18 aprile 2004

Fabio the Calendar boy

Che tanto poi lo sappiamo tutti che ci si perde.
Perché questo è scritto nel corso delle cose.
E ti ritrovi a salutare un amico che parte e tutti a dire “Ci sentiamo, scriviamoci, una mail, ti verremo a trovare”.
Ma tanto lo sai che non succederà.
Perché è scritto nel corso delle cose che col tempo ci si perde, soprattutto quando è di due continenti che si parla.
Perché andare a vivere negli Stati Uniti non è come sposarsi.
Li, si, al massimo ci si ritaglia un martedì con gli amici a bere rum, ma gli Stati Uniti no, quelli sono lontani.
E allora lo guardi dicendo a te stesso che se succede quello che tu speri che succeda tu non lo rivedi più.
Perché ti auguri che realizzi ogni suo sogno, ogni suo desiderio.
Come ogni uomo sulla terra degno di tale nome merita.
E sai che se dovesse riuscirci significherà che non ci si rivedrà più, o comunque non ci si rivedrà per chissà quanto tempo.
Ed è strano salutare qualcuno sapendo che se realizzerà quello che lui sogna tu non lo vedrai più.
Ed è strano perché ti ritrovi a dire “Spero di rivederti il più tardi possibile” intendendo una cosa bella.
Ed è strano perchè sai che se succede, nella tua vita ci sarà un Uomo in meno col quale bere qualcosa la sera.
E non è poco sapere che gli Uomini che hai intorno sono, da stasera, uno in meno.
E c’è anche un po’ di invidia mentre lo saluti, perché sai che domani c’è un aereo che lo porterà la dove sognava di andare da quando ha iniziato a sognare.
E allora è stima quella che racchiudi nel tuo saluto.
Per un uomo che ha tenuto fede ai suoi sogni.
Che li ha costruiti, rincorsi.
E che finalmente ha dato loro il via.
E te ne fotti se tu sei d’accordo o meno, perché non è la tua vita, è la sua.
E allora gli auguri di farcela, di spaccare il culo al mondo.
Sognando si, di andare a trovarlo quando lo premieranno con l’oscar.
Tutti insieme, come si diceva stasera, a urlare che noi lo sapevamo, mentre ti si salutava, che ce l’avresti fatta.
Per quel film che sei finalmente riuscito a girare come regista, con Spike Lee come aiuto regista.
Immaginando, forse sperando, che un giorno, quando farai colazione con Michelle Pfeiffer ti ricordi di me.
E che tra un pan cake e un orange juice tu le dica “Sai, a migliaia di chilometri da qui ci sono degli amici a cui ancora oggi, dopo anni, manco un po’”.

Take care of you Fabio.

16 commenti:

  1. ho letto il tuo blog dalla prima riga all'ultima. ne ho assorbito amarezze, gioie, disordini, ma in generale intensità. mi ha(i) lasciato dissonanza, per quanto poco significativo, poco preciso e poco chiaro sia il termine. mi sono chiesta come mai scrivi nel 99% dei casi di notte e e come fai ad essere così intensamente stronzo e cinico e vitale nello stesso tempo. ho pensato a quante cose lette quì avrei desiderato scrivere io e a quante volte mi sono arresa per quel "o tutto o niente". (pausa). rileggo e non trovo un senso in quanto scritto. prima o poi ci ripovo. magari riprendendo da quì.

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  2. non trovi un senso in quanto scritto da me o da te? davvero l'hai letto tutto? mi togli una curiosità? Me lo son sempre chiesto...quanto ci si mette? Ogni tanto vorrei farlo anch'io, per leggere un mio cammino che io conosco solo a "passi" per una volta tutto insieme per vedere cosa mi fa capire, ma penso sempre che ci vorrebbe troppo tempo e che non riuscirei a farlo come vorrei, e cioè dall'inizio alla fine in una volta sola.
    Ma comunque...scusa eh...l'hai letto tutto e mi hai trovato stronzo e cinico???!!!! E meno male che i primi quattro mesi sono dedicati ad una donna!!!! Mi sa che allora... adesso capisco perchè... vabbè.. ah!ah!ah! Pensa che roba.. io pensavo fossero belle parole e ora mi hai messo il dubbio che magari anche lei le leggeva come stronze e ciniche!!!! AH!AH!AH! Ci voleva proprio 'sto dubbio!!! Scrivo di notte perchè di notte non ho mai nessuno intorno che mi dice di non dire cazzate!!! ;) Ciao.

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  3. utente anonimo09:27

    bravo Broo! Il "solito" bacino! ;)

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  4. il tempo impeigato è stato di quasi 2 ore, ma tieni conto che se incontro parole/pensieri che "sento" miei, allora mi ci fermo sù (troppo) a lungo. su quanto tu sia stronzo non ci sono dubbi, tu stesso sei il primo ad "ammetterlo" (anche se non è questo il verbo che vorrei usare, visto che lascia un ingiusto senso di "colpa"); per la questione della donna a cui hai dedicato i primi mesi del blog, quella no, quella è un'altra storia. quello non sei tu, quella è poesia :) ps: ho perso il senso rileggendo le mie parole nell'ultimo post, non le tue :)

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  5. Ah guarda... puoi stare tranquilla. Usa pure la parola stronzo riferita a me senza alcun tipo di problema, che a me tutto lascia tranne un ingiusto senso di colpa!!!! ;) Un "solito bacino" anche a te.

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  6. i sensi di colpa non dovrebbero venire per nulla che non meriti la tua energia, qualunque cosa sia. sto andando a seguire marketing pensando al tuo post del 23 marzo :) un beso.

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  7. commovente, tremendamente e meravigliosamente vero. un saluto, d.

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  8. utente anonimo17:13

    so che vuol dire....
    L'ho provato....
    L'ho sentito, amato ed odiato qull'istante....quell'"addio"....
    So che vuol dire. non a modo tuo, ma a modo mio....
    No, non mi riferisco ai commenti, no....al tuo post....
    LiLa

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  9. utente anonimo19:46

    eh ggià.

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  10. d'ora in poi si dovrà dire "ohhhh Yeah!" !!!

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  11. utente anonimo10:56

    "ohhhh Yeah!" ....
    Va meglio?!?...
    Comunque nel mio "eesere tornata" ho girato qua e là tra i tuoi post....
    Beh, ti ho lasciato commenti, qua e là....
    Lila..

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  12. lo so, li ho visto, però a me piace di più pensare che hai girato... Li e La. ;)

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  13. utente anonimo12:42

    Lì e Là....e sia!
    Son passata anche per mail....
    Sono piccola, passo dappertutto...
    LiLa

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