20 febbraio 2013

E se pensate che abbia romanzato è perché non li avete seguiti



Da due giorni sono entrato nella palude del Fatto Quotidiano, ogni tanto mi autuoinfliggo queste punizioni perché necessarie per conoscere ciò che mi circonda, fino a ieri era Il Giornale oggi è il Fatto.
Due giorni dentro qualcosa che ha la consistenza delle sabbie mobili, una volta dentro è quasi impossibile uscirne, un articolo tira l’altro per vedere se è davvero peggiore e peggiore lo è sempre, per ogni articolo centinaia, in alcuni casi migliaia di commenti più paludosi degli articoli che li accolgono.
Grillo lo sto studiando così, perché non mi interessa tanto lui quanto quelli che lui mi porterà in casa, che saranno dannatamente tanti.
A leggerli in giro per la rete viene da piangere non tanto per la loro dimensione, quanto per l’evidente assenza di contromisure che questo mondo non è stato in grado di predisporre.
Un fiume lanciato a folle velocità che tutto travolge, migliaia di persone che fino a ieri a domanda non avrebbero saputo spiegare la differenza tra le due camere, la % intelligente di un totale che proprio non sapeva nemmeno fossero due, e che un minimo di autoconsapevolezza teneva costrette dentro i piccoli mondi del caffé corretto al bar la mattina dove tutt'al più ricevevano l'applauso di chi ne sapeva meno di loro, sempre comunque tanti, si sono viste improvvisamente consegnare il titolo di "tu puoi".

Immergendoti nel loro mondo per osservarli come totale e non come singole unità ti rendi conto che Il trucco per risolvere il problema dell'ignoranza è stato semplice quanto fulminante: radere al suolo tutto come missione unica e definitiva.
Con questo semplice grimaldello, formalmente presentato come elemento per ripulire i difetti ma nella sostanza utilizzato per eliminare i termini di confronto, Grillo gli ha risolto il problema del dover conoscere ciò di cui si parla, perché se una cosa va rasa al suolo non sarà più da maneggiare e se non sarà più da maneggiare non è necessario conoscerla.
Semplicemente non ci sarà più, quindi chi la conosce e chi non la conosce si troveranno improvvisamente sullo stesso identico piano di accesso, lo stesso in cui si troverebbero l'uomo comune e berlusconi in un mondo dal quale qualcuno cancellasse il denaro.
La livella di Totò fatta prospettiva politica, un osso di brontosauro lanciato in un recinto di rotweiler avrebbe generato meno bava e latrati.

Ma non bastava eliminare le differenze di alfabetizzazione che fino a ieri costituivano invalicabile recinto, per attivare gente per la quale, a leggerli, il giorno delle votazioni sarà nella maggior parte dei casi il secondo in cui metteranno piede in un'aula scolastica, serviva qualcosa di più, serviva proprio lusingarli.
Per centrare anche quell'obiettivo ha avuto la seconda geniale pensata: il web.
Se io e un esperto di politica ora siamo sullo stesso piano perché radendo al suolo la politica si ripristina il punto di partenza e di confronto, inserendo il web come struttura (unica) organizzativa porto lui sotto di me perché io sono gggiovane e ne so un sacco di più di quelle cariatidi al governo che manco sanno twittare.
Nella nuova stanza dei bottoni quello qualificato sarò io e questo avverrà senza che io abbia dovuto spostare la mia condizione fino a ieri misera.

Il terzo trucco è stato l'isolamento e la protezione di ogni contaminazione esterna al movimento: se evitiamo come la peste ogni confronto, la percezione di essere superiori resterà intonsa perché mai sperimentata e percependo questo come la vera forza collante, la massa arriva intatta alle urne perché mai dissuasa da verifica effettiva, se possibile aumentata dalla quota che si sommerà lungo il cammino grazie al potere attraente di Mangiafuoco e della promessa del paese dei balocchi, le cui possibilità di accesso sono, com'è noto, direttamente proporzionali alla propria ignoranza e non viceversa, come in ogni mondo meno che fiabesco.
Basterà far percepire loro che il loro non rispondere alle domande non sarà il risultato di assenza di competenza, ma sarà parte stessa dell'azione, dovrà essere percepita come una scelta bellica così che ciascuno senta ciò che ieri era timore tramutato in forza di gruppo; l'unica necessità è che sia scelta di gruppo e senza cedimenti, nessuno deve derogare e nessuno deve cedere alla tentazione di approfondire o accettare una sfida sui temi , così che l'ignoranza di uno sia dissolta dentro il muro opposto dai tutti.
“Non sono io che non ti rispondo, è il movimento che mi ha autorizzato a non farlo. Ti potrei rispondere ma non lo faccio perché le risposte sono tutte sul web e se le vuoi proprio sapere te le vai a cercare" è il grido di battaglia.

