13 marzo 2013

Marò

Io so solo che quando ho avuto bisogno della diplomazia italiana all'estero, ho incrociato gente che nella migliore delle ipotesi aveva avuto il posto in cambio della promessa di levarsi dalle palle e di non chiedere posto in Italia nemmeno come portaborse.
Persone che alla mia richiesta di essere protetto in cambio del mio garantire di non scendere mai dal territorio italiano dell'auto dell'ambasciata, mi hanno risposto ridendo e informandomi circa il fatto che in certi paesi non è territorio italiano, da intendersi non sei protetto, nemmeno dentro l'ambasciata, figurati fuori.
E so solo che quando ho avuto bisogno di rivolgermi (quindi) direttamente alla Farnesina perché laggiù facevano orecchie da mercante, ho incrociato gente davvero con le palle che in mezz'ora mi ha risolto altrimenti il problema.
Il fatto è che per ogni italiano che ha incontrato gli uni e gli altri, puoi trovarne uno uguale e contrario, quindi la mia personale storia conta poco se non dentro i confini della mia personale vita durante la quale sono passato dal sostanziale menefreghismo ad un attuale profondo rispetto per le istituzioni, tanto profondo da accettare il prezzo di includere anche il rispetto per quella parte di uniformi indossate da veri e propri esaltati nazisti.
Da giovane vestivo pace fumavo buono suonavo jembe sul terrazzo e li chiamavo sbirri; oggi vesto alla cieca, fumo buono, sto attento al rumore per i vicini, se li sento chiamare sbirri mi girano pesantemente i coglioni, guardando ACAB non stavo dalla parte di Negro ma lo capivo e sono convinto che abbia ragione (su questo Diòn, metti giù lo spumante) Berlusconi: l'Europa non sarà mai tale non finché non avrà una politica fiscale unica, ma finché non avrà un unico esercito.
Ma per difesa, ed è qui che io e il tombeur de femmes torniamo subito a starci gradevolmente sui coglioni.

Di questa (tappa della) vicenda resta quindi un solo dato oggettivo che prescinde dal merito:
che se la scelta di presentarci da oggi in poi sul piano internazionale con i contorni di uno Stato che tradisce la parola d'onore di un proprio militare è quella che, come ormai quasi ogni voce riconosce, ha superato la selezione delle opzioni per "salvare la faccia", allora vuol dire che l'immagine che abbiamo all'estero aveva già da tempo superato quel livello basso sotto il quale ti resta davvero solo di fare a gara a chi ce l'ha più duro.
Il problema è che l'India ce l'ha decisamente più duro di noi, come del resto la quasi totalità di quei certi paesi e a breve, sicuro da quando a occuparsi di queste cose saranno (anche) un centinaio di vegani col trip di iutùb, la quasi totalità dei paesi senza il certi.

Di dato oggettivo in effetti parrebbe essercene anche un altro.
Perché a questi fanatici del tutto on line armati di cell con la cam, non so se è chiara la dimensione del problema, adesso spetta anche il diritto di mettere il naso nelle stanze dei Servizi, vero e proprio orgasmo per chi si è candidato con la promessa di aprire più cassetti possibile e quindi sicuro obiettivo prioritario per più di uno di loro.
Glielo diciamo che quando alcuni di loro avevano l'orario di rientro la sera, in tv c'era gente che decapitava in diretta quelli che facevano i gradassi e che oggi non lo fanno più e che non è decisamente il momento di andare a vedere il perché solo per il puro gusto di dimostrare che si poteva?

11 commenti:

  1. Anonimo17:03

    Beh, ma che la nostra parola in sede diplomatica valga poco più di uno starnuto, pensavo che fosse assodato, no?

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    1. Assodato lo era, quello che mancava era la trasformazione da Assodato a Linea politica.

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  2. L'unica parola d'onore cui uno Stato sovrano deve lealtà è quella rivolta ai propri connazionali: e forse, dopo un anno di vergognosa pusillanimità, è quello che si è deciso a fare.

    In quanto al resto, noto con piacere che ti stai avvicinando a una lucida percezione della ragion di Stato, e magari addirittura della famosa "zona grigia" necessaria all'unica, vera "buona politica": quella efficace.

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    1. E infatti quello si contesta.
      "Torneremo, parola d'onore" era diretto agli indiani o ai propri connazionali?
      La garanzia del rientro agli indiani era stata data sotto forma di cauzione, quindi come destinatari dell'altra garanzia, la parola d'onore, restano gli italiani.

