10 agosto 2014

Passato prossimo



Nel proporsi facendo sua l’iconografia propagandistica dell’uomo che, per meglio diffondere nella nazione i suoi ideali di libertà e democrazia, sterminò qualcosa come cinquanta milioni di connazionali e per quelli più produttivi inventò quei luoghi di detenzione tutt'oggi espressione del sistema di rieducazione cinese che portano il nome di Laogai, Grillo sa di poter contare sulle solite pavloviane manifestazioni di sobrio sostegno da parte della sua sempre lucidissima base, che con la usuale moderazione accompagna ogni suo passo lasciandogli sul Sacro Blog parole di conferma e di sostegno, al fine di rassicurarlo e fargli sapere che qualsiasi limite lui scelga di toccare sarà loro cura la creazione di una base letteraria sulla quale poggiarlo.

Un mondo ormai stabilmente parallelo, scollegato dal reale, abitato da persone il cui pensiero è definitivamente piegato alla retorica e a una realtà che non (ri)chiede più l’utilizzo di strumenti di percezione il cui obiettivo è la ricerca dell’equilibrio ma il suo opposto, il bisogno di consolidare e successivamente normalizzare uno scollamento dal reale che in altre epoche e in altre società sarebbe considerato abbondantemente oltre il livello della psicosi collettiva:

“Oltre la retorica, osservo il quadretto che raffigura un non giovanissimo GrilloMao, in Movimento, Primo della Fila, pronto all'Incontro.
Col Destino, coi Libri, certamente.
Particolare Fondamentale: non è comodamente seduto su un Trono di un Colle, non ha Bandiere ai fianchi, nessun Gobbo.
Non parla neppure.
Non urla, non rimbrotta.
Attorno, ragazzi dall'aria un tantino meravigliata, forse eccitati da un Risveglio.
Uno, tiene una suppellettile di uso comune, forse una lampada, forse una sorta di gavetta: mi sfugge la qualifica, oltre la necessaria, indubitabile funzione.
Ancor sullo sfondo, povere abitazioni, donne trattenute da conversazioni quotidiane, eppur dall'aria che denota la Consapevolezza di un Avvenimento Straordinario.
Gli alberi, i monti, uno sprazzo di Luce dal cielo, come uno Spiraglio in un'Atmosfera di Turbolenza.
Un ritratto in fondo privo di collocazione.
Potrebbe esser Cina, quanto la norma di tanti luoghi di campagna italiani, scarni ed essenziali, persin pauperistici, tipici della Poverta' in cui ci Dibattiamo.
Il Benessere, ormai, appartiene al Passato, questo è Indubitabile.

Qui, non è Vetrina: è Miseria.
Oltre la Fame.
Qui non ci sono ristoranti a la Page, non Vip, non Meeting di Cl, non Summit del G20.
Abbiamo Bimbi Scalzi, Mamme dalle Ginocchia Logore, Padri dai Gomiti consunti.
E' un Peccato di Natura Mortale, un'Offesa a Dio ed agli Uomini, il Negarlo.
Pochi giorni e la Realta' presentera' il Conto.
Non facciamoci cogliere nel Sonno, impreparate.
Chi ha Possibilita', si metta a Disposizione.
Non lasci il Prossimo a Morire in Strada, percosso e Derubato dai Predoni.
Potrei esser io, Beppe.
Voi...

grethe g., stockolm - Commentatore certificato - 09.08.14 23:09”