Sono due giorni che scorro rapìto centinaia di commenti di quel delirante mondo e in due giorni non ho trovato una sola davvero una sola risposta che non fosse l'invito a cercarsi la risposta altrove e ogni volta sento l'irresistibile desiderio di stringere la mano al genio che s'è inventato quest'uovo di colombo capace di prendere migliaia di ignoranti e farli sentire tutti, di colpo, ciascuno di loro, fondamenta di un’unica enorme intelligenza complessiva, senza bisogno di attraversare quell’invalicabile cancello fino a oggi loro precluso che è stata la necessità di provarlo.
C'è chi ti consiglia Gùghel, chi ti dice semplicemente che ti conviene cominciare a tremare, chi ti consiglia Iutùbbe, chi ti dice semplicemente che ti conviene prepararti a rispondere alle domande che ti faranno perché STIAMO ARRIVANDO E SARA' UN PIACERE, chi ti dice di andare sul sito di Grillo se vuoi sapere cosa pensa Grillo, chi ti dice semplicemente che ti conviene prepararti alla vendetta del popolo, chi ti suggerisce di sintonizzarti sui canali finlandesi, chi di leggere i fondi di caffé.
Ce ne fosse uno in grado di mettere insieme una frase in un italiano mediamente decente o che almeno contenga qualcosa, eventualità che permetterebbe di soprassedere sulla disperante incapacità di scrivere in un italiano anche solo accettabile.

Berlusconi era riuscito nell'intento di convincere l'uomo mediocre che consegnando a lui il potere ne avrebbe condiviso la vittoria.
Grillo ha sintetizzato ulteriormente facendo il vero salto di qualità: l'ha convinto che la vittoria non dovrà nemmeno condividerla perché lui non ne vuole alcuna parte, sarà tutta e interamente sua e potrà, anzi dovrà, usarla per spazzare via tutto ciò che fino a ieri lo ha costretto alla nullità sociale.
Lo specchietto è l’auto che andrà a frullati di frutta salvando l’umanità, la spinta è la vendetta di classe e il riscatto sociale finalmente percepiti come scenario realistico.
Qualcuno è riuscito a fare l’alchimia trasformando la vendetta da quell’utopia che è stata fino a oggi, in immagine percepita come concretamente realizzabile e vicina e quel qualcuno è Grillo.

Una folla pronta a cedere al messia ogni guadagno economico, come una qualsiasi setta sudamericana, perché saziati dal maggiore e più importante guadagno che sta garantendo loro: l’emersione da quell’irrilevanza che la loro storia di volontario disinteresse verso tutto ciò che richieda almeno la terza media, ha fino a oggi imposto loro come unico futuro possibile.
Vite nella maggior parte dei casi trascinate dal ritmo dei tornelli, vite passive e fatte di un approfondimento il cui punto massimo quando si faceva bestemmia imponeva pisolino per riprendersi, improvvisamente trasformata in una folla alla quale qualcuno ha consegnato la prospettiva del governo del mondo senza la necessità di modificare quel nulla di cui la loro indagine personale è stata fino a oggi vestita e anzi conservandolo così perché trasformato in virtù, perché sinonimo di incontaminazione, di purezza, elemento che nel grande giorno del giudizio potranno mostrare per ricevere la divisa, tanto agognata, da esecutore della condanna e della vendetta verso i colpevoli di tutto ciò che è stato fino a oggi rubato loro.

Come poteva raccogliere numeri inferiori alle centinaia di migliaia, probabilmente milioni, in un paese come questo?

L'unica briciola di ottimismo con cui si esce da due giorni in quel mondo lì è il sospetto che di quel 20% che si stima porterà alle urne, una buona metà, quelli che trovi nei commenti del Fatto sicuramente, sbaglieranno a scrivere la scheda colti dall'ansia della prima volta, non sapranno che il vaffanculo scritto sopra la annulla, scopriranno al seggio che non basta la carta d'identità.
Grideranno al gomblotto perché sono lagggente il potere li temono, ma per martedì saranno di nuovo al bar a trattare di scii kimike e vaffanculo.

update: cristtiddìo

27 commenti:

  1. Anonimo10:19

    Non passa giorno che non nasca un caprone.
    Benvenuto nella stalla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah ma non sono mica nuovo nella stalla, ci siamo già visti!
      http://movimentocaproni.altervista.org/blog/forums/topic/segnalazioni/page/2/#post-918

