17 agosto 2006

Lascia andare

Eh si.
A volte anche concedere il lusso della morte è dare la vita.
Perchè a volte la morte è un lusso.
Eh si.
Un uomo diventa padre quando genera una nuova vita.
Eh si.
Un figlio diventa uomo quando restituisce il favore.
Specchio riflesso.
Palindromo con uomo in mezzo.
Agli estremi io e te.
Te e io.
Un giorno impari che rinunciare è amore.
E che per dare felicità, devi lasciar andare.
E che amore è tra te e io prima te.
In cambio solo l'idea che tu sia felice.
Non la certezza, l'idea.
Nessuno può dare felicità a se stesso.
La felicità si può solo ricevere.
Se è amore, è in dono senza contropartita.
Per quello bisogna essere in due.
Per quello i conti col passato possono chiudersi solo se c'è un pari.
Non so dove tu sia, ma dovunque tu sia mi devi un favore.
Che io non vorrò mai indietro.
Infatti è amore.
Della qualità migliore.
Quella fatta di pezzi di me lasciati andare.
Con le donne è uguale.
Ma vaglielo a spiegare.
Quelle pensano sempre di aver subìto un torto.
Ci fosse una volta che si chiedono "Ma lui. Lui. A cosa ha rinunciato per me?"
"A te".
Manca il pari.
Che io non vorrò mai indietro.
Che qualcuno un giorno dia la felicità a me solo perchè pensa che la merito e me la lasci anche se non ricambio.
Nient'altro.
E' ovvio che poi ricambio.
Son mica cretino.
(e la felicità che so dare io, bambina, è della qualità migliore, quella tra te e io prima te)

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