Pensano davvero così, vivono davvero così, percepiscono davvero il mondo così, non parlano soltanto così.
Non è un semplice riferimento politico al quale rivolgono le loro speranze e il loro gradimento, è una ristrutturazione profonda dei sistemi personali di percezione del reale, non una corrispondenza di analisi ma il subappalto delle proprie ad una figura superiore, non una richiesta di soddisfazione di bisogni ma la consegna della scelta di quei bisogni.
Non una collettivizzazione del sé, non un socializzare le corrispondenze per soddisfare il bisogno di appartenenza, ma il contrario, la riduzione di sé a protesi rafforzativa del valore di un individuo esterno a sé, la sintesi massima del concetto di sacrificio, di consegna, di affidamento del proprio futuro come null’altro che uno degli elementi altrettanto consegnati e che sommati costituiscono la propria identità interamente delegata a un riferimento considerato più capace di sé stessi di trasformarla in qualcosa che la propria percezione, a sua volta delegata, riconosca come un’identità superiore ed elitaria.
In cambio di questo premio altrimenti irraggiungibile, l’unico dono considerabile all’altezza è la consegna dell’intero sé.
Siamo oltre il culto della personalità, oltre addirittura il culto del divino, siamo alla negazione della propria autodeterminazione, della propria autonomia d’analisi, alla negazione del principio stesso di individuo..
Li ha salvati da una vita che vissuta da individui singoli con singoli strumenti si sarebbe rivelata inadeguata a qualsiasi prova, dando loro la prospettiva di una vita epica percepita come reale, possibile, loro per questo lo venerano come una divinità.
Quell'immagine non l'ha prodotta il comico che è in lui, ma la parte di lui che sa bene fin dove può spingere quella venerazione.

25 commenti:

  1. Ormai è palese oltre ogni evidenza che il guitto considera (e desidera) come destinatario del proprio 'messaggio' soltanto quelli che (per una volta tanto con mirabile capacità di sintesi) ho definito, nelle mie diluviali 'esternazioni' sul forum della Stalla, 'i mona'.
    Soltanto i mona potrebbero prenderlo sul serio, e infatti solo loro lo fanno.
    La restante parte di quei 5 milioni e passa di persone che il 25 maggio ha votato questo delirio pensato e messo a punto per gente con disturbi non piccoli della personalità, in realtà non lo sa neppure che questo delirio esiste.
    Il problema è che quando si cerca di farglielo vedere si passa spesso per faziosi, se non per paranoici, e allora un bel 'Grazie!' ci sta tutto a chi, come te, riesce con i propri scritti a rendere percepibile il delirio anche a coloro che non ne immaginano neppure l'esistenza.
    Post come questo sono strumenti utilissimi per chi voglia far vedere cosa sia questo fenomeno a quelli che ancora lo ignorano.
    Grazie.

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    1. Ah, nel commento qui sopra sostitusci, pliiis, 'strumenti utilissimi' con 'strumenti preziosi' (mannaggia alla gestione dei commenti che non permette di correggerli o modificarli...)

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    2. Per questo c'è quasi da augurarsi che l'asticella della follia venga da lui stesso alzata così tanto ogni giorno e ancora di più.
      Perché se nulla possono le mille spiegazioni che si offrono loro, per una % seppur minima sta iniziando a intervenire l'orgoglio e la personale autostima.
      Gli rimarranno davvero solo i fanatici accecati, che sono pur sempre molti ma sicuramente non quel 30% che gli si consegnò quando appena uscito nessuno poteva misurarne la qualità.

      P.S. Nemmeno io posso editare i commenti, posso solo ripostarli cambiati ma in quel caso non potrei farlo con il tuo nome.

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    3. Gianni22:14

      Bruno, per una volta nella vita fai, facciamo autocritica.
      Se la sinistra avesse fatto la sinistra....peppe non avrebbe neppure fondato il movimento.
      La colpa è nostra, e tu lo sai.