      Elimina
  2. se avessi i mezzi economici di berlusconi manderei questo tuo scritto ad ogni singola famiglia italiana, con su scritto: urgente, restituzione dell'intelletto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E pensa che l'ho pubblicato qui perché quando l'ho postato sul Fatto non ha passato la moderazione.
      Perché era lungo, ovviamente, mica per altro.
      :)

      Elimina
    2. per gianroberto: fratello (seriamente), la maggiorparte degli italiani, dopo le prime, quante? dieci righe (sì, sono ottimista), cestinerebbe il tutto al grido (che, come dice Bruno, ha decretato il successo di Grillo, buon ultimo dopo Lega e Berlusconi) di: "è troppo lungo! è troppo difficile! non si capisce!".
      se gli italiani leggessero e non fossero mentalmente pigri, oggi non staremmo neppure parlando di queste cose.

      Elimina
    3. tu scherzi e invece...
      http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2013/01/il-rapporto-tra-stato-e-cittadino.html#comment-753356126

      Elimina
  3. Anonimo11:10

    Fantastico! Veramente eccellente e ben scritto.
    Ti consiglio il nostro blog, molto affine a questo pensiero :)
    http://movimentocaproni.altervista.org/blog/arrendetevi/

    Pallacorda

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Conosco, conosco.
      Non partecipo perché, come si vede dai tempi di risposta che ho persino sul mio, l'attività di commentatore non mi riesce particolarmente bene ultimamente, però conosco da tempo!

      Elimina
  4. Anonimo15:53

    ogni tanto ci si sente meno soli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. con la speranza che la sensazione sia replicata lunedì sera...

      Elimina
  5. Ottima analisi.

    Riguardo alle imminenti elezioni, francamente non so che cosa augurarmi: con questa legge elettorale, o si vince a valanga o conviene direttamente perdere, magari di misura. Dato che in ogni caso mi pare altamente improbabile che qualcuno possa vincere a valanga, sia alla Camera sia al Senato, non foss'altro per l'insolitamente alta frammentazione del voto, in cui tutti i quattro principali contendenti si collocano comunque nel medesimo ordine di grandezza (delle decine: grosso modo, intorno al 30% le due coalizioni principali, intorno al 20% Grillo e intorno al 10% Monti), chi vincesse alla Camera si ritroverebbe automaticamente tutti i riflettori dell'opinione pubblica puntati su di sé, e, a meno che non avesse vinto nettamente anche al Senato, avrebbe la responsabilità di cercare di raffazzonare una maggioranza purchessia, congenitamente innaturale e instabile, che con ogni probabilità imploderebbe nell'arco di pochi mesi (al massimo un anno, un anno e mezzo), col bel risultato di ritrovarsi addosso lo stigma dell'incapacità e quindi di regalare una vittoria migliore agli avversari nelle successive elezioni.
    L'unico bel premio che otterrebbe comunque il "povero" vincitore sarebbe l'elezione del capo dello Stato, che certo non è poco, e che anche in caso di interruzione anticipata della legislatura gli lascerebbe comunque una buona quota di potere, sebbene elettoralmente poco spendibile.

    Quindi, che dire? Dal mio personale punto di vista, l'"optimum" sarebbe ovviamente che vincesse a valanga Berlusconi, ma, dato che questo mi pare molto improbabile, la speranza più realistica è che vinca di stretta misura Bersani: insomma, perdere oggi per vincere meglio domani (si spera).
    Altrimenti, dovesse vincere di misura Berlusconi, l'unica cosa sensata sarebbe che si facesse direttamente eleggere presidente della Repubblica: ogni altra ipotesi sarebbe suicida.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No guarda ti avevo seguito e condiviso in tutto e per tutto, finché non mi hai chiuso il tutto con lo scenario che vedrebbe Berlusconi eletto CdS come unica alterantiva sensata non suicida.
      Non so se sia peggio l'averla definita sensata o unica alternativa non suicida.
      Basta, è stato bello conoscerti, le nostre strade non possono che dividersi qua.
      :)

      Elimina
    2. L'unica ipotesi sensata e non suicida per Berlusconi e i suoi simpatizzanti ("dal mio personale punto di vista", appunto), ovviamente: mica intendevo per la salvezza nazionale.
      In subordine, comunque, spero davvero che vi eleggano la Cancellieri: il pragmatismo di Margaret Thatcher nel corpo di Margaret Rutherford. Semplicemente perfetta.

