3 gennaio 2009

Dopo il bip

Io i film li vedo sempre con colpevole ritardo.

Quando tutti han finito di parlare di un film, quando ormai ho letto tutto e di più, io lo guardo.
Tipo che la settimana scorsa ho visto per la prima volta Moulin Rouge.
Non conoscevo la storia, sono riuscito ad arrivare a oggi senza sapere nulla di quel film, non sapevo cosa avrei visto.
L’avessi saputo forse non l’avrei guardato sotto natale.
Mi sono portato dentro la tristezza per una settimana e vaffanculo a un film così bello.

Per riprendermi, dal momento che di cinema italiano non vado pazzo, mi sono concesso uno strappo alla regola con un altro di quei film che tutti, tranne me, avevano visto, certo che non avrei avuto davanti roba così meravigliosamente sentimental/triste.
Da un po’ di tempo sono incuriosito da Favino, trascinato in questa curiosità dall’assurda somiglianza con mio fratello che non gli somiglia soltanto ma, soprattutto dopo una serie di operazioni di ricostruzione volto che gli hanno allargato un po’ la mandibola, ne è il vero e proprio sosia e non ho foto altrimenti dimostrerei che non li sapreste distinguere, ma alla curiosità non avevo mai fatto seguire un vero e proprio film.
Allora ho pensato che alla voglia di alleggerirmi un po’ dopo il dramma di Moulin Rouge e a quella di approfondire un po’ ‘sto Favino, avrei potuto far seguire un film di quelli che non avevo ancora visto e che pure volevo vedere per la presenza di quell’altro tizio là che adoro e mi son messo su Saturno Contro senza sapere di che parlasse e vaffanculo due allora ditelo.

Sono giorni che c’ho un groppo in gola che non se ne va, dovrebbero avvisare, tipo bollino, avvisi genere “Sappiate che ci si distrugge dal dolore” cazzo almeno uno lo sa, non sa la storia ma sa come si troverà alla fine del film e sceglie la sera in cui guardarlo, ché ci vuole preparazione, sleale.
Vabbé, dicevo Favino, quanto cazzo è bravo in quel film io non lo sospettavo nemmeno e così me ne sono cercati subito altri, volevo vedere altri film di ‘sto cacchio di attore fantastico ché non potevo sapere.

Stanotte mi son visto “Nessun messaggio in segreteria”.
Uno di quei film che vorresti durassero mille ore perché non sono la sola storia che raccontano, ma anche le cento intorno e soprattutto il loro domani.
Io le recensioni non le so fare perché sono una capra e quindi dico solo se non l’avete visto guardatelo punto perché alla fine non muore nessuno, l’idea di base è geniale come non me ne capitavano da anni e Pierfrancesco Favino dovrebbe fare mille film all’anno, possibilmente insieme all’altro amore mio di cui sopra.

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