2 maggio 2005

Laura

Mi rendo conto di non essere più un ragazzino, quando durante le cene con gli amici, la padrona di casa si allontana per mettere a letto i bambini.
Ci ho pensato.
Quella situazione l’ho sempre attribuita agli amici dei miei genitori, ai grandi.
E noi a tavola tutti intenti a pianificare idee, strutturare progetti, raccontare versioni, esternare dubbi, sviscerare perplessità, liberare nodi, dividere lasagne, sorseggiare barolo, disegnare piani, leggere appunti, discutere varianti.

Un bambino, intanto, seduto a tavola ci guardava ridendo sotto i baffi.
Chissà cosa stava pensando di noi.
Una bambina, intanto, con la sedia spostata indietro, in silenzio leggeva un libro di fiabe come se fosse da sola nella stanza.
Chissà che principessa si stava raccontando.
Non parlavano, non facevano capricci, non pretendevano attenzione, non chiedevano di giocare, non volevano li si guardasse.
Era una casa nuova, con gli scatoloni ancora da svuotare.
Non c’era la televisione e il dentifricio era ancora nascosto negli scatoloni.
La bambina, allontanatasi per prepararsi per andare a dormire, è tornata per chiedere dov’era il dentifricio.
In qualsiasi altra casa, qualsiasi altra bambina, tra le due cose avrebbe chiesto la televisione.
Eravamo tutti così belli, da piccoli?
E se si, quand’è che abbiamo cominciato ad aver bisogno che ci si guardasse, per sentirci bene come si sentivano quei due bambini?

Non se ne abbiano a male gli altri commensali, né la padrona di casa, ma io di questa sera ho negli occhi quei bambini.

40 commenti:

  1. Non ero bella, da bambina. Forse per questo sono un'insicura. ;P

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  2. ora sei grande.
    è l'ora dell'abbraccio promesso.



    come richiesto.
    quando la schiena è nuda, l'abbraccio è da brividi.

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  3. no, no, broono. non eravamo così belli. e nemmeno così autonomi.
    ne ho discusso ieri, andando a pranzo da amici, in un contesto in cui c'erano bambini dal 18 mesi ai 6 anni.
    è che i genitori di oggi sono profondamente diversi. come se tra i dieci comandamenti e i precetti di tutte le religioni, accanto all' onora il padre e la madre fosse stato aggiunto un onora il bambino dentro e fuori di te .
    e questo ha fatto la differenza.

    buon lunedì

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  4. Da bambina mia mamma mi faceva i codini che sparavano in alto; adoravo la torta fragole e panna e giocavo sotto il tavolo.Quando arrivava gente ascoltavo tutto.
    Non ho mai cercato la tv:molto meglio la fiaba dei 7 capretti!
    E adesso che ci penso bene, a parte i codini che non ho più e che adesso non ci vado sotto il tavolo ma spesso ci sto seduta sopra...nonostante questo, non mi sento tanto tanto diversa da allora..e mi dico:"meno male!"
    Ciao Broo!

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  5. utente anonimo12:56

    Da piccola ero tutto fuorchè una bambina comune....
    Ora che sono grande, sono tutto fuorchè una persona grande comune!....
    Forse allora ero grande ed ora sono piccola!...
    Non l'ho ancora capito.....
    Leccarsi le dita dopo aver mangiato le patatine, non è per farsi notare........è perchè "non si puo non farlo"!
    LiLa...
    P.s.: noi due....quando?

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  6. ti dirò una cosa che ti farà piacere, lo so.
    quando ti leggo qualcosa inizia a macinare dentro, e mi accorgo che, dopo poche ore o pochissimi giorni vado dritta filata sullo stesso tema.
    che ovviamente per me prende pieghe diverse. ma so che spesso l'origine è qua.
    come se toccassi delle corde nascoste.
    che non è un semplice fatto di commozione o apprezzamento.
    a volte sono solo due parole sistemate in un ordine per me inconsueto.
    ma hanno il potere di spostare qualche piccola cosa nei miei schemi, produrre un minuscolo varco dal quale, dopo poco, spunta un fiore. :-)

