23 novembre 2013

Data astrale eccetera

Un tempo parlavo degli amanti del sushi come parlo dei vegetariani, gente che meglio perderli che trovarli, poi ho conosciuto vegetariani che meglio trovarli che perderli e negli ultimi cinque giorni ho mangiato sushi cinque volte, due delle quali sia a pranzo che a cena.
Ho talmente tanto lavoro che in questo momento ci sono due persone che lavorano per me e quando dico per me intendo come se fossi io, solo che non sono io e la cosa è come il sushi, un tempo sarei stato tutto teso in attesa del patatrak perché se non sei me prima o poi la cazzata la fai e dato che lavori come fossi me su lavori miei per clienti miei è come se la cazzata la facessi io e questo fino a ieri mi impediva anche solo di immaginare di dare del lavoro a qualcun altro.
Fino a ieri, perché oggi invece lavori tu al posto mio, io vengo solo agli incontri, tratto i costi, le esclusive, tu sei me e io sono te, solo che io sono te più di quanto tu sia me e oggi questo è tutt'altro che esser tesi, oggi è finire alle 19, andare in albergo, farsi una doccia e uscire a cena con l'amica alla quale raccontare che mi hanno affidato una regia bellissima alla quale sto lavorando da un mese, roba complessa da fare in inglese con tecnici francesi, ologrammi brianzoli, schermi abruzzesi, palcoscenico motorizzato, c'è chi pagherebbe per farla al mio posto e infatti c'è chi la farà al mio posto.
Non sto a spiegare il perché, tanto non si capirebbe, ma ho fatto quello che tecnicamente si chiama, e così l'ho riassunto all'amica a cena: un passo indietro.
"Tu?!" mi ha risposto.
Sì. Io.
A inizio serata le ho detto che ero cresciuto rispetto all'ultima volta che mi aveva visto, a fine serata ci ha creduto.
Mi ha salutato dicendomi Sei pessimo, sorridendo.

Ho dormito a due chilometri dal posto di lavoro solo perché dove dormo c'è un posto dove il sushi è buonissimo, un posto dove il whiskey è buonissimo, un posto dove il gestore del pub è gentilissimo, un posto dove una cameriera è bellissima e una sera mi ha chiesto Cosa scrivi e le ho detto Vuoi che te la legga?
Al lavoro camminando e camminando ritorno in hotel, due chilometri che a milano quando lo dici si chiedono se ti droghi e invece sono esattamente venticinque minuti, tra andata e ritorno un'ora della giornata con la musica in cuffia e niente a cui pensare se non dare indicazioni stradali, ultimamente devo aver assunto l'espressione di uno che sa qualsiasi cosa perché ogni dieci metri c'è qualcuno che mi ferma per chiedermi qualcosa, gli orari di chiusura della biglietteria, dove mangiare, dov'è Wagner.
In due giorni diversi alla stessa ora nello stesso identico punto di quei due chilometri mi hanno fermato due persone diverse per chiedermi dov'era la stessa piazza e a entrambi ho dovuto spiegare che è esattamente da dove stavano arrivando entrambi, pareva il giorno della marmotta, Buonasera Signor Bozza mi dicono in hotel quando arrivo il primo giorno e apro la porta, Ciao Bruno mi dicono al pub quando arrivo la prima sera, è come se vivessi in cento tempi, in cento città, ovunque sono a casa, ovunque c'è chi mi legge, ovunque c'è chi mi scrive, ovunque c'è chi mi pensa, ovunque c'è chi mi raggiunge, ovunque ci sono persone che mi chiedono dov'è una piazza.