      Elimina
    3. Ah ok, sensata per lui.
      No ma comunque non c'è il rischio, sono anni che sta lavorando alla costruzione del suo clone in versione digeribile a sinistra e ora che è pronto non se lo gioca certo per ansia di andarci lui.
      E poi Letta sarà anche bravo calmo ed educato, ma si è sorbito pure l'onoreficenza vaticana per poter arrivare al colle e sono anni che mette la faccia sulle peggio cose solo perché destinato ad essere la sua protesi al quirinale con i voti della sinistra (mamma come ci cascheranno come scemi...), mo non è che si fa passare davanti solo perché quello si fa prendere dalle paturnie dell'ultima possibilità.
      Sulla Cancellieri..."vi" eleggano a chi???!!!!
      Io voto M5S AVANTI TUTTA STIAMO ARRIVANDO!
      (comunque lei non posso più vederla senza che mi si sostituisca nella mente con l'immagine della sua imitatrice)

      Elimina
    4. Perché quando ho letto "costruzione del suo clone in versione digeribile a sinistra" m'è apparso subito alla mente Renzi (ggiuro)? Però no, certo, quello è il clone digeribile a sinistra (anzi, addirittura abilmente infiltrato a sinistra, pensa te) per la presidenza del Consiglio, non della Repubblica.
      Comunque, ovvio, Letta potrebbe sicuramente raccogliere più voti, ma pensi che all'ultimo minuto Berlusconi riuscirà a resistere alla tentazione di diventare presidente del CSM, e dunque di poter sputare in testa alla Boccassini & Co(mpagni) dall'alto, e non più dal banco degli imputati - a parte il fatto che quello per il PdR è l'unico scudo giudiziario che abbia finora passato il vaglio della Corte Costituzionale? (In quel caso Letta potrebbe essere agevolmente dirottato oltretevere: sempre meglio di Ravasi o del filippino, voglio dire.)
      Non succederà mai, ma se succede mi sbronzo di assenzio.

      Al grillino che è in te: "vi" = al Quirinale, capra :-D
      (Chi intendi per imitatrice, la Rutherford? Magnifica vecchia talpona, ogni volta che m'imbatto in un suo film non riesco a cambiare canale: la facessero PdR, sarebbe la volta buona che mi guarderei addirittura il discorso di San Silvestro a reti unificate. Tra la Rutherford e la Thatcher, comunque, non so quale Maggie mi arrapi di più.)

      Elimina
    5. http://youtu.be/AZKaRtUwHkM

      Elimina
    6. Ah ok, non conoscevo. E, dato che ho scoperto che tifa Roma anzi che Lazio, rettifico il "Semplicemente perfetta" in "Praticamente [cioè quasi] perfetta".
      Sempre e comunque, forza vecchia talpona!

      Elimina
    7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    8. Molto meglio l'originale, comunque:

      http://www.youtube.com/watch?v=7aQx-Fi2Jx8

      :-)

      Elimina
  6. Kermit07:37

    Applausi!

    Non siamo soli nell'universo.
    Movimento dei caproni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siamo laggente anche noi e anche (ann)noi il potere ci temono!

      Elimina
  7. Anonimo14:03

    Lo sfocio totalitario è del tutto implicito e prevedibile nel percorso grillino. Perché solo in una dittatura il mediocre assoluto, l'insignificante latore di un pensiero per conto terzi può, se sta dalla parte del dittatore, avere le sue rivalse violente su persone che valgono cento volte più di lui. Joe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Del resto lo dice anche lui che rappresenta l'alternativa italiana ai nazisti europei e di Alba dorata, che se non ci fosse lui tutti quei voti finirebbero nelle mani della destra estrema e che quindi lui ha persino una funzione contenitiva delle loro pulsioni.
      Quello che non riesco a capire è come mai, su un movimento il cui leader dipinge i suoi seguaci come nazisti wannabe, non puoi fare paralleli con i movimenti autoritari senza veder spuntare qualcuno che ti dice che non hai capito nulla perché non hai mai ascoltato il leader.
      E' proprio dopo averlo ascoltato, che condivido con lui questa descrizione.

      Elimina
  8. Anonimo12:57

    intervista a Grillo al seggio sul CORRIERE: "I risultati elettorali arriveranno dopo le 15, ma tanti cittadini avranno comunque votato altri partiti, che dice a queste persone? «Chi ha votato certi partiti è un colluso. Colluso con quel potere e quel sistema»."

    Che dite, dobbiamo aspettarci le purghe, adesso?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non ti rispondo.
      cioè non ti voglio rispondere.
      perché quando arriveranno le guardie della rivoluzione chi avrà votato certi partiti sarà considerato colluso e chi avrà risposto a chi avrà votato altri partiti sarà considerato colluso perché colluso con i collusi.

      Elimina