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    4. Mah, a dire il vero io la qualità del guitto l'ho misurata fin dal lontano 1993, anno della sua ultima comparsa alla RAI dopo anni di ban per colpa di una battuta che non piacque a Craxi.
      Quella volta si presentò in tivvù a parlare di questo e di quello e di tutto quello che secondo lui non andava, e ad un certo punto tirò fuori il discorso della Fidia (una ditta farmaceutica che in quegli anni si trovava in gravi difficoltà), dicendo che aveva ricevuto una lettera dagli operai della Fidia che gli chiedevano di non parlare dell'argomento.
      E lui si mise a remenarsi sul palcoscenico con un foglio di carta in mano dicendo, tra un sospiro e l'altro, "Ah, ho ricevuto questa lettera dagli operai della Fidia in cui mi chiedono di non parlare di loro... Ah, poveretti... Ah, ma io ne devo parlare... Ah, e cosa volete che vi dica... Ah, poveretti..."
      Insomma, parlò della Fidia per dire che gli avevano chiesto di non parlare della Fidia.
      Io in 'ste faccende non sarò un'aquila ma non son neppure del tutto scema e quella volta pensai "Va bene, costui è un fregnacciaro, non pensiamoci più".
      E negli anni successivi non ci avrei davvero pensato più, non fosse stato che ogni tanto il tizio ri-saltava fuori a dir la sua su questo e su quello, e ogni volta diceva che questo e quello facevano schifo, ma mai una volta che fosse una in cui proponesse un rimedio per risolvere i problemi e sistemare quello che secondo lui faceva così schifo, e così ovviamente ogni volta mi confermavo di più nella mia convinzione che costui fosse un fregnacciaro.
      Solo che nella mia ingenuità (e nel mio non andare onlain se non per frequentare forum che ben poco avevano a che fare coll'attualità) pensavo che come l'avevo visto io che il tizio era un fregnacciaro, così l'avrebbero visto anche tutti gli altri.
      Ingenua!
      E così, dopo le elezioni del febbraio dell'anno scorso, ho cominciato a cercar notizie in proposito in rete, e mi son imbattuta in informazioni ben poco rassicuranti; ma quello che mi ha fatto vedere la faccenda in tutta la sua pericolosità non son state le cose che altri avevano scritto su di lui, ma quello che ho trovato sul sacro blogghe quella volta che, per difendere il tizio dei microcippe, grillo pubblicò il famoso post dei lupi.
      Leggere quel post e guardare in faccia lo spettro del regime totalitario è stato tutt'uno, mi ricordo ancora molto bene la sensazione di orrore che ho provato, ché sono stata educata fin da bambina ad aborrire le dittature.
      Da quel momento per me è stata guerra: lotta senza quartiere contro 'sti due dissociati e contro i mona che van loro dietro.
      I delirii successivi, sempre più gravi e sempre più assurdi, non sono altro che una conferma di qualcosa che avevo già visto in tutta la sua interezza un anno e mezzo fa.

      Piesse: Ehm, mi sono espressa male, dicendo 'sostituisci' intendevo 'quando leggerai quel che ho scritto, in quel punto leggi', lo so che non puoi editare i commenti neppure tu.

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    5. Il movimento non è il risultato di uno spazio vacante, ma di una richiesta precisa pre-esistente.
      Non ha dato una casa a una sinistra orfana, ma a chi si è sempre definito di sinistra solo perché anti-berlusconiano e anti-sistema e per questo non trovava risposte né mai ne avrebbe trovate in nessuno che fosse meno entrambe le cose insieme.
      In questo senso quindi chi ha trovato nel movimento la sua casa non proviene da una risposta mancata da parte della sinistra, ma dal fatto che nessuna sinistra parlamentare avrebbe mai potuto dare quella risposta.
      Non a caso l'80% di loro vanta a ogni occasione, come fosse un punto di merito da ostentare, un'astensione decennale.
      Nessuna sinistra democratica avrebbe mai potuto apparire ai loro occhi qualcosa di progettualmente condivisibile.
      E questo non perché siano rivoluzionari, ma perché per la maggior parte sono profondamente analfabeti istituzionalmente, civilmente e in non pochi casi anche culturalmente.
      L'unica area politica che fino al Movimento ha dato una casa a quella % di paese è stata le'strema destra o la sinistra antagonista, niente di integrabile nel sistema.
      Il movimento ha dato loro una prospettiva di integrazione senza chieder loro un'evoluzione personale, al punto da non chiedere loro nemmeno di darsi una connotazione destra-sinistra, e per questo è diventato l'eden di tutti quelli che, da uno come dall'altro estremo, per la prima volta hanno visto qualcosa che davvero poteva portarli a palazzo.

      La colpa di questa roba qua se vuoi prenditela, io a quel tipo di "popolo" sono felice la sinistra non abbia in programma di dare rappresentanza istituzionale a meno che non siano loro a piegarsi alle regole e non viceversa, come sperano e credono possibile ottenere.

