29 aprile 2007

Meridiani e

In Italia quando sali in taxi la tariffa parte da 3 euro e 60 o da 5 e 20 se sono passate le 21 e 30.
In Spagna da 1 euro e qualcosa e il supplemento aeroporto è meno di 3 euro.
In Italia nei grandi alberghi se vuoi usare la linea wireless in camera ti costa qualche decina di euro al giorno da aggiungere alle qualche centinaia di costo stanza cada dia.
In Spagna ti danno la password per entrare nella rete e quando chiedi quant’è sorridono e ti dicono che è gratis, che è in fibra e che puoi starci quanto ti pare perché è incluso nel costo della stanza che è poco più del solo uso della rete in quelli italiani.
In Italia alle 23 non mangi più da nessuna parte e prima delle 23 se stai seduto più del tempo della cena ti fanno capire che il tavolo serve al giro successivo.
In Spagna a qualsiasi ora ti siedi ti danno da mangiare e a qualsiasi ora cominci devi aggiungerne almeno altre due per sapere quando ti alzerai e non perché sei lento ma perché in cucina fanno le cose molto con calma.
In Italia il lunedì gli alimentari sono chiusi e i supermercati alle 20 chiudono.
In Spagna se alle due di notte ti accorgi che essendo un residence e non un hotel il frigo in camera c’è ma è vuoto, puoi scendere al supermercato del quartiere ancora aperto e comprarti tutto quello che vuoi, dal pollo al cellulare.
In Italia non si stanziano i soldi pe la benzina delle pattuglie e se devi fare una denuncia è meglio se al computer di chi la raccoglie, se non vuoi fare mattina, a scrivere ti ci metti tu.
In Spagna i posti di blocco li fanno in 3 auto, un furgone e due moto, le auto si dispongono in modo da costringerti a una gimcana, 50 metri prima un agente ti avvisa di ciò che troverai dopo e ciò che troverai dopo sono diversi agenti con i guanti che ti aspettano mentre un paio con un fucile a pompa ti spiegano che non è tanto per fare colore.
In Spagna le opere d’architettura sono illuminate con colori pure alle 4 di notte.
In Italia i monumenti non li curiamo nemmeno di giorno e di opere d’architettura non ce n’è proprio traccia.
In Italia gli omosessuali hanno le librerie dedicate con le scritte nazi sulle vetrine.
In Spagna si sposano.
In Italia se chiami un ospedale devi affidarti a qualche santo anche solo per sperare che chi ti risponde sappia di cosa parli.
In Spagna chi ti risponde parla italiano.
In Spagna c’è un governo di sinistra.
In Italia pure.
In Italia c’è la chiesa.
In Spagna pure.

Allora o non è vero che il nostro è un governo di sinistra o non è vero che anche là c’è la chiesa o a questo punto gli stronzi siamo noi, singoli, che non siamo né il governo né la chiesa.
Io dopo un po’ di viaggi in giro per il mondo sono giunto alla conclusione che gli stronzi siamo noi singoli.
E che alla fine anche io se fossi il sooltano di un paese fatto di questi singoli, invece che spender soldi a rifare le strade che c’han dei buchi che ci si ammazza un motociclista al giorno li spenderei per rifare lo stadio alla giuventus.
E che anche io se fossi il sooltano di un paese fatto di questi singoli farei lo splendido dicendo loro che la mafia può essere sconfitta solo da un grande movimento di popolo.
Ché se appena appena fossero un po’ più svegli, ‘sti singoli, ma non tanto basterebbe un pochino, mi risponderebbero che la mafia È un grande movimento di popolo.
Fatto di tanti singoli.

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