L’avanguardia fu ovviamente Forza Italia la quale, gestita dal massimo esperto di vendita di detersivi della storia italiana, fece entrare per la prima volta nella politica la strategia di marketing a livelli degni di tale nome.
Fu un colpo di genio la scelta, a pochi mesi dall’inizio del campionato del mondo di calcio, di far diventare marchio quelle che da lì a pochi mesi sarebbero state le due parole più pronunciate dal più vasto numero di uomini sandwich che si potesse inventare.
Milioni di persone trasformate, grazie a una semplice intuizione tipica degli uomini di Millionaire, in veicoli involontari dei primi spot politici su larga scala capaci di raggiungere livelli di penetrazione mai visti prima.
Per un mese, ogni schermo tv del mondo avrebbe mostrato almeno una volta al giorno decine di italiani in delirio da fanatismo gridare il nome del nuovo partito.
L’esperto di detersivi, con quella mossa, dimostrò che tenergli testa sul terreno dell’abilità nel trovare meccanismi per moltiplicare la visibilità da quel giorno sarebbe stata davvero dura.
Quell’anno ai mondiali, anche uno di rifondazione sarebbe stato suo malgrado un veicolo per diffondere il nuovo nome.
In un mese raggiunse obiettivi di visibilità che gli altri non hanno raggiunto manco in vent’anni e la memorizzazione del nome sarebbe stata facile almeno quanto quella del marchio, che opportunisticamente fu una semplice quanto altrettanto ripetuta su ogni schermo tv per un mese di seguito, bandiera tricolore.
Viene da dire che tutto questo fu in un certo senso un po’ un furto, perché da quel giorno in poi nessuno avrebbe più potuto esultare per la nazionale senza ricordarsi che nello stesso momento stava contribuendo alla notorietà del neo partito.
Rubò la libertà di tifare senza preoccuparsi di pensare anche alla politica, a meno di non accettare di essere sicuro complice della diffusione di quel nome.
Milioni di appartenenti alle sinistre costretti improvvisamente a trovare in fretta qualcosa di alternativo per sostenere la nazionale perché da lì a poco si sarebbe partiti per gli USA e il calcio è il calcio però anche il circolino andava difeso dall’invasione.
“Grandi Italia!”
“Mabbbella Azzurri!”
Un bordello, milioni di persone senza più punti di riferimento.
Riconoscersi per strada era diventato impossibile, abbracciarsi un rischio.
Oggi nasce il PD.
Quegli uomini che non seppero dare a Occhetto i consigli giusti per sostenere il confronto mediatico perché impreparati alla valanga di trucchi e assi nella manica che per la prima volta si videro gettare sul tavolo dall’esperto di detersivi e come sempre indietro di almeno vent’anni su qualsiasi cosa assomigli a una trovata geniale, hanno in questi vent’anni frequentato una valanga di corsi di recupero alla Om Scioppin’ Iùrop Iunivèrsiti i cui compiti a casa si sono via via nel tempo resi visibili nei maglioncini sulle spalle di Prodi uguali a quelli di Berlusconi, negli spot “Plisss vìsit auar càntri” così uguali al mitico momento di comicità del “Se fleg is nos onli e fleg baz is a simbol ov fridom en democrasi”.
Tentativi, prove d’orchestra, corsi di sostegno per arrivare preparati all’esame di maturità di oggi.
E praparati sono arrivati.
L’elenco di mosse copiate sempre dopo che ne hanno visti i successi a destra, si chiude oggi con la scelta di chiudere il conto aperto quando venne rubata agli italiani la possibilità di esultare per la nazionale.
Da oggi bestemmiare in chat, sms e blog non sarà più possibile.
Milioni di 15enni trasformati in involontari veicoli pubblicitari per il Grande (Immenso) Walter.
Gli uomini di marketing della sinist..del centro hanno restituito il favore ricevuto vent’anni fa.
Ora si attende la controreplica del prossimo partito unico delle destre, risultato del feeling tra il cavaliere e la Brambilla.
Ci sarà da ridere, perché tra le disponibili a 'sto punto è rimasta solo TVB.
Ché ci starebbe anche, visto che secondo lui Tutti Vogliono Berlusconi.
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