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  7. X Flounder:

    non ho detto nulla sulla mamma, in effetti.
    Avrei dovuto dire che non l'ho vista una sola volta, in tutta la sera nemmeno una, rivolgersi in maniera dura a nessuno dei due, che quando la bambina non ha finito le lasagne perchè "un po' bruciate" non l'ha costretta a finirle come avrebbero fatto tutti, che quando le ha detto "Ora vai a prepararti per andare a letto" glie l'ha detto accarezzandola, che quando l'ha colpita per sbaglio muovendosi con le teglie, la bambina non ha battuto ciglio, e mille altri piccoli gesti che era da tempo che non vedevo fare ad una mamma verso i propri bambini.

    io non lo so descrivere proprio bene quello che ho visto ieri, però posso dire che spero un giorno di riuscirci anch'io perchè quei due bambini stanno bene e non è una facciata creata per gli ospiti, perchè tutti i gesti che lo dimostravano erano fatti in silenzio, in sordina, discretamente nascosti agli altri, e se io ho avuto modo di notarli non è perchè erano evidenti o perchè sono più bravo, ma perchè mi avevano colpito così tanto che finchè sono stati a tavola non ho fatto altro che guardare loro di nascosto, ammirato, in attesa proprio di quei piccoli gesti che stupivano.

    dentro quella cucina, ieri sera, c'era quella cosa che sembra così tanto difficile da avere, c'era serenità, e io la mamma la conosco, e lo immagino che non dev'essere facile e se ci è riuscita c'è da levarsi il cappello e chiederle di raccontare il segreto a tutto il mondo.
    che è poi, forse, quel segreto che hai detto tu.

    X Nicole:

    "meno male", si

    fa strano, in effetti, ma ci sono cose che sembrano trasgressive, dopo un po' che "cresci".

    Ci pensavo l'altro giorno quando senza pensarci anch'io mi sono seduto sopra il tavolo.

    non so, è che sono cose che in teoria "Non si dovrebbero fare" a 32 anni, però anch'io, in effetti, dico meno male.

    X Lila:

    non ti ho conosciuta quando eri una bambina, però mentre leggevo ho pensato che si, devi esser stata davvero così, perchè oggi sei davvero così come dici.

    giuro sei riuscita a mettere in due righe esattamente quello che si vede quando ti si sta accanto.

    noi due ...quando...?
    potessi scegliere, sempre.

    X Flounder:

    senza parole.
    di sasso, e senza parole.

    grazie.

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  8. non è una cosa da dover ringraziare.
    volevo che evitassi proprio questo.
    è una cosa e basta. succede. punto.

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  9. ognuno ha i suoi canoni.

    per me è una cosa per la quale ringraziare e basta, succede, punto.

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  10. Una volta un bambino mi ha detto: "Voglio fare delle cose felici assieme a te"
    A tutt'oggi è la migliore definizione dell'amore che ho avuto.
    Ed è quello che si cerca, si cerca di fare. *

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  11. ma poi, mentre mi preparavo poco fà pensavo a questa cosa del grazie.

    ma com'è che la gente non accetta più i grazie?

    ogni volta è tutta una gara di "Non devi dire grazie, non l'ho fatto per sentirmi dire grazie, non mi interessa sentirmi dire grazie, non facico le cose perchè mi si dica grazie..." eh che è???!!!

    non si può più ringraziare nessuno perchè immediatamente ormai si vede questo qualcuno BAM!! chiudersi "NON L'HO FATTO PER QUELLO!"

    eeehhhh... ma che è?

    magari io ti stavo ringraziando per una roba che nemmeno sai di aver detto.
    magari capita che quando si dicono le cose a qualcuno, a questo qualcuno arrivino in una maniera e che senza che siano nate per questo spostino qualche cosa neigli schemi di questo qualcuno.

    a volte magari quel grazie arriva per cose delle quali chi ha detto o fatto qualcosa, nemmeno si è accorta.

    a volte capita che chi parla non lo faccia nemmeno apposta a dire cose che a chi arrivano fanno piacere.

    ma è così difficile accettare un grazie senza ogni volta tirar fuori l'armatura di chi non fa le cose per aver qualcosa in cambio???

    ECCHECCAZZO E' UN GRAZIE!

    non ti sto intestando una casa!

    SGRUNT!
    MI FANNO GIRAR LE BALLE 'STE COSE!!!

    E VEDI DI FAR SPUNTARE UN FIORE PURE IN QUEST'ALTRA BRECCIA!

    ;)

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  12. X Sphera:

    Avresti dovuto vederli, quei bambini.

    Avevano gli occhi di chi ci è riuscito davvero a fare le cose felici insieme alla mamma.