      La storia che l'M5S sia il risultato della rabbia dei senza tutele è una fiaba inventata per farli sentire esenti dalle responsabilità della propria condizione.
      La realtà è che ciascuno è responsabile della propria storia e chi vota un folle come Grillo è perché attendeva un folle come Grillo al quale consegnarsi.
      Che fino a oggi la sinistra non ne abbia prodotto uno è senza ombra di dubbio una delle poche cose che considero innegabile merito.
      Se tu la chiami colpa avrai i tuoi motivi.
      Probabilmente il bisogno di attribuire a qualcuno quella del tuo votare, stai in pieno nei contorni, Grillo.

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    6. @Bruno Ho letto questo tuo ultimo commento e personalmente lo ritengo molto più interessante del pezzo stesso: Grillo non nasce da un buco della sinistra, ma raccoglie coloro che la sinistra non potrebbe mai rappresentare.
      Perché non ci fai un pezzo?

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    7. Animato da uno dei miei frequenti momenti di vanagloria ho riletto il mio commento per apprezzarlo a mia volta.

      Ci ho trovato dentro 'sta roba qua della quale mi vergogno molto:
      "Nessuna sinistra democratica avrebbe mai potuto apparire ai loro occhi qualcosa di progettualmente condivisibile."

      Il motivo della vergogna è che quando ho letto quel "avrebbe mai potuto apparire" ho pensato che faccio degli errori che sono davvero da terza elementare.
      Poi subito dopo mi sono chiesto se quel "Avrebbe potuto apparire" fosse realmente l'errore che mi è sembrato a istinto, pensando che se la risposta fosse stata "no è corretto così" avrei risolto il problema della vergogna.
      A quel punto, resomi conto del mio non avere una risposta, ho capito che la vergogna è opportuna in entrambi i casi perché a questo punto anche fosse giusto è uscito giusto per caso, dato che quale sia la forma giusta non riesco a stabilirlo senza ricorrere a gugol, cosa che non voglio fare.

      E' un modo per dire Grazie.
      Un modo che comprendo solo io, ma fidati che è un grazie.

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    8. Ah, Bruno, mi avevi fatto venire il 'paté' d'animo con la faccenda di quella frase lì, per un attimo ho temuto che la maestrina pingola che sonnecchia in me avesse cominciato a perder colpi!
      Ché non me n'ero accorta neppure io...
      E allora ho chiesto alla fonte d'ogni sapienza (chi mai ha bisogno di gugol quando ha Jake a portata di skype?) e lui mi ha detto che quella forma lì è corretta, ché "potere" vuole "avere" come ausiliario a meno che non sia una forma passiva/riflessiva, e non è questo il caso.

      E allora mettiamola così: hai istintivamente scelto la forma giusta, e in più sei stato sufficientemente umile da farti venire dei dubbi (a questo punto s'ode un suono d'accorati violini in lontananza...;o))

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    9. Veramente, che io sappia, a stretto rigore in caso di verbi servili (come appunto "potere", "dovere" et sim.) per valutare quale sia l'ausiliare più corretto occorre considerare l'altro verbo, quello cioè "retto" dal servile e coniugato all'infinito, e quindi, come al solito, usare (tendenzialmente) "avere" in caso di verbo transitivo ed "essere" con verbo intransitivo: venendo alla tua frase, essendo "apparire" intransitivo e normalmente vincolato all'ausiliare "essere" (dici "è apparso", mica "ha apparso"*), la forma più corretta credo sarebbe stata "sarebbe mai potuta apparire". Di fatto comunque nessuno ci fa particolarmente caso e le stesse grammatiche al riguardo sono piuttosto indulgenti e prone all'uso: pertanto la tua forma è accettabile, ma l'altra sarebbe stata migliore.

      P.s. E chi diavolo sarebbe 'sto Jake che millanta di essere me!? :-p

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    10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    11. Ah, ma giammai Jake millantò alcunché!
      (Hehe, tranne all'inizio della nostra conoscenza, quando ebbe a millantare la propria taciturnità durante le riunioni conviviali. Seeehhhh...)
      Son io che l'ho eletto mio MetaMaven di fiducia :o)

      (Aehm, tra l'altro m'ha detto che la Treccani non è d'accordo con te, ma io mi sto limitando a riferire e nulla più, eh? ;o))

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    12. No ma certo, cioè è chiaro che ora che ho letto le spiegazioni non mi resta che confrontarle per capire autonomamente quale sia la più probabile.
      Sì sì, perché le ho capite, soprattutto.

