20 novembre 2014

Profumi e balocchi per noi

Torno a Torino dedicandomi al consueto briefing serale con nonna che a cena mi aggiorna sui suoi esami, le sue medicine e relativa nuova posologia aggiornata dalla reumatologa, i programmi per le festività natalizie e le prime cose già cucinate per -come dice lei mentre a novembre cucina per natale- non arrivare all'ultimo, la mappatura dei negozi della zona per trovare al costo più conveniente la renna di luci che quest'anno vuole integrare all'installazione da centoventi chilowatt con la quale dal suo balcone ogni anno dà il suo personale contributo a Luci d'Artista, bollettini medici sulla quota delocalizzata della famiglia, aggiornamento sui progressi post-cataratta, gossip sul parentame, discorsi di microeconomia applicata alla storia del quartiere per stimare le possibilità di successo del bar che stanno aprendo sotto casa, scomessa reciproca sui soldi con i quali la tizia questa volta tornerà a casa da I Pacchi, lei dice sempre "Prendili che poi non ti resta niente" e parla della sua storia, io le faccio sempre eco "Prendili che poi non ti resta niente" e parlo della mia, silenzio che c'è da vedere se nel pacco ci sono i blu o i rossi, dopo il Telegiornale l'unica Dottoressa della quale e con la quale si parla è quella che fa le offerte, chissà se questa volta lo aiuta o lo induce a rischiare e perdere, sarà la seconda come sempre.
Mentre la tensione ci attanaglia e la suspance satura l'aria in cucina mescolandosi alla memoria olfattiva del minestrone e della pizzaiola con purè che ci hanno dato le forze per sostenere il trance agonistico al quale ci abbandoniamo ogni sera fino all'ultimo pacco, l'unica adrenalina che il mio corpo ha prodotto negli ultimi due anni se escludiamo quel tanto breve quanto miracoloso istante nel quale fuori dai finestrini dell'autobus comparve il cartello Città di Castello, prende una fetta di pane e in silenzio con minuziosità certosina crea un piccolo disco perfetto estraendolo dalla mollica a colpi di microeliminazioni del superfluo intorno come Michelangelo i Prigioni.
Creato questo piccolo basamento con una cura che lascia pensare sosterrà non capisco cosa ma a giudicare dalla perfezione di sicuro qualcosa di incredibilmente solenne, nel silenzio della suspance di cui sopra mentre quella in tivvù ride nervosamente dissimulando la rabbia per non aver accettato l'offerta prende il bicchiere di vino e con delicatezza di piuma lo inclina lentamente, lentamente, lentamente, finché una goccia e poi due, lentamente al punto da essere in grado di fermarsi prima che cada la terza con una fermezza della mano che io non ho a quarant'anni, cadono esattamente al centro del piccolo basamento bianco perfettamente rotondo, creando al suo esatto centro una macchia altrettanto perfettamente rotonda di colore rosso.
Seguo in silenzio questa piccola chirurgica operazione chiedendomi cosa diavolo stia combinando, sarà una nuova ricetta, starà facendo esperimenti per i finger food natalizi augurandomi che questo non equivalga alla sostituzione delle alici col bagnetto verde, starà studiando un progetto in scala dell'installazione luminosa esterna che dovrò montarle nei prossimi giorni per dare il via all'annuale gara con il palazzo di fronte, devastato dal dubbio e dall'impossibilità di decifrare un momento così sospeso mi inserisco nel suo spazio e nel suo tempo, alleggerito dalla consapevolezza che se I Pacchi li ha abbandonati lei allora posso farlo anch'io perché sta evidentemente accadendo qualcosa di decisamente più importante:
Nonna ma che stai facendo?
Niente, gioco.
E poi ride.



12 commenti:

  1. no, dico, hai da dire qualcosa sulle luminarie sul balcone???
    tante luminarie dico???
    ché io mi devo gareggiare da sola che non ho nessuno davanti ... altrimenti ... :)

    (sorrido)

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    1. Ah ricordo, sì.
      Ma tu hai gioco facile: basta che attacchi un led a ciascuno dei 163927859302 finto-gatti che hai in casa ed è subito Duomo!

      :)

      (vedrai, vedrai quando a dicembre mi riporterai a casa dopo le nostre cenette quale spettacolo potrai vedere al balcone!)

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    2. insomma una povera gattara ... anzi fintogattara ... :(

      se tua nonna volesse fare un tour delle mie luci da artista è invitata anche a cena!

