5 dicembre 2004

Nei pensieri

Mario certe notti sognava Mario Senior.
Quella notte infatti Mario l’aveva sognato.
In realtà non aveva sognato lui, ma solo una casa in un bosco tutta di legno che lui sapeva che era di Mario Senior anche se non sapeva perché.
Quando Mario sognava Mario Senior non si svegliava triste, ma si svegliava felice, perché aveva incontrato Mario Senior.
In fondo, pensava Mario, l’aveva visto così poco che una volta in più era una cosa bella, non brutta.

Mario Senior aveva insegnato a Mario che certe volte quando si è lontani basta il pensiero e allora Mario aveva imparato a fare i pensieri.
“Mario Senior” per esempio era un pensiero.
“Mària” era un pensiero.
Mario stesso era un pensiero.
Tutti pensieri.
Mario era cresciuto facendo i pensieri.

Quando erano lunghi, da piccolo, li scriveva e prendeva i bei voti, anche una medaglia una volta.
Perché per Mario i pensieri erano davvero e allora quando gli dicevano “Scrivi un pensiero” lui scriveva le cose vere e tutti dicevano “Eh…che belli i pensieri” e lui pensava “Sono veri”.
Mario tutte le cose belle le aveva sempre avute tutte nei pensieri e quando gli chiedevano “Dov’è papà?” lui diceva “Nei pensieri” e tutti dicevano “Mi dispiace” e lui pensava “Perché?”.
Come quando lui diceva che nei suoi pensieri era felice e tutti gli dicevano “Non devi sognare” e lui pensava “Perché?”
Come quando lui diceva che nei pensieri Mària era bellissima.
Come quando lui diceva che nei pensieri Mario Bros guariva e stava bene.
E tutti pensavano che era sbagliato avere il mondo bello nei pensieri e Mario non riusciva a far capire che lui nei pensieri ci era cresciuto e che non era finto per questo, perché era vero per questo.
Come quando aveva Mario Senior nei pensieri.
Tutti non capivano Mario e Mario non capiva tutti.
E tutti per far capire a Mario che sbagliava gli dicevano “Perché nei pensieri ci sono i sogni” e lui pensava che era per quello che non sbagliava.
E infatti certe notti Mario sognava Mario Senior ed era contento perché era come quando lo andava a prendere per portarlo in giro sulla moto.
Quella volta Mario l’aveva sognato un giorno che era sabato.
Perché Mario era abituato così, a vederlo il sabato.
E continuava a vederlo il sabato.
Mario quando vedeva una cosa bella la metteva subito nei suoi pensieri e la faceva diventare bellissima, così ogni volta che l’avrebbe pensata sarebbe stato felice perché era una cosa bellissima.
Mario aveva messo la sua casa nei suoi pensieri e l’aveva fatta diventare bellissima.
E anche se non era vero alla fine la sua casa la vedeva bellissima.
E quindi era bellissima.
Mario aveva messo la sua famiglia nei suoi pensieri e l’aveva fatta diventare bellissima e alla fine era diventata bellissima.
E quindi era bellissima.
Mario aveva messo Mària nei pensieri e l’aveva fatta diventare bellissima e alla fine Mario la vedeva bellissima.
E quindi era bellissima.
Mario lo sapeva che non sbagliava.
Lo sapeva nei suoi pensieri.
Dove Mario Bros guariva, dove lui incontrava Mària, dove Mario Senior andava a trovarlo il sabato.
Come stanotte.
Che Mario si è svegliato bene.
Quindi non sbagliava.
Tutti gli altri si.

Mario pensava che chi divideva i pensieri dalle cose vere era sfortunato.
E che era per quello che tutti i giorni erano sempre arrabbiati.
Mario non era mai arrabbiato.
Nei pensieri lui era felice e per lui i pensieri erano le cose vere.
E quindi era felice.
Mario no, non sbagliava.
Anche se tutti cercavano di dirgli che sbagliava.
Forse erano invidiosi, perché Mario era l’Imperatore delle Galassie.

a Mario,
cresciuto su un trono.
che quando veniva toccato, si muoveva da solo.
e che per questo era magico davvero.
e che per questo, lui era felice.
davvero.

29 commenti:

  1. utente anonimo20:23

    un bacio per questo post, per tutti gli altri e per te!
    che tu davvero c'hai la magia negli occhi, e si vede...!
    ciao
    una pagina scritta su un moleskine

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  2. e che regala stelle.

