16 maggio 2010

E se dice che non è soltanto una questione di garantismo a oltranza, perché non credergli?

1a) I vandali oggi sono entrati in azione poco prima delle 18 di sabato. Hanno cominciato a tirare tondini di ferro, nei pressi dell'innesto tra la A/8 Milano-Varese e la A/4 Milano-Venezia. Alcuni oggetti hanno colpito un pullman: il mezzo ha sbandato, l'autista si è fatto male alle gambe, ma è riuscito a tenerlo in strada e poi a fermarlo, senza altre conseguenze. Sono scattati immediati i soccorsi, mentre l'autostrada veniva chiusa per consentire il recupero dei tanti oggetti scagliati sulla carreggiata. Il traffico è rimasto bloccato per un paio di ore.

1b) I responsabili del gesto ancora non sono stati identificati, anche se i sospetti si sono diretti subito verso alcuni ragazzi che vivono in un campo nomadi in via Monte Bisbino, a poca distanza dall'autostrada. Dopo l'episodio di sabato pomeriggio il campo, che è regolare, anche se alcune costruzioni all'interno sono abusive, è stato controllato e ispezionato. Non sembra sia stato trovato nulla.

1c) Per il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Riccardo De Corato, che si basa sui rapporti della polizia urbana, non ci sono dubbi: i responsabili provengono dal campo nomadi di via Monte Bisbino: «È il secondo episodio che si registra nell'arco di 24 ore, fatti che impongono un forte e efficace intervento delle forze dell'ordine per porre fine a una situazione che è al di fuori di ogni regola - ha detto il vicesindaco -. Non si può tollerare che i soggetti che vivono in questo insediamento abusivo, lanciando pietre, mettano a repentaglio la sicurezza dei tanti automobilisti che quotidianamente percorrono l'autostrada. Creando poi disagi alla circolazione a causa della chiusura temporanea dei tratti interessati. E' necessario pertanto disattivare nel più breve tempo possibile questa situazione.


2b) I responsabili del gesto ancora non sono stati identificati, anche se i sospetti si sono diretti subito verso alcuni ragazzi che vivono in un campo nomadi in via Monte Bisbino, a poca distanza dall'autostrada. Dopo l'episodio di questo pomeriggio il campo, che è regolare, anche se alcune costruzioni all'interno sono abusive, è stato controllato e ispezionato. Non sembra sia stato trovato nulla.

2a) I vandali sono entrati in azione poco prima delle 18. Hanno cominciato a tirare tondini di ferro, nei pressi dell'innesto tra la A/8 Milano-Varese e la A/4 Milano-Venezia. Alcuni oggetti hanno colpito un pullman, pare tondini di ferro ma si parla anche di pietre: il mezzo ha sbandato, l'autista si è fatto male alle gambe, ma è riuscito a tenerlo in strada e poi a fermarlo, senza altre conseguenze. Sono scattati immediati i soccorsi, mentre l'autostrada veniva chiusa per consentire il recupero dei tanti oggetti scagliati sulla carreggiata. Il traffico è rimasto bloccato per un paio di ore.

2c) Per il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Riccardo De Corato, che si basa sui rapporti della polizia urbana, non ci sono dubbi: i responsabili provengono dal campo nomadi di via Monte Bisbino, […] "Non si può tollerare che i soggetti che vivono in questo insediamento abusivo, lanciando pietre, mettano a repentaglio la sicurezza dei tanti automobilisti che quotidianamente percorrono l'autostrada - ha detto stasera il vicesindaco - creando poi disagi alla circolazione a causa della chiusura temporanea dei tratti interessati: è necessario pertanto disattivare nel più breve tempo possibile questa situazione".