Sono stato a cena da una persona importante in una casa importante nella quale la foto più sobria sugli scaffali era quella con lui e il Papa, vogliono che lavori per loro fisso, nessuno è mai riuscito a convincermi a farlo, qualche settimana fa a pranzo non prima di aver fatto arrivare quattro piatti di pesce crudo e un vino bianco gelato uno di quelli con cui vivo da quattro mesi, tra un Vuoi gamberoni e un Assaggia questo tonno che cos'è, butta lì un Ma tu ti fermeresti con noi? e io senza pensarci un istante, come non avessi dribblato la stessa domanda cento volte negli ultimi anni, mi vedo scappar fuori un che mai avrei detto se solo ci avessi pensato un secondo di più e invece non ci ho pensato ed è uscito un che non so perché ma ha avuto l'esatto suono che ha una liberazione, come avessi voluto dirlo da anni ma mai avessi avuto l'occasione a mia misura, il tempo a tavola si ferma, nessuno se lo aspettava, nessuno credeva che una domanda così senza speranza sarebbe stata la domanda migliore mai fatta nell'unico momento in cui andava fatta, il giorno dopo la notizia si diffonde e l'amministratore delegato che mi conosce da anni chiede a chi mi ha fatto la domanda se è sicuro, Ma Bruno Bruno? Ma sei sicuro? Nessuno è mai riuscito a fermarlo e allora da quel giorno è tutto far programmi e io che capisco la necessità di chiarire paletti, a patto che, sia chiaro che, qualsiasi proposta deve girare attorno a pochi punti ma di cemento, non devo tornare a vivere a milano, scelgo io con chi lavorare, voglio una squadra selezionata da me da formare, e tutto è Sì, Certo che sì, Ovvio che sì, ma davvero ti fermi, faremo il botto.
Non lo so, le cose sono già cambiate e l'arrivo di un'altra persona con la quale anni fa giurai di non sedermi nemmeno più a tavola fa improvvisamente cambiare l'aria e io prendo la persona che mi fece la domanda del secolo e gli dico che allora adesso è di nuovo no, non lavoro in un posto dove c'è lei perché dove c'è lei l'aria diventa irrespirabile, il terremoto, adesso come si fa, cosa si fa, non lo so io intanto mi faccio i miei chilometri per tornare in albergo, c'è gente in strada che se non gli dico dov'è una piazza non sa dove andare, Voi se volete un consiglio alzate le trincee e rinforzate gli argini perché vi mangia e so di cosa parlo.
In due giorni hanno già avuto modo di dire tre volte Forse ha ragione Bruno.
Certo che ha ragione Bruno, Bruno ha sempre ragione, e infatti Bruno non si ferma più fisso però è stato bello pensarci per una volta dopo tanti anni.

Mio fratello si fa un'ora di metrò solo per venire a cena con me per raccontarmi che sta bene, che il lavoro gli va bene, che l'equilibrio gli sta bene, che mi vede stanco ma mi vede in grado di.
L'altro fratello mi telefona solo per dirmi Ciao volevo solo sentirti, prima volta in mille anni, viene a cena anche lui una sera, Gianluca mi telefona dopo più di un anno, dice che Simone ha avuto voglia di vedermi, hanno tutti voglia di vedermi e nessuno che sappia cosa è successo ad agosto, hanno tutti semplicemente voglia di vedermi nello stesso momento, è come fosse saltato un tappo e lo champagne uscisse a fontana inarreastabile.

In agenzia c'è lei, bellissima ma di ghiaccio, fai fatica ad avvicinarti, pensi ti mangi, sembra di un pianeta a mille anni luce dal tuo, poi ci parli dieci minuti e scopri che è il contrario, appartiene al tuo più di quanto immaginassi, è normale, è semplice, frequenta i tuoi posti, vive i tuoi quartieri, scorgi che quel ghiaccio è in realtà solo la scelta di chi vive fuori dal lavoro, che è qualità di chi non ha l'ansia tutta milanese di mendicare mattoncini per l'autostima in ogni minuto della giornata e per questo capisci d aver di fronte una persona che ha da dire ma semplicemente sceglie quando e con chi, dieci minuti dopo la prima volta che le rivolgi la parola per dirle Ci offriamo un caffé? ti dai al bunjee jumping chiedendole di uscire con la stessa istintività usata per dire quel Sì mi fermerei a lavorare fisso, se solo ci avessi pensato un secondo di più non l'avrei più fatto solo per risparmiarmi il No di un altro pianeta, ma non ci penso e salto, mi scrive un mega giga sì e ci allega un disegno che mi fa sorridere al pensiero del suo aver sorriso quando l'ha scelto.
Non era di ghiaccio, semplicemente sceglie quando e con chi sorridere e quando sei così di cose da dire rischi di averne persino più di me, che è tutto dire, appunto.