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  3. "e la vita reale era abdicata.
    Splendidissima regnava la vita immaginata"



    uno dei versi della lamarque che amo di più (l' ho anche messo come titolo ad un post abbozzato poco tempo fa e per ora rimasto in anticamera, come spesso mi succede)

    C'è un rischio in tutto questo, da qualche parte.
    Ma non se può fare a meno.
    sai già più o meno come la penso sui sogni , sulle illusioni, sulla capacità di edificare castelli in aria.
    Penso che la realtà per essere migliorata abbia prima necessità di essere immaginata.
    ma certo è facile che la vita immaginata si prenda tutto lo spazio, o impedisca di vedere la bellezza reale delle cose che ci stanno intorno, o di capirne lucidamente la bruttezza senza infingimenti e sapervi reagire.

    Bisognerebbe trovare il modo per tenere insieme i due mondi paralleli, farli interagire.


    Mica facile.

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  4. X "Una pagina...":

    ...e un pacchetto di sigarette?...

    anche la tua magià si vede negli occhi.
    anche se tu non ci credi e invece credici.

    X Corpo12:

    ...e che le vuole in cambio.

    X Su:

    Abdicare... regnare...
    ...io che parlo di trono...

    è lo stesso argomento, in fondo, no?

    No, è vero, non è facile.
    Però in realtà è meno difficile di quanto sembri.

    Rischia di prendersi tutto il tempo se ciò che si vede bellissimo è inventato per nascondere un reale brutto.

    Io mica invento.

    Vedo solo bellissimo ciò che ho intorno nella realtà.

    C'è.

    Non sono mondi diversi.
    Non vivo uno dei due per non vivere l'altro.

    Prendo quello vero e lo trasformo in immaginario.

    Li tengo insieme, così.
    Non li separo mai.

    E' quello vero che io vedo bellissimo, non quello immaginario.

    Il rischio?
    Che un giorno scopra che sbagliavo.

    Ma magari non capiterà mai.
    E anche se capitasse, quel giorno ci arriverò comunque con anni e anni di contentezza sulle spalle, e per questo, avrò incamerato le energie sufficienti per combattere.

    Chi vive continuamente nel realismo delle vie di mezzo certo non rischia grosse delusioni future.

    Ma metti il caso che quelle delusioni non sarebbero comunque mai arrivate...
    non starebbero buttando via inutilmente anni felici per prepararsi a disillusioni inventate?

    è davvero meglio quella strada?

    anni e anni di "stai attento" per un pericolo che magari non sarebbe mai arrivato?

    naaaaa...

    quando arriverà la disillusione ci penseremo, ok?

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  5. "Quello che è vero nella nostra mente, diventa inspiegabilmente vero nella realtà"...
    ("al di là dei sogni" universal)
    Anche io ci credo...
    Anche io non capisco i grandi e i grandi non capiscono me!...
    Un bacio grande grande...
    Cosi siamo felici in due, e questo diventa un pensiero bello, cosi è bello davvero!
    LiLa

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  6. sai quante volte l'hanno detto a me.. che sognare fa male?
    che quando ti svegli la realtà è dura..

    io ho sempre pensato fosse invidia la loro.. che per me sognare è bellissimo.. che sogno e realtà diventano una cosa sola.. quando vuoi vivere bene..

    e io vivo bene.. che la vita è fatta di sogni.. ed è bella..
    senza imbronciarsi..

    ciao broo..

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  7. utente anonimo12:00

    ...ma come si fa a scindere le due cose?E soprattutto a pensare che siano due?
    Per farlo dovremmo uscire da noi stessi e guardarci vivere, pensarci dal di fuori.
    E' davvero possibile?
    No, dico sul serio, davvero.
    Sarebbe terribile. E' terribile, forse.
    Ancor più che nutrire la convinzione di sognare per vedere se poi ne valeva la pena.

    (Certo che ne valeva la pena.)

    A me questa sembra la vera contraddizione : dividere quello che diciamo "pensare" e quello che è "reale".

    lisa

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  8. utente anonimo16:34

    Chissà a tal proposito cosa ne pensa Marzullo...
    Scherzo ovviamente.
    adesso che ti conosco giusto un pochino penso di poter dire che quello che tu dici di sognare è effettivamente da te "vissuto" perchè tu oltre che il tuo di bene vuoi davvero il bene delle persone di cui parli e quindi diventi capace di trasformare in positivo anche la sofferenza.
    Forse non sono stato tanto chiaro o forse non lo sono stato per niente, sono convinto,però, che tu hai capito cosa voglio dire.
    P.S. = Sono davvero belle le foto che ti ritraggono da piccolo è troppo chiedere di sapere chi le le ha scattate?
    Un abbraccio
    al7

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  9. X Lila:

    I grandi...
    ma noi siamo I GRANDI!

    non sono i grandi che non capiscono.

    sono "gli altri".