    Forse è per quello che non disturbavano e non pretendevano e non chiedevano.
    Forse la loro mamma non fa mancare loro nulla, tra tutte le felicità possibili.

    di sicuro loro sono felici di averla così e non hanno nessuna intenzione di cambiarla.

    Avresti dovuto vederli, quegli occhi che dicono 'ste robe qui che solo i bambini.

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  13. Bello, mi è proprio piaciuto il Tuo post Broono.
    Mi ha ricordato un infanzia tanto lontana.
    Una piccola casa.
    La televisione in bianco e nero.
    Carosello e poi...a letto.
    Il natale ed un piccolissimo alberello.
    Un telefono a muro sempre troppo in alto.
    Un piccolo balcone che era la mia finestra sul mondo.
    Matite colorate e il corrierrino dei piccoli.
    Il piatto che copriva e teneva al caldo la minestra per mio Padre.
    La mia bicicletta con le rotelle.
    Il primo giorno di scuola.
    Il cinema all'oratorio, la gazzosa con la stringa.
    Poi abbiamo cambiato casa, e la magia di quei giorni è rimasta in quelle quattro mura.
    La mia infanzia, la mia innocenza, i miei ricordi piu' belli, i miei affetti, tutti ancora chiusi in quella piccola casa.
    Grazie.

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  14. Ti capisco, Generale, ti ...capisco.

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  15. anche a me è proprio piaciuto questo sguardo sull'infanzia... per questo insisto, raccogli questi sguardi, anche per chi non naviga sul web

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  16. Per Tuareg.

    25 Gennaio 2005 - 21:15 - link
    Finalmente un po' di Luce.
    Grazie a Te Tuareg.
    GENERALE CUSTER.

    Ti ricordi?
    E' passato del tempo.
    Una volta ci incontravamo in un'altra "casa" ma, a differenza di quanto detto prima, nell' ultimo trasloco ci ho solo guadagnato.
    Grazie a Te di essere della compagnia.

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  17. Scendo a questa fermata.
    Che culo, anche questa volta nessun "controllore" pronto a darmi la multa!
    Ci vediamo questa sera sul...Bronobus.

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  18. aspe', il fatto del grazie. mo' ti spiego.
    è che il fiore che sboccia è mio, viene da me. tu ti limiti a dare un assetto diverso alle rocce, un microcambiamento.
    e non sai nemmeno di farlo.
    mo' abbiamo finito con i convenevoli? :-)

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  19. X Tuareg:

    e fai bene ad insistere...
    mi serve sempre un "reminder", qualcuno che mi dica che.

    se aspetto me, continuo ad ammirare tutto quello che mi circonda senza far nulla per trattenerlo.

    penso sempre che se lo facessi non sarebbe più così bello.
    un giorno lo so, sceglierò una cosa da trattenere.

    la più bella di tutte.

    X Flounder:

    e se anche tu avessi fatto, o facessi, cose delle quali non ti rendi conto, per le quali è giusto, o comunque è bello ringraziarti?

    ci hai pensato?

    se qualcuno ti dice qualcosa di bello, ti ringrazia, ti dice che sei tu, non stare a fare troppi ...convenevoli.

    Prenditi ciò che ti viene dato, perchè se qualcuno ha scelto di dartelo un motivo l'avrà avuto, e non sempre è indispensabile conoscerlo.

    nè questo qualcuno, né il motivo per il quale.

    Se sono cose belle, prenditele senza far domande e sieditici sopra contenta.

    impara da me.

    ;)

    ORA abbiamo finito.

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  20. Voleva anche il pigiamino. E' quasi come quando sono le quattro e all'improvviso ti ricordi che è ora di fare merendina.

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  21. con la differenza che i bambini in genere ti ricordano la merendina e fanno finta di nulla quando devono andare a dormire.

    Benvenuta Copiascolla.
    altra piacevole sorpresa.

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  22. chicco avrebbe fatto le capriole di gioia per non aver trovato il dentifricio.. :)

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  23. bro' non è che scegli la più bella, è lo sceglierla che la fa diventare la più bella.

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  24. gli', che c'entra adesso?