Vivo in mille città come fossero tutte quartieri di un'unica enorme città alla quale appartengo e questa cosa (oggi) mi piace moltissimo, mi sposto tra le città con la leggerezza (e la frequenza) con la quale le persone normali vanno in centro a passeggiare o in quel quartiere a sentire musica, i treni sono autobus, gli aerei sono taxi, gli hotel sono case, i ristoranti sono parenti la domenica e infatti lì ci vediamo.
Settimana prossima sono a Montecarlo.
Stesso hotel, stesso teatro, stessi locali, so persino quale semaforo attraverserò la mattina per andare a lavorare e dove andrò la sera a bere il bicchiere per liberare la mente dalla giornata.
Poi però quando torno mi fermo un pochino altrimenti muoro e sulla lapide come epitaffio ci mettono il numero di punti della tessera di Italo, quattro mesi così comprensivi di uragano Katrina senza mai fermarsi più di cinque minuti nello stesso posto e nello stesso pensiero e un numero di lavori che solitamente faccio in un anno sono davvero troppo anche per me.
Un po' di bici, qualche invito a cena da accettare, qualche sigaretta in meno da fumare, le luci di natale da mettere a nonnina che è già entrata in zona defcon e non preme solo perché mi vede una volta alla settimana giusto quando lancio la valigia sul letto quella di un lungo viaggio ma la conosco e se aspetto ancora un po' cede e nel piatto mi fa trovare il tubo di luci, burocrazie da sbrigare, avvocati da sguinzagliare, mercati da passeggiare, cucine da riattivare, campanelli da sostituire, addobbi ad arredare ché tra poco è Natale.

Il venticinque dicembre sarà esattamente un anno che non faccio sesso (lasciato oltretutto incompleto a causa della tanto brutta quanto mai provata prima sensazione di star violentando qualcuno che mi ha fatto girare dall'altra parte e dire basta così) e almeno tre che non faccio l'amore.
Se non sai cosa regalarmi per natale, dico.
In cambio vivrai i sei secondi più belli dei tuoi ultimi anni, nove se ci diamo anche ai preliminari.

Vogliamo dire che sono felice non esageriamo, vogliamo dire che sorrido sì, diciamolo, un mega giga sì diciamolo.
E onestamente solo tre mesi fa non avrei messo nemmeno un centesimo sulla possibilità e perciò a me oggi basta questo.
C'è chi crede io mi senta dio, la verità è che sogno di essere Valerio Mastandrea.
Capace di star zitto in quel modo lì, dire l'essenziale con quella faccia lì e fare di storie banalissime dei film bellissimi.



20 commenti:

  1. Anonimo10:31

    Valerio MaSTAndrea, Cherì. :))
    ora, ti pare che non conosca il cognome dell'uomo piùbbello della terra - in parità con Filippo Timi (entrambi sempre dopo il fidanzato, oviamente)?
    eh, tanta roba.

    beh, devo dire che dalla passeggiata di Firenze ne è passato del sushi sotto i ponti! ;)
    (poi ti vorrei dire del mega giga sì, ma mi mordo la lingua e vado avanti)

    eh, tanta roba in cantiere.

    auguri per la tua prima nuova volta, qualsiasi essa sia - sperando che sia quella che vuoi tu.

    lisa


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    1. E pensa che dopo avermi bocciato musici e scrittori, ormai mi avete messo l'ansia da presentazione e mentre scrivevo il nome ho pensato "Adesso mi bocciano pure l'attore così il campo artistico è completo e possiamo rilassarci"!
      :)

      Ohibò...ma sai che non avevo mai notato l'assenza della R...corretto subito!
      Filippo Timi?
      Ce l'ho!
      http://ilmiomanifesto.blogspot.it/2007/10/colpevole-mancanza.html