    Una cosa è bella davvero.
    che tu i baci non li davi, una volta.

    e ora, invece, li dai
    ...grandi grandi!!!

    X Frà:

    "quando ti svegli..." lo dice chi pensa che si sogni solo quando si dorme.

    è che non capiscono proprio di cosa stai parlando.

    è un'altra cosa quella che dicono loro.

    per quello gli sfugge come si possa fare.

    X Lisa:

    Io a guardarmi dal di fuori ogni tanto ci provo.
    Però ogni volta mi dico

    "Ammazzate che figo! Porca miseria che uomo! Caspita che classe! Accidenti che spettacolo!"

    :)

    ma poi mi ricordo di non essere poi così tanto obbiettivo (con una B sola è "raggiungere un...", lo dico per chi avesse avuto voglia di correggere) e allora per capire chiedo agli altri.

    e in genere mi rispondono

    "Ammazzate che figo! Porca miseria che uomo! Caspita che classe! Accidenti che spettacolo!"

    e quindi dico
    "Allora è vero"

    e poi è un casino,
    perchè ci credo.

    X Al7:

    Eh si.
    Non per altro, è che le persone di cui parlo sono quelle la cui sofferenza in questo momento è l'unica della mia vita.

    Non è altruismo, il mio.
    E' che se loro stessero bene, fossero felici, nella mia vita (della quale loro sono parte integrante) non ci sarebbe traccia di sofferenza.

    Lo faccio per me.
    Perchè io di mio sarei anche felice.
    Quindi vorrei che quelle piccole macchie non ci fossero più.
    Perchè io lo so come si sta quando si sta bene.
    Sono loro che non riescono a saperlo.
    Ed è un peccato, perchè si sta bene.
    E sarebbe bello se lo sapessero anche loro.

    Non so, forse l'ho detta male, ma è una forma di amore, questa.

    Nei loro confronti, senza dimenticare me.

    Le foto?

    MMmmm.... chissà.

    Se devo andare per ragionamento posso dire che quelle dei primi tre anni potrebbero averle scattate sia mia mamma che mio papà.

    In questa per esempio potrei averli avuti entrambi davanti in quel momento.

    E il sorriso che ho, del resto, me lo fa pensare con una certa sicurezza.

    Dai tre anni in poi, può averle scattate solo mia mamma.

    E se sorrido anche in quelle, nello stesso modo, è perchè ha dovuto diventare splendida il doppio.

    Riuscendoci.

    Marzullo ci andrebbe a nozze con uno come me.

    ;)

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  10. nel caso volessi sposarti con marzullo.. fammelo sapere.. evito di venire a milano..

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  11. io se guardo le foto di quando ero piccola difficilmente ne trovo una in cui rido..

    è adesso che ho imparato a star bene.. ma bene davvero..
    è adesso che ho imparato a sognare..

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  12. Beh... potresti sempre correre per esserci alla domanda

    "Se qualcuno conosce un motivo... lo dica adesso o taccia per sempre"

    Io invece ho da sempre quello sguardo lì.
    Sarà per quello che da grande sono diventato fotomodello.

    :)

    visto?
    anche quando scrivo.

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  13. si.. ma con l'orientamento che ho.. vado a interrompere il matrimonio di qualcun'altro..

    io è meglio che non rida nelle foto.. che poi sembro un gufo..

    che dal vivo son molto meglio..
    guarda.. se non son venuta a milano è perchè se mi guardi negli occhi poi non te ne vuoi più andare.. :P

    preparati che un giorno di questi la frà ti chiama..

    ah.. fotomodello delle mie brame.. se hai così tante foto.. com'è che non se n'è mai vista una tua da ste parti? una da grande dico..

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  14. come no?
    te la sei persa???

    ce n'è una sola.
    la migliore!

    ho fatto come fanno tutti quelli che mettono la foto sul blog.

    mi sono messo lì... le ho guardate tutte... e ho scelto la migliore, quella che tutte le donne poi avrebbero detto "Madonna che figo!"

    sai...quelle foto là... quelle fatte in studio da un fotografo... quelle che tutti mettono per far vedere che sono bellissimi.

    ho scelto quella.

    te la sei persa, quindi...

    ecco perchè vuoi venire a Milano!!!!

