Mi dicono che non si è capita la serietà della cosa, che sembra la solita boutade da esaltato, che pareva l’ennesima iperbole per dire chissà cos’altro.
Niente di tutto questo.
Allora riassumo brevemente le poche informazioni tecniche, confermando che per quanto pure io ancora stenti a crederci, è tutto vero.
La parte emotiva la lascio per il rientro, ché ora mica sono ancora proprio in grado di tradurla, per primo a me stesso, e poi stasera c’ho anche le balle che girano ché certe volte pensi “La rivedrò ancora questa scena? No dai, non può ricapitarmi identica, non con le stesse persone almeno” e invece ciccia, eccola lì pronta dietro l’angolo, vabbè a questo punto non posso che convincermi definitivamente di essere io il problema, dicevo la parte emotiva la lascio per quando torno ché così potrò parlare di vissuto e non di ipotizzato ché questa volta merita un minimo di mente locale e piazzo solo quelle due informazioni tecniche senza perdermi in parole di contorno che pare depistino e basta:
1: Oggi parto per la mostra del cinema di Venezia.
2: Essendo esaurite tutte le possibilità di spostamento, non avendo alternative mi verrà a prendere il motoscafo di Giòrg (lui), ché tanto lui sarà impegnato tutta la giornata e mica lo usa.
3: Andrò a fare la regia dell’intervento di Spaic Lii, hanno chiamato me e vaffanculo al post del mese scorso nel quale scrivevo “Una regia così importante come un musical? A me? Ma sarò in grado? Mi cago addosso!”.
4: Tornerò domenica sera probabilmente su una nuvola chiedendomi per ore se quello che dava indicazioni a LUI ero davvero IO.
5: Scriverò un post nel quale farò carte false per non cadere nel tranello dell’autoesaltazione ma sarà davvero davvero davvero dura questa volta e mettetevi nei miei panni.
Per il resto tutto fantastico e non aggiungo altro.
Davvero fantastico, sissì, una figata proprio.
Fammi stare zitto, vah.
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