2 maggio 2008

Salame sugli orchi

Abbiamo davanti 1.825 giorni e siamo solo al’inizio.
Conosco un sacco di persone che hanno già perso circa 15 preziosi giorni.
Stanno tutte a sinistra.

Quando il contenuto è difficile da affrontare, si sposta tutto sull’ideologia, così si chiude il problema e ualà, le posizioni sono rispettate.
Il problema?
Chi se ne frega, l’importante è mantenere la posizione e ora più che mai di mantenerla difendendola da qualsiasi rischio di ridiscussione, che, come direbbe un noto poeta blogger, “E’ tempo no di ridiscutere”.
Ed è diventato un modo di confrontarsi, ormai, a tutti i livelli, dal bar al palazzo più alto.
Tu butti lì il problema e la risposta è l’ideologia che gli ruota intorno.
Come se tu dicessi che un rigore è stato irregolare e ti rispondessero parlando dell’importanza dei biglietti nominali sugli spalti, per dire.
Succede ad esempio ogni volta che qualcuno in un dibattito politico prova a discutere la legge 30.
Appena arriva a pronunciare la parola “Trenta” (o “Biagi”) con il tono di chi si sta apprestando a discuterla, chi gli sta di fronte estrae immediatamente dalla fondina un fulminante “Tu non onori il sacrificio di chi ha dato la vita per quella legge!”
I contenuti della legge? Non esistono nemmeno più.
Una o più parti da ridiscutere? Manco di pezza.
Quella legge ormai può solo dividere chi è contro le BR da chi non onora un uomo morto e ogni dibattito che mira a parlare della legge e non del contorno di sangue, viene immediatamente deviato sul contorno di sangue, bloccandolo di fatto.
Così si è fatto ai tempi di Quattrocchi, tirato fuori istantaneamente ogni volta che da quella vicenda qualcuno voleva partire per affrontare il discorso dell’aspetto “Business” della guerra in Iraq e dell’implicazione delle aziende italiane.
Non si poteva, non si può.
Diamine, vorrai mica non onorare un eroe della patria!
Il problema? Sepolto.

Perché questi due esempi?
Per arrivare al terzo passando per la dimostrazione che ormai non si discute, si presentano distintivi.
Parlo delle ronde.
Quelle padane, sì.
In questi giorni penso ai due esempi là sopra ogni volta che leggo o sento qualcuno che tira fuori il discorso delle ronde.
I toni sono solo e sempre due e al limite qualche variante degli stessi, ma sempre a quei due riconducibili: quello di chi non vuole nemmeno discutere tutto ciò che esce dalla bocca della lega per il semplice fatto che è uscito dalla bocca della lega e quello di chi accetta come azione risolutiva totale e radicale qualsiasi cosa esca dalla bocca della lega per il semplice fatto che è uscito dalla bocca della lega.

Allora in questi giorni leggo delle ronde e trovo quelli che urlano “Sì! Con le ronde non ci saranno più gli stupri!” e quelli che urlano “La giustizia in mano ai cittadini mai! Il far west de razzisti mai!”
Allora dico “Che palle”, mi giro dall’altra parte e penso che le ronde, senza che nessuno urli nulla, in italia le abbiamo da anni e sono esattamente quelle che oggi propone la lega solo che non avendole proposte la lega sono andate bene a tutti o non sono state nemmeno viste dagli altri perché non le si poteva ideologizzare perché nessuno le aveva proposte né per risolvere il problema stupri né per portare avanti idee xenofobe né per combattere quelle idee xenofobe e quindi, non facendo prima pagina, hanno lavorato e lavorano indisturbate da anni intorno a quegli stessi che oggi propongono le ronde come novità politica chissà quanto innovativa senza sapere che ci sono già da anni, così come a quegli stessi che urlano che loro le ronde non le permetteranno mai senza sapere che gli stanno intorno da anni senza che loro se ne siano mai accorti.
Si chiamano “City Angels” e sono esattamente questo: gruppi di privati cittadini che, oltre a una serie di altre cose assistenziali date dal carattere fortemente cattolico (e te pareva) del movimento, si occupano di sorvegliare strade e piazze più calde, di intervenire quando si compie un reato, di fermare i delinquenti e di farli arrestare.
Si chiamano City Angels e vanno bene.
Si chiamano Ronde e diventa un macello.

