6 maggio 2010

Erano meno dannose le foreste abbattute

E ok, d'accordo, "non stampare questa mail se non ce n'è bisogno" avrà anche salvato migliaia di alberi.
D'accordo, lo spostamento da comunicazione cartacea a comunicazione mail avrà anche ridotto le emissioni dannose nell'aria regalando agli abitanti delle città un respiro finalmente limpido e pulito identico ma proprio uguale a chi abita al centro di una foresta finalmente rimboscata (rinforestata?).

Epperò adesso passiamo al level 2, per cortesia.
Perché si saranno anche abbattuti alberi in quantità per fare carta, ma 'sta cosa va avanti dai tempi degli egizi e non mi pare che l'umanità fosse stata messa a rischio di estinzione per questo.

Al contrario, 'sta cosa che oggi mandare una mail non costa nulla nemmeno in termini di tempo, la specie umana la mette a rischio eccome.
Perché è vero che la carta era uno spreco, ma è anche vero che dovendo stampare imbustare leccare uscire prender pioggia imbucare tornare al lavoro per ogni comunicazione importante richiedesse condivisione, la scrematura tra le cose che si riceveva era effettuata a monte, non a valle, e quando arrivava qualcosa, di evidentemente non pubblicitario, la possibilità che fosse qualcosa di importante era alta se non addirittura certa.

Oggi lo sport nazionale è l'"inoltra".
Per chi manda è solo un click, per chi riceve è un inferno.
Manco leggono più cosa ti inoltrano, ci vuole troppo tempo per separare gli indirizzi e quindi resta tutto in copia, decine di indirizzi che si rimbalzano le cose a vicenda moltiplicandole esponenzialmente in una inarrestabile catena di sant'antonio che porta nelle caselle mail di tutti i coinvolti in un lavoro, decine di robe inutili o utili solo ad alcuni di essi, tra le quali spuntare per trovare le proprie diventa una roba che al confronto trovare l'ago nel pagliaio è una roba da qualche secondo.
E tutti a dire che bisogna levare Facebook dagli uffici (e bisogna, questo è certo) perché sottrae tempo al lavoro ma nessuno che si sia messo lì a contare quante ore alla settimana, alla conta finale, uno passa a leggersi robe che non dovrebbe nemmeno aver ricevuto, prima di esser certo di poterle buttare.

Perché mica puoi buttare così, solo perché hai altro da fare.
Se ti è arrivata ci sarà qualcosa per te, dici.
E se non è nelle prime righe allora magari è nella risposta sotto alla quale quelle prime righe facevano seguito.
Perché se te l'hanno inoltrata ci sarà un motivo e se non c'è lo sai quando l'hai letta tutta per escluderlo.
E se non è in quella sotto sarà in quella sotto ancora e poi sotto ancora, in decine di scambi dentro un'unica mail spesi solo per dire la tua sulla partita di ieri, magari, o sulla petizione per il salvataggio del dattero di mare tra una "info" importante e l'altra che chissà com'è ci finiscono sempre in mezzo e tu alla ricerca del motivo per il quale una mail è stata spedita anche a te finisci col leggerti tutti i cazzi di gente che nemmeno sai che faccia abbia ma magari come te si ritrova a lavorare a uno stesso progetto scrivendo però da canicattì.

E se non l'hai ricevuto te lo rimando, e se non sai qual è l'ultima versione te la giro subito ma no aspetta l'avevo adesso qual è quella giusta no ma è quella di ieri no però quella di ieri è stata aggiornata in fwd da quell'altro che invece la scrematura degli indirizzi decide di farla quando non deve e manda una cosa per tutti solo ad alcuni che si ritrovano con una parte magari nemmeno aggiornata in mezzo a un gruppo che si scambia in copia ogni parere sulla D'Urso ma NON il file ultimo modificato e aspetta che ce l'ho qui no aspetta sono sul pc di casa perché sai io sono avanti lavoro anche da casa perché ho la mail ma no aspetta però non ho la fibra ho il modem e allora ho a casa il progetto ma altrove il risultato e però io lavoro anche la sera sai e anche in treno c'ho l'aipod che legge i pdf tu manda che io leggo ma poi ti chiamo è mezzanotte posso chiamarti ora chiamo quell'altro e gli dico di girartela ma quell'altro non saprà chi sei e allora girerà in copia qualsiasi cosa gli sembri quella che potrebbe essere richiesta pescando nel pozzo della sua casella a sua volta piena di robe delle quali non te ne può fottere di meno ma lo stesso devi rileggerti tutto per capire dove cazzo sia la cosa che ti serviva e che una volta arrivava una volta sola, corretto, solo a te al quale sevriva.

