20 settembre 2008

Avantologia

Un anno fa, in una brillantissima discussione che mi vide contrapposto il solito contestatore categoria “Leggiti più libri ché almeno impari qualcosa invece di parlare di robe che non sai” (ne 'ricevo in studio' non meno di uno al giorno), infilai, a seguito di un nemmeno troppo complesso ragionamento (e qui sta il problema, se ci arrivo io che sono scemo ma NON chi scemo non è, in mezzo ci può solo essere la propaganda), le seguenti precise parole:

“[…]Scommettiamo che la prossima grossa operazione sarà l'incremento di quota Fininvest/Mediolanum in Mediobanca?[…]
No, così, fossi in te me lo appunterei giusto per ricordarti di guardare, tra un mese, che se ne farà Fininvest di tutte quelle microquote sparse a destra e sinistra.
Lo sai perché si prendono una serie di 1% a destra e sinistra invece che un 20 totale in un periodo di patto di sindacato, vero?[…]”


Ieri, sul Corriere:

“Mediobanca, entra Marina Berlusconi.
[…]A proporre il suon nome è stato il patto di sindacato che controlla la maggioranza di Mediobanca.[…]”.


Sto vantando doti profetiche?
No, pure uno scemo lo potrebbe vedere con un anno d’anticipo.
Sto appuntando la prossima risposta alla seconda categoria che 'ricevo in studio' a ritmo di due al giorno: quelli del “Dietrologia”.

Parlando di banche.
Crolla la borsa americana, si parla di un nuovo ’29.
Si impennano le borse asiatiche; ma vah?
Crollano le restanti borse occidentali; ma vah?
Il governo USA corre a mettere 50 miliardi di dollari per evitare lo tzunami; ma vah?
Le borse del mondo occidentale toccano rialzi mai visti prima; ma vah?

Ora, dico io.
Va bene che la finanza non si muove a cuore e sentimenti, d’accordo lo sappiamo, ma far passare almeno due giorni da quello in cui qualche consapevole s’è appeso al lampadario, prima di esultare e triplicare i guadagni, pareva così brutto?
Ma soprattutto, dico io:
Ci vediamo, come sopra, tra un anno su questi schermi.

Nel frattempo, due parole da un broker della LB fallita:

“[…]La sera lascia spazio alla tristezza e anche alla consapevolezza che ad aver distrutto tutto è stata la smania di inventare sempre nuovi strumenti finanziari e di piazzare sul mercato spazzatura travestita da occasione: «Forse era giusto che finisse così, per ricordare a Wall Street che la furbizia non vince sempre, che non si può pretendere di vendere qualunque cosa solo perché si è capaci di impacchettarla bene. Forse è un atto catartico, forse può servire a ripartire più sani»[…]”


Noi la ‘spazzatura travestita da occasione’ in Italia la chiamiamo ‘emergenza’ e ci facciamo un ddl.
È chiaro che da noi il meccanismo non crollerà, noi ci fondiamo la stessa democrazia su quel sistema, non ne è solo uno degli aspetti.
Noi siamo disegnati intorno a quello schema, ci salva quindi l’assenza di un punto di innesto e conseguente possibile rottura.
Non è mica un caso se, in Italia, gli unici disposti a mettere a ferro e fuoco una città per ribellarsi alla camorra sono stranieri.
Sono il punto di innesto che tanto preoccupa il governo di fasc...leader impegnati a guardare avanti.
Ché proprio ora che il lento ventennale lavoro di lobotomizzazione del popolo italico aveva dato i suoi studiati frutti, ti arrivano questi qui da paesi dove se gli levi il pane danno fuoco ai palazzi convinti che anche da noi possa scendere in piazza tutto un popolo.
Ma dove pensano di essere atterrati, in Africa?
Fosse già cambiato il nome dell'aeroporto capirei l'equivoco, ma così è presto, son passati solo 100 giorni.


Ah sì...gli aeroporti.
Su Alitalia non dico nulla perché sto aspettando la puntata giusta del TG4 per chiudere il montaggio che sto preparando da mesi con la storia dei servizi di Fede a fare da post senza parole.
Il montaggio al momento si apre con il servizio del 21 marzo nel quale venne offerta ai telespettatori una lunga chiacchierata fatta di reciproche sperticate mielose parole tra Fede e Fabio Berti il quale, con gioia del conduttore, dichiarò che l’interessamento del nano era per lui motivo di sollievo.
Non vi dico il dialogo.
A gior...minuti dovrebbe arrivare il servizio che attendo per chiudere il montaggio.

Magari nel frattempo mi capita di registrare anche il servizio col quale Fede ci racconta di Borghezio tra i nazi.

Scherzavo.

Infine, il maestro unico.
Tutti (tranne il sempre fenomenale Rillo) a gridare allo scandalo per questioni matematiche e come sempre a fare da allocchi distratti dietro ai quali il governo infila quindi facile la mossa che richiedeva la solita copertura depistante:
Il problema non è che il maestro sarà unico (specchietto), ma che il maestro unico sarà quello di religione (allodole cip cip).

Mentre io faccio dietrologia, se non siete troppo in ansia per l'appello del tedesco riguardo ai media che minerebbero famiglia e morale, guardatevi questo spot dieci volte al giorno finché non vi entrerà in quella cazzo di testa cosa ci sia dietro chi ne ha scritto il testo, scemi che siete.

Vi do un indizio, ché mica scherzo quando dico che siete scemi: '...una luce ancora più intensa...'.






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