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    3. Anonimo11:42

      approposito di luci d'artista: ragazzi, fate parlare i professionisti del settore. Ahemmm.

      stasera si va di debutto, in casa mia, che altro non poteva essere in via degli artisti, o degli artisti via, a Firenze. Altri particolari non dono, perché chi mi conosce lo sa. :)

      pièce: L'Après-Midi d'un Faune, 1912 ma anche no.

      (Cherì, regista sous chef, ti metto il link sennò non mi puoi seguire :PP

      https://it.video.search.yahoo.com/video/play;_ylt=A2KLqItXZnBUXwgATVRGDQx.;_ylu=X3oDMTByZWc0dGJtBHNlYwNzcgRzbGsDdmlkBHZ0aWQDBGdwb3MDMQ--?p=youtube+nijinsky+faune&vid=7e6d3afc2bc3662fd880e999a9e15a18&l=3%3A17&turl=http%3A%2F%2Fts2.mm.bing.net%2Fth%3Fid%3DVN.607996623061189857%26pid%3D15.1&rurl=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DpncqlsoKRw8&tit=Nijinsky+1912+L%26%2339%3BAprs+midi+d%26%2339%3Bun+Faune&c=0&sigr=11apc741l&sigt=11cetbn19&age=0&fr2=p%3As%2Cv%3Av%2Cm%3Asa&hsimp=yhs-001&hspart=avast&tt=b )

      ps: mi raggomando - mutande di PIOMBO. Roba ffòrte.
      All NaturalZ.
      (vado, vi aspetto se vi va - se vi basta)

      p.p.s: sottofondo:
      https://myspace.com/nonmichiedermidiamarti/videos

      p.p.s: ante-sottofondo
      toutube - Mix Bruno Lauzi "Ritornerai" (1966).
      E tutto ciò è uno scherzo, ma per me non lo è affatto.

      sottotitoli: a piacere, ci stanno tutti. :)

      disclaimer: ogni riferimento a persone a fatti realmente accaduti NON è puramente casuale.

      spin-off: da definire. E' il tuo lavoro Cherì, datte 'na mossa su. Eddàjjje. :P

      bagi a tutti e mutande di PIOMBO, occhuio. Occhio.
      OCCCHHHIO.
      (ché vi vedo)

      lisa

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    4. Anonimo11:07

      no, scusate io volevo far sapere a TUTTI voialtri che

      sono in casa del fidanSato perch{ dovevo aspettare i-ttennicho pe id depurador

      indovinate comelle ittennicho.
      si chiama Matteo, occome dicean tutti, i-Rrenzi. difatti viene da Rignano, tiene regolare fidanzata con cane cucciolo di 8 mesi incrocio labrador/boxer.
      ed il ggiuovine mi e del 1987, nonche compagno di calcetto del mio reale biscuggino, di Rignano pellappunto.

      non so voi, ma io vado a prendere le mie personals MUTANDE DI PIOMBOOOOooaaaaahhhhhhhrgrhrghrgh!!!

      VABONO.

      <3

      lisa

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  2. Nonna fa, nonna sa.

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    1. Anonimo15:44

      io direi: nonna è una cavalla.
      ma soprattutto, che nonna è.
      QuèlA.

      :)

      lisa

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  3. Anonimo12:32

    https://www.youtube.com/watch?v=n0-sF6zqogY

    https://www.youtube.com/watch?v=-thJAm9nFhw

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  4. Anonimo12:35

    ... povero Cecco.

    https://www.youtube.com/watch?v=G31oRgVifF8

    Torna a casa, Cecco.

    :)

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    1. "E poi che, per la sete del martiro,
      ne la presenza del Soldan superba
      predicò Cristo e li altri che 'l seguiro,
      e per trovare a conversione acerba
      troppo la gente e per non stare indarno,
      redissi al frutto de l'italica erba,
      nel crudo sasso intra Tevero e Arno
      da Cristo prese l'ultimo sigillo,
      che le sue membra due anni portarno".

      Sete di martirio, predicazione di Cristo (a voce alta e forte), finalità di conversione: ECCE FRANCISCVS.

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  5. Anonimo15:44

    S'i' fossi foco arderei il mondo... ecc ecc

    S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
    s'i fosse vita, non starei con lui;
    similemente faria da mi' madre.
    Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
    torrei le donne giovani e leggiadre:
    le zoppe e vecchie lasserei altrui.

    Ma giustoperl'appunto: ma perché tutti i grulli o mistici che dir si voglia si rifugiarono sui colli Mugellani/Valdarnesi/Casentinesi? Monaci, eremiti, artisti, soldati e cantori.
    Lo scopriremo solo vivendo, ma forse anche no. :)

    Io invece sono Lisa: nomen omen, purtroppo m'è toccato questo, e me lo tengo con un certo nonsocché. :))

    lisa

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