      Ma io è per questo che vi voglio così bene, perché non serve che finga per essere sopravvalutato.
      :)

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    13. Anonimo15:55

      io non ho letto niente di tutto ciò, cmq volevo salutare tutti e far sapere che sono tornata.
      mi sembrava importante, ecco. :))

      lisa

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    14. hip hip hurrà per il ritorno di Lisa!

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    15. Ohibò: e a che riguardo la Treccani non sarebbe d'accordo con me? e, soprattutto, quale testo "Treccani"? Perché la prima fonte Treccani che mi è saltata fuori in merito ai verbi servili mi pare invece concordare sostanzialmente con quanto da me prima accennato: "Di solito l’ausiliare è lo stesso del verbo all’infinito. Se però l’infinito è un verbo intransitivo, l’ausiliare può anche essere 'avere'" (http://www.treccani.it/enciclopedia/verbi-servili_%28La_grammatica_italiana%29/). Quindi mi pare che ne esca confermata la regoletta generale per cui "per valutare quale sia l'ausiliare più corretto occorre considerare l'altro verbo, quello cioè 'retto' dal servile e coniugato all'infinito", così come si conferma pure il fatto che "le stesse grammatiche al riguardo sono piuttosto indulgenti e prone all'uso", nel concedere, in subordine, che in caso di verbo intransitivo "l’ausiliare può anche essere 'avere'": perché evidentemente l'uso dell'espressione "può anche essere" indica concessione, deroga, lecita ma certo non privilegiata, e anzi secondaria rispetto alla norma generale (impiegare l'ausiliare proprio del verbo retto dal servile, appunto).

      Il punto di tutta la questione è proprio il fatto che all'interno di quella locuzione il verbo "potere" non è isolato, ma è impiegato in funzione servile rispetto ad "apparire": solo se fosse stato isolato, infatti, sarebbe valso quanto correttamente sostenuto da Jake, per cui "'potere' vuole 'avere' come ausiliario a meno che non sia una forma passiva/ riflessiva". Insomma: certo che chiunque direbbe "Come hai potuto?" (di fatto peraltro sottintendendo qualcosa come "farlo": verbo transitivo, ausiliare avere) anziché "Come sei potuto?"*, ma, "asservendo" esplicitamente "potere" a un altro verbo, il discorso cambia completamente, e allora "Come sei potuto apparire?" (verbo intransitivo, ausiliare essere) sarà la forma più corretta, mentre "Come hai potuto apparire?" sarà una forma accettata, tollerata, lecita, ma certo non altrettanto "propria" dell'altra.

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    16. ... e bentornata lisa ;-)

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    17. Ecco, diciamo che io sarei potuto apparire come essere tutta quella roba lì se solo avessi saputo essere un avente faccia di bronzo che fa finta di nulla.

      Eh?
      Come sono andato?
      :)

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    18. Grammaticalmente ineccepibile, logicamente incomprensibile: in una parola, sublime. :-D

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    19. E direi che su questo argomento sia stata mirabilmente detta l'ultima parola e che non occorra aggiungere altro; invece sull'argomento del ritorno di Lisa di parole vorrei dirne un paio per darle anch'io il bentornata :o)

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    20. Eh ma perché ormai dopo la performance che mi fece meritare il giudizio "Finzioni" di Borges da parte di Jake (libro che per inciso E.l.e.n.a. mi ha appena regalato memore dello show e grazie alla sua impagabile qualità affettiva) ormai la mia arte va in quella direzione: confezioni bellissime di perdibili contenuti.
      :)

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    21. Anonimo08:10

      ciao Bee e Doinysus, grazie e buon ferragosto! :)

      lisa

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    22. Anonimo14:49

      Bisogna sperare che i grillini leggano questi commenti.
      Gli prenderebbe un embolo solo alla parola "ausiliare".

      Emiliano

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    23. Anonimo18:04

      Perché Emiliano dici così?

      lisa

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  2. Guglielmo15:07

    ..ah bru...è tutta 'na pappa....anche i tuoi so' così...è tutta 'na pappa....lo vuoi capì ?

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