora, ascolta le frustrazioni di mariti di donne sterili, i lutti di padri di bambini deceduti, le separazioni di amici scomparsi.
Ieri il ministro ha provato a spiegare loro che no, che trent'anni di diossina in aria in terra e in acqua non li confermi accendendo e non li interrompi spegnendo, voleva dire che comunque vada si morirà per altri trent'anni e che quella è la migliore, delle ipotesi, ma ha capito che non era il luogo e non era il momento perché loro niente, il popolo vuole risposte alla richiesta di tornare fertili, vuole che i loro bambini possano di nuovo bere e le domande le pongono al presente e se provi a dir loro la verità, a dir loro che i bambini li salvano solo se lasciano la città prima che il posto di lavoro e che comunque nemmeno in quel caso avrebbero la certezza di salvarsi perché molti il tumore se lo incubano per decenni, loro ti fanno volteggiare davanti il dito indice perché tu capisca che a loro non la fai, loro lo sanno che tu te ne freghi della loro salute perché sei un politico e Barbaradurso ogni giorno fornisce loro gli argomenti per trasformare questa opinione in fatto.
Mi ricordano la sera in cui andammo a sentire la riunione di quartiere che affrontava il problema dell'immenso campo rom che in zona era sorto sopra un'area avvelenata dal cianuro di vecchi stabilimenti tutt'ora presente nei serbatoi interrati mai bonificati, una sera nella quale i frati comboniani accorsi a prenderne come da copione le difese chiedevano immediata bonifica del terreno perché i bambini non respirassero più cianuro e per dimostrare fermezza nella lotta persuadevano il quartiere all'appoggio del picchetto organizzato per impedire alla polizia di allontanarli da quell'area fino al giorno in cui il comune avesse ceduto; tecnicamente si chiamano "scudi umani" qualsiasi convenzione li vieta e i preti dovrebbero saperlo, pensai quella sera.
Qualcuno abbia per quegli operai un atto di pietà e dica loro la verità come va detta senza timore del dito indice, dica loro che moriranno in quanto tarantini non in quanto operai e che per questo moriranno finché saranno tarantini che l'Ilva apra o chiuda, che se decidono di restare e sacrificarsi lavorando in una acciaieria che avvia le bonifiche al prezzo di restare aperta, il premio non sarà la fertilità delle loro mogli ma l'idea di aver fatto il necessario per dare una possibilità in più alle mogli dei loro pronipoti, quelli che ne avranno, che ogni passo fatto oggi richiederà tre generazioni per cominciare a mostrare i suoi perché, a questa e alla prossima si presenterà vestito di innegabile inutilità ma lo stesso non si dovrà cedere e perché questo avvenga bisogna dirglielo subito e dirglielo chiaro che moriranno circondati anche da una enorme e incontrollabile sensazione che non sia servito a nulla, perché ci arrivino preparati e non ne restino sopraffatti e quindi pronti ad atti di vendetta e riscatto,  magari persino su quelle mogli la cui fertilità oggi si dicono pronti a difendere con la vita ma vai a sapere in assenza di, una ogni due giorni mica le ammazza la noia, le ammazza la funzione non rispettata e l'assenza di progettualità.

Mentre voli così alto la camera che hai in testa e che segue i tuoi pensieri seguendo quella reale o viceversa, come sempre più spesso ti capita, stacca su Renzi e improvviso percepisci tutto molto più piccolo, capisci perché un ministro che ti dice la verità non lo vedi ringraziato ma aggredito, pensi alle procedure che vedi cicliche e senti avanzare in te una idea di rottura della quale fino a quel momento non avevi percepito la nascita, chiamala rottamazione dei tuoi paletti, vedi le primarie dalle quali onestamente ti sei astenuto e le prossime politiche alle quali coerentemente ti presenterai e pensi che se quel circo che ama chiamarsi PD riesce a respingere l'attacco più potente che (sua) storia recente ricordi, imponente al punto da far(gli) probabilmente rimpiangere i tempi in cui l'insidia più ostica ebbe le forme di D'Alema e del suo tombale quanto riassuntivo "Il PD è un'amalgama mail riuscita", se in sostanza il PD e il suo segretario riescono davvero a respingere l'attacco di Renzi nonostante la Pearl Arbour ormai avvenuta, allora significa che contro ogni mia convinzione quel partito è davvero strutturato e quel segretario è davvero ben più solido di quanto le metafore su zebre e uccelli facciano percepire e per questo alle politiche sarei addirittura tentato dal farglielo sapere votandolo nonostante abbia sempre dichiarato che nemmeno sotto torura avrei mai votato il PD.
Ma Renzi no, anche le torture hanno un limite sopra il quale si cede.

E se si immagina che ogni volta che pronuncio la parola PD la mia camera mentale stacca su Fioroni e la Turco e lo stesso non sono più in grado di garantire che riuscirò a resistere, è facile capire quale sia la mia idea di Renzi come passato, come presente, e soprattutto come funestissimo futuro di un paese basato sulla metamorfosi che prende l'aifòn, già discriminante quando obiettivo, e lo trasforma in presupposto per dirsi popolo.
Ci credo che la sua ricetta è dare più soldi alla classe media, il suo orizzonte parte da lì, sotto non c'è altro e vaglielo a spiegare nei pochi caratteri di un tweet, unica forma di comunicazione istituzionale che il futuro ci riserverà, che la definizione "media" presuppone una più alta ma anche una più bassa numericamente tra l'altro sempre più consistente soprattutto, paradossi solo italiani, nel suo elettorato.
Non avrei mai immaginato che un giorno avrei davvero pensato di qualcuno "meglio la Turco", ma Renzi sta portando i miei confini di avversione a frontiere inesplorate persino per me.