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  25. Buffo. Ho pensato uguale oggi. Guardando uno dei miei bimbi correre nell'erba di un parchetto. Tre passi e un saltello. Con le braccia scoordinate protese verso l'alto. Ho corso davvero così anch'io? Cosa pensi? Cosa pensi quando stai sul divano con le gambette incrociate sfogliando un libro che non sai ancora leggere? Cosa pensi di te? E di quello che hai intorno? Hai paura? No, è evidente che non ne hai.
    laVale

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  26. arrivo adesso!
    e in fondo tutto si tiene, ma nemmeno senza scavare troppo.

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  27. X GLider:

    si, però io la sceglierò perchè sarà la più bella di tutte.

    Dopodichè, avendola scelta io, diventerà la più bella dell'universo!

    ;)

    X Flounder:

    Ha risposto al mio commento a Tuareg un po' sotto questi ultimi.

    La Vale:

    è bello guardarli.

    a volte ci facciamo domande su di loro che secondo me, se ne conoscessimo la risposta, scopriremmo che non hanno senso.

    Cosa pensa di sè un bambino?

    Nulla, probabilmente.
    E forse è per quello che sta meglio di chi, da un certo momento della sua vita in poi, fa girare tutto intorno a quello che pensa di sè.

    cazzata, eh?

    mi sa di si.

    ;)

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  28. sei il solito tolemaico broonocentrico, ti han mai parlato di kopernico, keplero... non interessa l'argomento vero? fai bene, fai bene.

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  29. Cosa pensa di sè un bambino?
    Nulla, probabilmente.


    andiamoci piano.

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  30. X Flounder:

    Nulla di quello che pensiamo noi.
    Nulla di interpretabile attraverso i nostri canoni.

    Sono stato bambino anch'io.
    "Nulla", va letto tenendo presente quello.

    X Glider:

    Keplero?
    E' il nome di una via, per quanto mi riguarda.
    Ci andavo a scuola alle medie.

    Ha altri significati?

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  31. dialoghi domenicali con la figlia di quattro anni:
    p. papi ti piace la vestina che mi ha regalato nonna sara?
    m. è proprio elegante la mia pa...
    p. sono bellissima
    fa una piroetta su se stessa facendo gonfiare la gonnellina e se ne va correndo tutta contenta...
    no, non direi che non ha una chiara idea di sè...

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  32. la mia mi ha chiesto a bruciapelo l'altro giorno se era possibile non avere bambini.
    e mentre cercavo una risposta ha supposto che forse esista qualche medicina.
    e poi ha concluso che in fondo decide dio.
    poi è tornata a disegnare, fiera del suo ordine del mondo.

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  33. vabbè, vado a casa a cercare la ricetta dello strudel, a finire le ultime due dita di rosenmuskateller rimaste nella bottiglia e a mettere sotto ai denti qualcosa in aggiunta al piattorazzo dell'autogrill delle 13.20.
    mica si può campare solo della glicemia endogena che si alza al pensiero della prole.

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  34. saper ricostruire una logica plausibile delle relazioni che regolano il mondo, il loro mondo, quello che gira intorno al loro ombelichino

    ecco.
    questo volevo dire.

    il loro mondo.
    non che NON pensano nulla di se.
    ma che non lo fanno nel modo in cui pensiamo noi.

    una bambina che fa una piroetta su se stessa e si sente bella, non lo fa pensando alla risposta che i maschietti le daranno rispetto a quel vestito, una donna si.

    un maschietto che gioca a pallone si sente il calciatore più bravo del mondo e non ha bisogno di un pubblico che applaude per saperlo, un uomo si.

    Nulla di interpretabile attraverso i nostri canoni.

    i nostri..adulti.

    lo rispiego in mille modi, se serve, non volevo dire che non pensano.

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  35. I Bambini sono di sinistra ...

    Non lo dico io, ovviamente, ma Claudio Bisio.

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  36. Io quel pezzo di Bisio avrei voluto registrarlo, copiarlo, postarlo e tenerlo on line per tipo un anno!

    ma quant'è stato bello?

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  37. E' uscito in DVD. L'ho visto in libreria.
    Bellissimo.

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  38. Anonymous01:42

    P.S. Sappiate che per causa forza minore tra qualche ora il sistema dei commenti cambierà.

    Avviso non per altro, è che cambiando il sistema, verranno cancellati tutti i commenti scritti fino a quel punto, di conseguenza se state per scrivere la cosa più bella della vostra vita, fossi in voi, aspetterei domani.

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  39. Anonymous02:40

    effettivamente mi hai stupita... si... inizio a sentire i brividi...
    beh, meno male che domani sarà tutto concellato ;P

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