      No perché a voi donnine 'sta cosa che l'italia abbia saputo rigenerare un'intera generazione (rigenerare una generazione si può dire senza scatenare ilarità?) di attori uno meglio dell'altro vi mette in vantaggio.
      A noi maschi la stessa generazione nella migliore delle ipotesi ha dato la Golino, nella peggiore la Buy, capisci che è sleale.
      E comunque il libro (di Timi) non sono riuscito ad affrontarlo, magari ci riproverò ma ai tempi ricordo che è stato uno di quei libri che alla terza volta che riparti da capo e rileggi per l'ennesima volta le prime venti pagine facendo una fatica bestia, molli lì per lasciarlo in attesa di tempi più predisposti.

      Ne è passato di sushi, sì.
      In questi mesi ho un ritmo di accadimenti tale che se ci si vede questa settimana e ci rivediamo la prossima, ti racconterei le cose come se tra le due fossero passati gli anni.

      (no tanto per capirci: esattamente in questo istante mentre ti sto scrivendo mi è arrivato un sms. Lo apro, è di un'amica di Milano anche lei trasferitasi a Torino coll'omo che non sento da un anno e che mi scrive "Bruno 1) Vi invito a cena dimmi tu quando 2) ho un lavoro freelance per te continuativo".
      Cioè capisci che quel -VI invito- dimostra che nemmeno lei sa e lo stesso ricompare in questo momento e c'è l'invito a cena e c'è il lavoro continuativo, cioè capisci cosa intendo quando parlo di ritmo e di tutti adesso all'improvviso anche se nessuno sa e quindi al netto di e non a causa di?
      é pazzesca questa cosa)

      La mia nuova prima volta sarà bellissima e sicuramente sarà quella che vorrò sia.
      Considerato che è necessario che a volerla si debba essere in due, è piuttosto certo che, con chiunque sarà, tutto il tempo prima dei sei secondi e tutto quello dopo sarà un tempo bellissimo.

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  2. "A noi maschi la stessa generazione nella migliore delle ipotesi ha dato la Golino, nella peggiore la Buy, capisci che è sleale."

    Mai visto "Romanzo criminale - la serie", eh?

    http://www.theredlist.fr/media/database/films/tv-series/drama/2000/romanzo-criminale/004-romanzo-criminale-theredlist.jpg

    Ora, senza nulla togliere a Filippo Timi... :-D

    (Ed è pure brava, peraltro.)

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    1. Vabbé, mo', non è che il discorso slealtà fosse riferito alla beltà, che vabbene l'anno di cui sopra ma ancora il Valerio e il Filippo non è che mi richiamino quel tipo di apprezzamento, eh.
      Mi riferivo alla bravura di una nuova generazione di attori che non ha un proporzionale corrispondente nel parco femminile.

      Ovvio che se la gara è sulla bellezza c'è mica solo quella là di Romanzo criminale, l'offerta si amplia eccome a dismisura e va dal mio amòr
      http://images.vanityfair.it/Storage/Assets/Crops/333637/53/164570/diane-fleri_980x571.jpg

      al mio amòr amòr
      http://ilarge.listal.com/image/2005882/936full-nicole-grimaudo.jpg

      per arrivare al vero e proprio top del shooogno:
      http://imworld.aufeminin.com/breves/D20120504/luisa-ranieri-intervista-2-1-151332_XL.jpg

      e mi fermo qui, giusto rimettere il boccino al suo bel posto, ecco.
      e ne approfitterei anche per mettere agli atti una cosa che a un certo punto bisogna anche dire e mi pare il momento migliore: non mi piace la Cucinotta.
      Si può dire che non ho mai trovato bella la Cucinotta, sì?

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  3. Beh lisa aveva parlato di "uomo piùbbello della terra", mica di attore più bravo: pensavo intendessi anche tu un misto di bellezza e bravura.

    La Cucinotta è mortalmente noiosa, più che altro. A parte il fatto che ormai è pure carne da brodo.

