Ma è quando alle ventidue la cliente ti saluta lasciandoti lavoro per altre 4 ore perché dopo altre 3 ore hai la sveglia ché ti vogliono bello pronto alle sei pure se hai finito alle 5 e ci mancherebbe vorrai mica non esserci e ti saluta tutta imbellettata perché deve correre, lei, alla cena di gala pre-evento e c'hai mica un accendino solo un attimo te lo riporto al volo e poi non era vero perché con il tuo unico accendino se ne va affanculo alla sua cena di gala mentre tu sei chiuso in una stanza per mille ore con un pacchetto di sigarette ma NON PIU' l'accendino come da famosa barzelletta, che sfioro di pochissimo ma proprio di pochissimo quel limite dal quale da vent'anni sono un maestro nel tenermi lontano quel limite sul quale da anni siede in attesa un vaffanculo che lo sentono pure nella regione affianco per tutta 'sta merda che tiene in piedi l'economia italiana e sposta miliardi ma non conosce quelle due regole fondamentali che ti portano a fare quel piccolo pensiero, minuscolo, senza differenze di casta né di ruoli, fatto a forma di semplice pensiero di rispetto per la gente che lavora e ti da quotidianamente il culo e in cambio chiede solo che gli si LASCI L'ACCENDINO CAZZO.
L'unica donna che va a cena con seicento uomini e ha come paura quella di non trovare da accendere, ce l'ho io come cliente.
E solo chi con 'sta gente ci vive ci mangia e ci dorme può sapere di che iceberg queste piccolezze possono essere punta.
Voi non lo sapete che malati di mente io tenga in piedi, non lo potete nemmeno immaginare.
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