      In quanto al resto...nun ce provà! :)
      ok la ragion di Stato, ho dato frequenti prove recenti a testimonianza del mio percorso di redenzione.
      Da qui a caricarmi a bordo del carro che vede la politica "efficace" essere l'unica forma di "Buona" politica ne passa.
      Anche la politica di Berlusconi/Maroni si è rivelata efficace per bloccare gli sbarchi a Lampedusa.
      Questo non significa che il risultato basti per definirla Buona, soprattutto visto cosa si è chiesto e ceduto in cambio.

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  3. Solo dopo ho notato l'etichetta "Dialoghi con quel che resta di mio padre": è una svista, o adombra qualche allusione impervia?

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    1. Tutta la vicenda diplomatica che apre il post riguarda la sua complicata nonché discretamente fumosa, e non solo in termini di cremazione, dipartita.
      "Quel che resta di mio padre" è da intendersi come quel che è sopravvissuto alla sua morte.
      Storia notevole, se vuoi in privato te la posso riassumere.
      Riassumere in 36/37 pagine come minimo, ovviamente.
      :)

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    2. Ah ecco: avevo immaginato, in effetti, che l'unica sezione dell'intervento che potesse celare qualche memoria familiare fossero i primi capoversi, riguardo alle peripezie diplomatiche.

      Se un giorno tu avrai tempo e voglia di scriverle, quelle 36/37 pagine, a me non mancheranno certo la voglia e il tempo di leggerle ;-)

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_21/maro-procura-militare-valuta-trasmissione-atti-tribunale-ordinario_01e43dea-91fe-11e2-9bc7-5a8f13477f3e.shtml

    Ecco: ADESSO ogni velleità d'onore è definitivamente fottuta.

    Povera patria, eternamente condannata alla farsa.

    Ah, e grazie SuperMario per quest'ultimo regalo, ovviamente.

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    1. Ma soprattutto io come link ti rispondo con questo:
      http://www.funize.com/Il_Giornale/2013/3/22
      dove potrai leggere l'apoteosi della faccia di bronzo che davvero solo da quelle parti sanno indossare con così tanta disinvoltura:
      "Monti RINNEGA LA PAROLA DATA e restituisce i nostri Marò all'India".

      Cioè se rinneghi la parola data con cui ti eri impegnato a restituirli sei un eroe, se mantieni la parola e li restituisci sei un TRADITORE dell'Italia.
      Siamo al triplo carpiato, nemmeno per difendere Berlusconi sono stati capaci di tali giravolte di senso e di logica.

      Comunque io l'avevo detto che l'India ce l'ha parecchio più lungo di noi e tant'è.
      E già che siamo in nottata di obiettivi centrati, direi che possiamo tranquillamente sottolineare anche la previsione sulla richiesta del Copasir da parte di Grillo.

      Due su due, direi che ci sarebbe da rallegrarsi se questo non significasse che ormai per prevedere le mosse di 'sta carovana di dementi basta fare un elenco di ipotesi da paese allo sbando e selezionare le alternative nelle ultime posizioni, per avere ragionevolissime probabilità di azzeccare il futuro.

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    2. Beh però il titolo del Giornale, per quanto paradossale, riecheggia lo stesso concetto che avevo espresso io qualche giorno fa, per cui "l'unica parola d'onore cui uno Stato sovrano deve lealtà è quella rivolta ai propri connazionali": in questo senso, sì, ha tradito.

      Veramente un capolavoro di masochismo: prima, dopo un anno di pavidità, sputtanare la "parola d'onore" data all'India nel nome di un superiore ideale di Giustizia, poi, dopo che l'India ci ha inferto un oltraggio che qualsiasi Paese che ancora conoscesse la dignità nazionale considererebbe una dichiarazione di guerra da manuale (sequestrare l'ambasciatore!), accorgersì che, ohibò, l'India ha l'atomica e noi no, e - chi l'avrebbe mai detto! - l'Unione Europea non serve a un cazzo, e sputtanare quindi pure quell'inconsulto rigurgito di Giustizia riconsegnando in fretta e furia gli ostaggi, dietro la patetica foglia di fico delle "rassicurazioni sul fatto che non verranno condannati a morte" (eccimancherebbealtro).
      E meno male che a compierlo è stato l'Augusto Governo degli Ottimati: l'avesse fatto quel volgare troglodita di Berlusconi, l'avrebbero già consegnato incaprettato al tribunale internazionale dell'Aja.

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