    Comunque ti facevo di gusti migliori, eh. A parte la prima (che nella foto che mi hai indicato pare quella che t'ho segnalato io, mentre nelle altre è discreta ma niente di particolare), le altre due sono l'incarnazione del nulla: bella incarnazione (soprattutto la Ranieri), non discuto, ma, per come la vedo io, il fascino è anche una questione di atteggiamento, di malizia e d'intelligenza, e la Grimaudo m'è sempre stata sui coglioni, mentre la Ranieri ha il carisma di un sacco di patate.

    Allora, se mai, Violante Placido, o ancora meglio (come "carisma") Chiara Muti...

    (O, nella sezione "milf", la sempiterna Guerritore: altro che la Cucinotta, tsè!)

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    1. Eh appunto...Lisa, mica io! Ti pare?

      Bene, vorrà dire che quando faremo un'uscita a quattro con la Grimaudo e la Placido, non ci pesteremo i piedi a vicenda.
      Però tu a tavola alla mia non dire che t'è sempre stata sui coglioni, altrimenti poi mi tocca lanciarti il tovagliolo come fosse un guanto e un grissino come fosse un fioretto.

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    2. Anonimo19:32

      no ragazzi, mammamia, scusate ma la Placido è davvero acqua... tiepida!!!

      Dion, "piùbbello della terra" era nel senso di bravo, capace e pure che fa tanto, ma tanto sangue - ma non un sangue solo di fisicità, un sangue con tanta di quella roba dietro che l'aspetto fisico ok, ma uh, 'avoglia.
      (non riesco a trovare una descrizione a parole, scusate gli ormoni cerebrali mi sono andati in tilt).

      l'avete mai visto "Un giorno perfetto" con il suddetto Mastandrea e la Ferrari?
      (sì, lo so che è di Ozpetek, ma viggiuro che è diverso!!!)
      ok, allora andatevi a vedere anche "Padroni di casa" - così c'è pure Elio Germano (ecco, parliamone). :))
      via, sarò generosa e vi dirò pure questa: "Mio fratello è filgio unico".

      ecco, ora mi sento libera di poter dire: Scamarcio non l'ho mai potuto vedere. :D

      lisa

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    3. Padroni di casa me lo sono visto la settimana scorsa in treno e, purtroppo, i dieci minuti finali solo in un secondo momento (il viaggio era finito) a casa di notte.
      Enorme.
      (e visto che siamo in zona giovani fanciulle del cinema italiano approfittiamone per un inchino a quella topissima che in quel film fa girar la testa a tutti e che porta il nome di Francesca Rabbi signorebbello quant'è)

      Un paio di settimane prima invece mi sono visto Gli equilibristi, che poi è il film al quale pensavo quando ho scritto "Capace di star zitto in quel modo lì, dire l'essenziale con quella faccia lì e fare di storie banalissime dei film bellissimi."

      Potresti vederlo con l'audio in muto quel film, tant'è bravo con la faccia.
      Enorme più di Padroni di casa.
      Ma parecchio di più.

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    4. http://images.movieplayer.it/2012/08/24/i-padroni-di-casa-un-bel-primo-piano-di-francesca-rabbi-tratto-dal-film-249603.jpg

      No niente, agevolo contributo fotografico per Dion, così che abbia a vedere di che si tratta al fine di facilitargli la comprensione

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    5. Anonimo21:56

      sai la lista "quei film che me li devo vedere ma me li sono persi perché li hanno già tolti dalle sale mannaggia"? ecco, gli equilibristi mi manca. :)
      tiggiuro che in "Un giorno perfetto" lui non fa il cazzone di sempre (vedi "I padroni di casa", appunto), e fa paura.

      poi vogliamo parlare della scena clou di Morandi?
      grande Gianni.

      lisa

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    6. Ora recupero Un giorno perfetto e ti recupero Gli equilibristi.

      Morandi mi era sembrato il punto più debole di quel film, poi da quella scena in poi è decollato.
      Ora, se le scene dei film venissero girate in ordine di sceneggiatura potrei anche capire che uno sia entrato in un film man mano che lo girava, ma sapendo che quella scena potrebbe esser stata girata in qualsiasi punto della produzione e le altre idem in maniera mischiata, che da quel punto in poi sia decollato è spiegabile solo con una personale predisposizione alla recitazione di scene in cui viene fuori una parte interiore non proprio buonissima, diciamo.

