8 ottobre 2015

Tizio Caio e l'Avv. Sempronio

Tizio A di Agenzia A chiama Bruno per chiedergli disponibilità per un lavoro per il quale sta andando a fare incontro con Cliente A e chiede a Bruno se ha esempi da mostrare a Cliente A.
Bruno manda a Tizio A demo del suo lavoro contenente i migliori estratti, quella costruita e tenuta da parte per queste occasioni, comunemente definita Showreel e contenente esempi di diverse tipologie di lavori tra i quali anche quello richiesto da Cliente A ma ovviamente anche altri fatti per Cliente X, Cliente Y e Cliente Z, tutti soggetti per i quali Bruno lavora grazie non solo al suo essere capace ma soprattutto al suo essere a dir poco attento alle questioni di delicatezza politica.
Passa un mese e Tizio B di Agenzia B chiama Bruno per chiedergli disponibilità per un lavoro per Cliente B, Cliente B che Bruno ha sia come cliente diretto che come Cliente B tramite Agenzia C, Agenzia C per la quale Tizio B lavorava prima di passare ad Agenzia B e portarsi dietro i collaboratori esterni come Bruno e come Tizio A, disponibilità che Bruno concede.
Nel gruppo di lavoro è presente anche Tizio A, quello che un mese prima aveva chiesto a Bruno showreel e che si occupa della gestione tecnico/progettuale.
Bruno ieri riceve mail in copia a tutta la produzione con la quale Tizio B spiega a tutti i coinvolti i caratteri generali del progetto, le linee guida, le macro info sulle proiezioni e le soluzioni creative.
Per meglio spiegare le particolarità, allega alla mail immagine di proiezione particolare che Tizio A gli ha inviato per fargli vedere cosa si può fare.
Bruno apre l'allegato e vede apparire frame estratto dalla sua showreel inviata un mese prima per Cliente A a Tizio A e non per Cliente B a Tizio B, frame che non riguarda il lavoro per il quale era stata inviata un mese prima ma uno degli altri lavori contenuti nella stessa, il cui sottotesto era "Guardate anche in questo tipo di progetti che cose belle sappiamo fare".
Bruno chiude l'allegato, va a dormire, stamattina si sveglia, conta fino a mille e risponde alla mail in copia con tutti i coinvolti per illustrare con la delicatezza che lo contraddistingue e l'incredibile capacità politica che l'ha reso il professionista che è oggi dopo vent'anni di equilibrio al confine col funambolismo, il motivo per cui se si azzardano a fare di nuovo una cosa del genere senza chiedermi il permesso saranno cazzi di dimensioni pari, se non superiori, alla dimensione degli schermi che monteremo a Cinecittà.
Poi uno dice perché a un certo punto da Milano è meglio se te ne vai.

2 commenti:

  1. Anonimo22:34

    Ingegni sopraffini, insomma.

    lisa

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    1. Sempre più furbi, chi vuoi che se ne accorga, ma anche se ne accorgesse io sono io, gli converrà arrabbiarsi?
      Milanesi insomma, ganassa con lo sciampagnino, reti per pesci buoni per il brodo e forse manco per quello.

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