E porca di quella puttana troia vacca piantatela di pensare che il tempo di invio mail equivalga al tempo di lettura scrematura controllo verifica e pulizia mail perché NON E' COSI' e ogni volta che premete "inoltra" salvate sì un cazzo di albero ma muoiono per suicidio di massa fate angeli pecorelle e francamente spero prima o poi anche una serie inesorabilmente crescente di incapaci che negli ultimi tempi grazie a questo trucchetto nascondono il proprio non sapere nemmeno da dove si inizi un lavoro che pure non si sa come sono riusciti a farsi affidare, dietro tonnellate di mail rispedite in copia solo perché certi che la risposta alla domanda che loro nemmeno hanno capito non possa che essere dentro una delle duecento mail che gli passano davanti ogni ora.

Il mio settore è invaso di gente che non sa nemmeno cosa trattiamo in questo settore e sono tutti, tutti, cristo tutti, nei posti in cui sta chi deve decidere dopo aver valutato.
Sono sicuro che se domani scomparisse improvvisamente la mail e la possibilità di mettere tutti in copie su copie solo per poter dire "Ti ho mandato la risposta" e per un incantesimo per un mese fossimo tutti costretti a carta/penna/busta e solo e soltanto le cose che ciascuno ha nel proprio bagaglio, fanculo ai precari e gli stagisti e i callcenteristi, l'economia nazionale tornerebbe a marciare come quando per lavorare bisognava saper fare ciò per cui si è pagati.
Fantascienza, concordo.

Per dire.
L'altro giorno mando il lavoro alla persona che doveva approvarlo che naturalmente me lo chiede via mail.
- Non si apre.
- Si apre.
- Hai mandato il file sbagliato.
- E' giusto.
- Se ti dico che è sbagliato è perché ho provato.
- Se ti dico che è giusto è perché lo so.
- Beh adesso mi fai innervosire allora è un problema di programma l'hai salvato con un programma in versione diversa.
- E' la stessa.
- Senti io sto provando ad aprirlo dal programma e non si apre e se ci clicco sopra dal file se ne apre un altro.
- Hai provato ad aprire lo zip e ad aprire nel programma non lo zip allegato ma il file che ci trovi dentro?
- Cos'è lo zip?
- Hai Mac?
- Sì
- Allora Stuff It
- Il programma di prima!
- Esatto

Gente così.
A Milano è pieno di gente così che dal tavolo di chi approva mi chiama al mattino e fino alla sera è tutto un piovere di telefonate per dirmi che ho sbagliato perché il video non ha l'audio e tu gli dici "Accendi le casse" sapendo che quello che qualche anno fa sarebbe stata un'offesa oggi è nel 90% dei casi il problema e poi a fine giornata così li trovi nei locali e agli ape e sulle riviste e ai ritrovi delle redazioni tutti vestiti che ti guardano dall'alto in basso perché loro contano, loro sono quelli che fanno andare la locomotiva.
Loro.
Non tu che non li metti sotto con l'auto per agevolare la selezione naturale.

Non venite a Milano.
O se ci venite veniteci sapendo che tutto ciò che vedete è clamorosamente finto e retto solo da un tacito accordo tra tutti questi che sanno che il primo che parla fa saltare il coperchio e al quale quindi offrono compulsivamente e affettuosamente e amici-ici da bere e da mangiare a ogni occasione possibile.
Motivo per cui i locali sono pieni, ma di stronzi.

Milano è riassumibile così, ma lo sai solo se stai dietro le quinte.

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