      Insomma, è per dire che dopo quel film non riuscirò mai più a sentire "Sei forte papà" con la stessa spensieratezza, perché è evidente che quell'uomo o è un grandissimo attore, ma allora perché il resto del film l'ha tirato sul piatto come non gliene fregasse nulla, oppure il gufo con gli occhiali non deve aver fatto una bella fine dopo esser stato caricato sulla roulotte.

      (ora dimmi tu chi altro ti può sparare fuori un'analisi psicologica usando come chiave di lettura il testo di Sei forte papà, no dico, dimmi tu se non sono un fenomeno)

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    7. Stavo pensando che però in realtà dopo quella scena le uniche di Morandi sono quelle al concerto e quindi mi torna di nuovo il perché siano quelle che gli sono riuscite meglio.

      E comunque resta che gli animali non han l'ombrello e non portano mai il cappello.

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    8. Mi sa che è vero: ero convinta, chissà perché, che il Bianconiglio lo portasse, il cappello, ma sbagliavo.
      (Ollallà, è tarditarditardi, disse la BiancApe, e volò via... ;o))

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    9. è la lepre!
      la lepre in tuta rossa!

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    10. Anonimo22:27

      sì è vero, escluso quella e i concerto il Gianni fa un po' penuccia, però io a Gianni Morandi buono come il pane non ci ho mai creduto.
      e quindi ho molto apprezzato le scene di cui sopra. proprio per la banalità, e la malvagità.
      c'è un che di ferino in tutto il film, che mi ha intrigato.

      lisa

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  4. lisa - che ha gusti sopraffini - mi ha anticipato, ché volevo dire ... ma elio germano dove lo mettiamo?

    e soprattutto abbasso scamarcio!!!

    p.s.:se serve un aiuto per allestimenti natalizi, caro bruno, non hai che da chiedere eh ... sai che ho una certa esperienza con addobbi e affini ... in cambio qualora volessi aggiustare faretti o cosine così ...

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    1. Ora se io dico che Scamarcio è tipo il sushi e cioè che non lo potevo vedere finché non l'ho visto e dopo che l'ho visto l'ho apprezzato, con l'aggravante che a me Mine vaganti è piaciuto e pure molto, me se magnate?

      L'addobbaziò, ringraziando per la gentile nonché competentissssssssima offerta che so basarsi su concreta e dimostrata attitudine alla materia, mi è purtroppo rito affettivo che da anni va condotto assolutamente in solitudine e/o con femmina residente (i miei riferimenti culturali natalizi sono Ally McBeal e R Downey Jr e dopo la puntata del pupazzo di neve fuori dal portone la mia vita non è stata più la stessa :)), ma ogni volta che appenderò uno dei tusaicosa garantisco che sarà come fossi qui.
      Al contrario sarà un piacere, là dove tu non avessi uguale e contraria personale fissazione relativa a maschio residente, occuparmi di faretti e cosine così.
      C'ho la cassetta degli attrezzi che ogni volta mi guarda e mi dice Oh!

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    2. mine vaganti piacque pure a me.
      e proprio lui come lui ad essere insopportabile. e brutto.

      ma lo so, ma io mi adoperavo anche per la nonna ... :)
      e in quanto alla femmina residente lo so, lo so, che non lo so ...

      e a proposito del tu/io sappiamo cosa sappi che c'è l'update 2013!

      (già la parola cassetta degli attrezzi mi suscita un brividino d'eccitazione! oh!)

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    3. Allora s'ha da organizzà randevù per scambio update!
      Mi presenterò vestito con la mia cinturina attrezzi che nemmeno i centocelle nightmare oh!
      Ma anche i village people. :)

      Agevolo documentazione:
      http://www.zeusparty.com/image/data/110/34933.jpg

      (tu che mi conosci non dire che sai che quello sono io perché altrimenti non le tengo più ferme!)

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    4. uaaaaiemsieeiii :)

      (lo sai che ti preferisco coi capelli lunghi però ... ops!)

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