A reggere la discussione sulla sua riforma, i favorevoli mettono il meccanismo secondo il quale la difficoltà di interruzione di un rapporto costituisce di per sé motivo per non avviarlo proprio, i contrari ci mettono il meccanismo che vede il basso numero di rapporti avviati essere testimone soltanto di assenza di volontà di assumersi i rischi e l'investimento che il rapporto implica.
In un constesto così apparecchiato, una sinistra degna di questo nome non si lascerebbe scappare l'occasione per portare a casa, con un diretto-gancio-ko, la riforma del divorzio.
Dramma economico e di vita per un numero di persone decisamente più grande di quelli coperti dall'articolo 18.
In un constesto così apparecchiato, una sinistra degna di questo nome non si lascerebbe scappare l'occasione per portare a casa, con un diretto-gancio-ko, la riforma del divorzio.
Dramma economico e di vita per un numero di persone decisamente più grande di quelli coperti dall'articolo 18.
Si scrive "persone", si legge: uomini. L'attuale legislazione in materia è il miglior deterrente possibile contro il matrimonio e conseguentemente contro la formazione di una nuova famiglia, almeno per un uomo nel pieno delle proprie facoltà mentali.
RispondiEliminaIn questo senso (e in questo solo), stra-concordo.
(non riesco a capire come risolvere il problema del tuo esser vist ocome spam...cheballe)
RispondiElimina