15 luglio 2008

Pensieri in voo-ga

Passi davanti a un piccolo cartolaio e hai voglia di entrare per chiedergli se hanno quel gioco là, quello che in genere tengono solo le Grandi distribuzioni Organizzate.
Ti fermi e noti il cartolaio seduto su una sediolina davanti all’uscio, come fossimo in calabria e lui fosse una signora che guarda il mondo passare per sei ore al giorno con la vicina accanto a lei a commentarlo.
Lo sai che lui è lì proprio perché non c’è Grande distribuzione Organizzata nei paraggi e pensi che se gli chiedi quel gioco che nessuno gli chiederebbe mai lui penserà che al prossimo passaggio del fornitore forse gli converrà ordinarne almeno cinque ma se tra l’ordine e l’arrivo della fornitura dovesse aprirgli accanto una Grande distribuzione Organizzata lui avrà sulle spalle una fornitura che mai smaltirà e forse chiuderà anche e con quella domanda semplice di quel giorno tu in qualche modo l’avrai spinto giù solo mettendogli la pulce nell’orecchio di quello che per te è uno sfizio per lui magari diverrà un problema impossibile da smaltire e la domanda te la rimetti in tasca e lo lasci sulla sua sediola ad attendere l’arrivo dell’annunciata Grande distribuzione Organizzata con i pochi cuscini intorno che avrà avuto tempo e modo di metter giù senza che tu glie ne tolga qualcuno per uno sfizio della durata di un minuto.

Arrivare a una tale sintesi di scrupolo non è opera per improvvisatori.
Ci vuole costanza, ci vuole allenamento, ci vuole progressione, ci vuole una vita a pane e scrupoli.

Lo so che il pensiero è complesso, lo so.
Davvero lo so.
È l’unica cosa che non serve mi venga indicata.
È la cosa che so di più, insieme alla difficoltà di una convivenza inevitabile con le conseguenze di un pensiero tanto complesso.

1. Traghettare la capra da A a B (nel frattempo sulla sponda A restano il lupo e i cavoli)
2. Tornare indietro e traghettare i cavoli da A a B
3. Riportare indietro la capra da B ad A (per evitare che mangi i cavoli, che ora si trovano sulla riva B)
4. Traghettare il lupo da A a B (per evitare che mangi la capra, che è tornata sulla sponda A)
5. Tornare indietro e traghettare la capra da A a B (mentre sulla sponda B restano il lupo e i cavoli)



6. Il tutto senza barca.
Ché magari serve a qualcun altro per pescare e sfamare la famiglia.

Magari no,
ma magari sì.

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