    :)

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  15. ecco.. adesso mi dici dov'è..
    uffa..
    ti pare che me la perda?

    io comunque faccio defecare anche dal fotografo.. se uno non vien bene.. non c'è micca poi molto da fare..
    ciò non toglie che la frà sia una gran gnocca.. poi vuoi mettere le emiliane? hanno uel non so che..

    okokok.. la smetto..
    dimmi dov'è la foto..

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  16. parliamo dello stesso argomento, certo...
    e ti ricordo che uno dei miei motti è : meglio perennemente illusi che completamente disillusi.
    ma è un discorso che va approfondito ... ;-)

    p.s :ieri sera mi ero dimenticata, ma è la prima cosa che ho pensato guardando la foto : lo sguardo è proprio quello lì, identico. Nelle altre foto che avevi pubblicato non si notava

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  17. X Frà:

    Già la notizia della tua voglia di prendere un treno ti aveva fatto vincere un certo tipo di preferenze.

    Ma ora con "quel non so chè delle Emiliane" ... tesoro mio... hai praticamente distrutto la concorrenza!

    :)

    poi in privato sono più serio... lo sai.

    però questa non potevo lasciarla passare così.

    del resto, mntre la scrivevi, lo sapevi benissimo.

    ;)


    X Su:

    Approfondiamo.
    Non è che per caso hai origini emiliane anche tu?

    :)

    No, non è che sia fondamentale, eh!
    Ma nel caso ti dico quel'è il mio, di motto!

    AH!AH!AH!

    vanno beissimo naturalmente anche origini eventualmente romagnole.

    ;)

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  18. niente di più lontano. Milanese pura. con qualche goccia del gelido nord -est, sorry.

    comunque mi riferivo alla tua risposta di ieri, non ai commenti che mi precedevano...

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  19. Lo so che ti riferivi a quella.

    Mi sono perso un "a capo" dopo approfondiamo, che ti avrebbe fatto capire che era riferito proprio a quello.

    Il resto era un simpaticissimo gioco!
    non ti sei divertita?

    saranno le gocce di gelido nord-est!

    però... ora che ci penso...

    Veneta???

    :)))))))))))))))))))))))))))))))

    VA BENISSIMO LO STESSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  20. ah, già, dimenticavo che tu mi prendi sempre sul serio

    quindi :-D

    comunque sì, friulano-veneta.
    per cui se avessi mai intenzione di farmi ubriacare, sappi che reggo bene l'alcool, ci allenano fin da piccole :-D

    O.T. ORA DEVO USCIRE! è dalle tre che devo uscire, basta farmi perdere tempo con questi commenti-chat. Noi del nord-nordest sappiamo che il tempo è denaro. lazzarone!

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  21. Ubriacare?

    no no...
    ti voglio lucida.

    Io non ho mica bisogno di quei trucchetti là.

    Preferisco che il giorno dopo, tu, la frase "Cosa ho fatto" la concluda con un punto esclamativo, non interrogativo.

    e, soprattutto, con il sorriso di chi se lo ricorda bene.

    :)

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  22. utente anonimo20:43

    non é possibile.. sto qui ci prova con tutte.. che siano emiliane, romagnole, venete o milanesi..

    la mia anima emilina si sente stra ferita!

    ah.. broo.. desso che non capisci male (...) sappi che sabato prendo il treno.. anzi.. "prenderò quel treno dei pensieri per venirti più vicino"...
    no dico.. non hai scuse sta volta! e non mi partire per non so dove.. che da ché ci sono, milano o alessandria non mi cambia!
    tsé..

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  23. utente anonimo20:44

    il commento é mio... della frà.. ma tanto te oltre che bellissimo sei anche perspicacissimo (si dirà così?)

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  24. Eh... sabato ti parto di nuovo, si.

    Sono via per lavoro che il mondo mi desidera continuamente.

    ne sai qualcosa, no?

    però puoi fare settimana prossima.

    Vale sempre che io dormo a sinistra.

    Come, naturalmente, vale sempre che nel caso io sto sotto.

    Se poi la tua anima emiliana si sentirà ancora ferita, vabbè... vedremo che si può fare.

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  25. tu lo sai che ti amo, vero?

    o pensi che il tempo passato sia servito a placarmi?

    bentornata.

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