...Ché ora il perplesso lettore mi dirà:
"Ma perché hai riportato due volte l'articolo?"
Non l'ho riportato due volte, ho riportato una volta ciascuno due articoli diversi.
A quel punto l'infastidito lettore mi ribadirà:
"Ma ci prendi per scemi? Sono lo stesso articolo!"
E io a conferma risponderò:
No, sono due articoli.
O meglio, sono lo stesso articolo ma che diventano due spostando i paragrafi e soprattutto cambiando il titolo.

Sul Corriere il titolo è:
Lancio di tondini di ferro sulla A8. Ferito l'autista di un pullman

Su Il Giornale invece è:
A8, tondini di ferro contro bus: lanciati da un campo nomadi. Ferito l'autista

"Ma restano lo stesso articolo scritto dalla stessa persona per due giornali diversi!"
mi ribadirà lo stupito lettore.

E allora io sarò costretto a dargli lezioni di propaganda informandolo che no, che sono due articoli che, a parità di testo, dicono due cose diverse.
Chi leggerà il titolo del Corriere leggerà che le indagini sono in corso e che, pur tra forti sospetti, ancora i responsabili non sono stati individuati.
Chi leggerà il titolo de Il Giornale leggerà che sono concluse e che i responsabili sono quelli del campo nomadi.

Quando tra una settimana verrà fuori che a tirare i tondini erano i soliti brianzolissimi tredicenni annoiati, completerò la lezione di propaganda generosamente offerta al simpatico lettore riportandogli il titolo con il quale il Giornale rettificherà la notizia a oggi falsa ma data per vera.
Dovessero rivelarsi loro i responsabili, la notizia resterà una notizia data per vera quando ancora non lo era.

Nel frattempo, per sedare gli animi di chi stesse scioccamente pensando che al Giornale non sono garantisti e che amino giocare a chi spaccia per colpevoli individuati colpevoli che individuati non lo sono affatto, riporto un breve estratto dal Sallusti di oggi sulla prima pagina, il quale per marcare il fatto che in fatto di grantismo da quelle parti non si guarda in faccia nessuno, ci tiene a precisare che:

"Pochi mesi fa, quando un consigliere comunale di Milano di centrodestra venne arrestato mentre intascava una tangente di cinquemila euro, l’opposizione e i suoi giornali sentenziarono: è tornata tangentopoli, aprendo dibattiti che durarono settimane.
Adesso sappiamo concertezza che così non era, che il malfattore Milko Pennisi agiva in nome e per conto proprio. Milano e il suo governo non sono marci come qualcuno aveva sperato e fatto credere anzitempo per lanciare una nuova campagna e prendersi la patente di moralizzatore pubblico.
Ora ci risiamo. Questa volta il palcoscenico è nazionale. Al centro c’è un
costruttore, Anemone, e la sua rete di clientela, trascinata dentro un’inchiesta, quella denominata G8, con la quale non ha nulla a che fare o non è detto che lo abbia. Siccome è stato accertato che probabilmente Anemone ha fatto favore illeciti ad alcuni signori, per esempio il ministro Scajola, allora vuol dire che chiunque è entrato in contatto con lui deve essere per forza un corrotto o almeno un furbacchione, politico, funzionario o privato cittadino più o meno vip che sia. Così almeno vengono fatti passare dalla solita parte i trecento e passa nomi della famosa lista Anemone, pubblicata in questi giorni dai giornali.
A questo gioco al massacro Silvio Berlusconi non ci sta.
Non è soltanto una questione di garantismo a oltranza."

Di fronte a "300 e passa nomi"...pardon... "probabilmente Anemone ha fatto favori illeciti ad alcuni signori per esempio il ministro Scajola", ci tengono a suggerire di attendere le sentenze, al Giornale.
Pare non gli piacciano troppo, quelli che danno sentenze prima della fine delle indagini per indicare colpevoli "come qualcuno aveva sperato e fatto credere anzitempo per lanciare una nuova campagna".

Quando si tratta di "alcuni signori".
Quando si tratta di rom basta che la dia uno qualsiasi, magari De Corato.

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