18 luglio 2015

Potremmo parlare del tempo

Del tempo che perdo dietro pensieri che nemmeno nella migliore delle ipotesi mi possono portare qualcosa che gliene faccia meritare anche un decimo.
Del tempo che dedico a rifare nella mente le scene che cinque minuti prima sarebbero dovute andare diversamente.
Del tempo che devo trovare per integrare il business plan che quei santi dei futuri soci mi hanno messo giù per quel sogno là di Londra con tutte le voci che si sono dimenticati di mettere, per esempio quel mio sogno di noi quattro.
Del tempo che ci ho messo per venirti a trovare in agenzia e trovarci una nuova arrivata della quale ci ho messo dodici secondi a innamorarmi, tre a cercare di non farlo, uno ad accettare la realtà: l'amo, assolutamente l'amo, come potrei non amare una femmina così.
Del tempo che passo cercando di ricordarmi come si chiama e ogni ipotesi finisce su "Meraviglia" ma non credo sia quello però potrebbe anche essere.
Del tempo che è passato dall'ultima volta che ho litigato inutilmente.
Del tempo che ci restava in due palmi di mano quando riuscivamo a fermarlo.
Del tempo abbracciati pensando "Chiedimi se mi va di salire" mentre tu pensavi "Chiedimi se mi va se sali" e slegare l'abbraccio chiedendoci se ci rivedremo presto e io pensare Sì, tu pensare Certo.
Del tempo che può andare indietro se si è di nuovo fratelli.
Del tempo speso a guardarti la gamba sfuggita allo spacco.
Del tempo rubato dalle persone sbagliate.
Del tempo che ci ho messo a vincere quel sorriso disegnandoti un cuore sul blocknotes in riunione.
Del tempo che mio padre passa con me ogni giorno.
Del tempo che ci hai messo a percorrere quei quattro metri quando mi hai visto inatteso.
Del tempo che si sospende quando non dovresti pensare a me, ma lo fai, lo so che lo fai, il tempo si sospende anche qui ogni volta e sei tu, lo so che sei tu.


4 commenti:

  1. Anonimo11:18

    Del tempo che si passa a cercare di scrivere un post che non parli di te (chi cazzarola è 'sta "te", poi), e invece...

    - Oh, finalmente sei tornato a scrivere qualcosina.
    - Oh, i business plan (cuoricino)
    - Daje, Londra. Però scrivi.

    Quella dei citofoni e della felicità ecc.

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    Risposte
    1. Io ci provo ogni volta, ma non è colpa mia se da qualsiasi finestra mi affacci finisca col vedere lei sotto che mi dice "Salgo?"
      Si apprezzi l'impegno!
      "Lei chi" dici tu.
      Ah beh, quello è il bello, secondo te può essere una sola?

      - E' che vorrei scrivere cose ma poi la metà sono ancora troppo vaghe per farne racconto
      - Ecco dammi una mano tu allora, ché se le scartoffie fossero roba per me l'avrei aperta dieci anni fa e a quest'ora sarebbe una multinazionale!
      - Quando scriverò da là ti voglio in prima fila insieme ai miei 4 affezionati a farmi la ola.

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  2. Anonimo18:23

    ciao Bruno

    Al ed il Generale

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