Il bello è che sono esattamente la stessa cosa, esistono da anni e sono oltretutto diventati un movimento anche economico di una certa rilevanza con giri e finanziamenti che generano non poche polemiche nelle quali non entro volutamente per non conoscenza di fatti e dettagli che ne offuscano un po’ l’aspetto buono, ma che non considero qui perché non tolgono il senso del discorso.
Ma tolta questa inevitabile conseguenza di tutto ciò che raccoglie finanziamenti privati in italia, questi sono di fatto delle ronde di privati cittadini oggi oltretutto chiamati e pagati dagli stessi comuni che se ne servono per aumentare il presidio del territorio.

Estraggo da una loro scheda e tolgo la parte “carità” (che è prevalente e va detto) giusto per capire cosa ne esce di speculare rispetto alle ronde sulle quali oggi tutti urlano:

“ASSOCIAZIONE ONLUS

COSA FACCIAMO
• Soccorriamo chiunque si trovi in difficoltà
• […]
• Accompagniamo persone sole in ore notturne ("servizio scorta")
• Interveniamo direttamente in caso di scippo, furto o aggressione, bloccando il malvivente fino all'arrivo della polizia
• Siamo un efficace deterrente visivo contro i malintenzionati
• […]

SIAMO NATI A MILANO IL 4 FEBBRAIO 1995
DA ALLORA IN ITALIA ABBIAMO:
• […]
• Sedato 250 risse
• […]
• Sventato 137 furti, 59 borseggi e 38 scippi
• […]
• Salvato la vita a 21 cittadini feriti o aggrediti

CHI SIAMO, E DOVE?
• […]
• Età minima: 18 anni (ma si può entrare nei City Angels juniores dai 10 ai 17 anni)
• Età massima: non esiste. L'Angel più anziano, xxxxx, ha 76 anni.
• Età media: 25 anni.
• Categorie più rappresentate: studenti (30%), operai (20%), impiegati (20%), pensionati (15%), liberi professionisti (10%), disoccupati (5%).
• Donne: 30% del totale.
• Extracomunitari: 35% del totale (soprattutto marocchini, filippini, albanesi, rumeni, senegalesi, peruviani).


Ecco, queste sono le “ronde” presenti in Italia dal ’95.
Ora qualche leghista esaltato che oggi dice “Sì vogliamo le ronde così non ci saranno più stupri!!” mi può spiegare dove sarebbe la novità e soprattutto dove abbia letto che dal ’95 a Milano non ci sono più stupri?
Dall’altra parte, qualcuno di quelli che urlano “Leghisti! Razzisti! Le ronde sono il far west!” mi può spiegare perché non lo urla dal ’95 e si danna a farlo solo oggi che i leghisti hanno detto “Ronde!”?

No, perché nel frattempo, sulle “ronde” dal ’95, e ne metto solo un paio giusto per darne uno per parte, si dice:

• "Bisogna aiutare gli Angeli ad aiutare" On. Ombretta Colli, presidente Provincia di Milano
• "Siete un valido aiuto contro il crimine" On. Nando Dalla Chiesa
• "Siete i nuovi boy scout" Fabio Fazio
• "Formidabili!" Don Antonio Mazzi
• "Mi piacerebbe tanto portarvi nella mia Napoli, sareste utilissimi!" On. Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell'Agricoltura

Chiaro?
Nando Dalla Chiesa, ex Governo Prodi, le chiama “un valido aiuto contro il crimine” e Pecoraro Scanio le voleva nella sua napoli.
Ma si poteva dirlo, perché si chiamano City Angels e c’hanno la benedizione del cardinale.
Oggi le invoca Bossi chiamandole “Ronde” e a sinistra tutti gridano allo scandalo.

Abbiamo presentato “il primo contributo di Broono alla discussione sul perché la sinistra ha perso”

Sto parlando anche con te, sì.
Io penso di occupare i prossimi cinque anni soprattutto a capire cosa e perché è successo da "questa" parte, oltre che (mai abbassare la guardia) spulciare al microscopio e urlare cosa succede da "quella", perché se quello che è successo da "quella" era ampiamente prevedibile e previsto, un filo più di riflessione la merita lo tzunami che ha travolto "questa".
Tu fai un po' quel che pensi ci convenga di più.


Chi si volesse leggere anche le parti omesse vada qui o sul sito ufficiale.


Nessun commento:

Posta un commento