Renzi e Grillo avrebbero avuto bisogno di almeno due generazioni di distacco tra loro per essere non dico disinnescati ma quantomeno arginati in maniera agevole, figurati come è messo un paese capace di generarli entrambi nella stessa stagione e di offrire a entrambi contemporanee probabilità di egemonia culturale senza doverne togliere porzioni a uno o all'altro perché quella contemporaneità possa farsi possibile.
Starò diventando conservatore, vai a sapere, sarà la crisi dei quaranta, che cazzo ne so, ma in questo momento il Bersani della pompa di benzina mi sembra un'immagine così rassicurante che non riesco a respingerla nemmeno quando la mia camera mentale me lo inquadra con dietro Rutelli che fa le corna come Paolini.


7 commenti:

  1. Lulalù05:54

    Sintetica come un tweet mi limito ad augurarti che questa scelta a lungo termine non si riveli una colossale sconfitta a tutto campo in caso di vittoria alle prossime elezioni

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  2. Come avrai notato, e come Dionysus ti potrà confermare, i miei tempi di risposta seguono fedelmente i miei tempi mentali che a loro volta si palesano nei tempi di aggiornamento blog chee quindi ha le tempistiche di interazione che una volta caratterizzavano gli scambi epistolari tra persone che si scrivevano da continenti diversi con posta aerea (mentre lo scrivo mi viene in mente fotografica la consistenza velina della carta per posta aerea e le buste con i bordi a fascia colorata e mi pare di aver vissuto due secoli fa...).
    Questo per scusarmi per l'assenza di risposte ai commenti precedenti sia con te che con lui, che caparbiamente (e con mio piacere) continuate a regalarmi lunghi contributi pur consapevoli che con le mie tempistiche difficilmente si possono tradurre in confronti.
    Spero che questo aspetto anomalo, in un web dove ci si danna per tenere soddisfatto ogni singolo lettore come avesse peso bancario, mi venga perdonato come una caratteristica che in fondo rende questa pagina quella che è: una pagina che ha quasi lo stesso valore sia per me che la scrivo che per voi che la leggete e cioè una pagina sulla quale a prescindere da quanto io offra in cambio, vi fa da cassetto per pensieri che altrove spariglierebbero per lunghezza, magari per posizione, certamente per disturbo alla prassi comune che ormai vede i commenti più lunghi di due righe essere considerati al confine della molestia.
    Tutto questo per dire che mi fa piacere sapervi sempre qui nonostante il mio essere tutto tranne che lo stereotipo del bravo padrone di blog attento (ma guardandomi intorno forse sarebbe più corretto dire "preoccupato") alla fidelizzazione.
    Tenete duro, insomma, l'anomalia di questo avamposto è tale anche grazie a voi.

    Detto questo, alla fine quindi dopo aver citofonato al tuo responsabile di seggio ed evidentemente averlo trovato, hai concluso questa faticosa trafila votando Renzi?
    :)

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  3. Premesso che è da quando è caduto il governo che non seguo più né un tg né un programma di approfondimento o cazzeggio politico (e, francamente, non ne sento la minima mancanza: anzi, mi fa persino incazzare dover subire i titoli del Tg1 sparati a tutto volume dal vicino, lo stesso che una mezz'oretta dopo puntualmente mi allieta con la sigla di "Un posto al sole": tout se tient), e che ovviamente non mi sono manco lontanamente interessato di 'ste primarie (la cui sola idea mi suona ridicola ed enfatica come ogni degna americanata: pallosissima fuffa democratica), per come ho inquadrato i due personaggi l'unica riflessione che ho fatto è stata "Se vince Renzi, che è - non "è come": è, e basta - Berlusconi con solo 40 anni e 40 miliardi in meno e 40mila capelli in più, Berlusconi (senior) perde definitivamente ogni funzione e diventa in un istante passato remoto; se vince Bersani, invece, può ancora sperare di avere un ruolo: quindi la simpatia - pur con tutte le riserve del caso, soprattutto per le minchiate giovaniliste - va a Renz(uscon)i, il voto virtuale strategicamente a Bersani".
    Notizia del giorno: il meteorite fatale è stato schivato, il berluscosaurus rex (o dux, volendo) è ancora vivo. E, dato il momento, è già qualcosa (per quanto non sia certo una bella cosa, mi pare un semplice fatto che, tolto lui, ogni possibile destra di governo - vice-cancelliere Herr Monti a parte, che però è di fatto un Prodi di centrodestra, e in quanto tale si può reggere solo su coalizioni forzose, innaturali e informi - semplicemente NON ESISTE: Alfano al massimo è l'Angel(in)o della morte, suvvia).

    Ah: figurati, pure io ho sulla coscienza almeno una risposta promessa e rinviata sine die, se ricordi. E poi per carattere ho sempre preferito posti poco frequentati e silenziosi, dove si riesca a anzitutto a riordinare i propri pensieri, e poi a scoprire quelli di quei pochi le cui parole, oltre che udite, meritino d'essere ascoltate.

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  4. Anonimo08:59

    c'è anche chi passa da qui ogni giorno anche se quasi mai commenta...

    Bei tempi quando alle discussioni partecipava anche il generale.

    saluti

    Al

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    1. Ma ciao Alfonso!
      Lo so, lo so, i silenziosi come te sono una colonna portante, di questo posto.
      Contassi gli anni che sono passati dalla prima volta che sei passato di qui ...ogni giorno..., siamo al confine con il 10.
      Pare incredibile, a volte.

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  5. lisa09:34

    secondo me, è la crisi dei 40.
    :DD

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