10 settembre 2007

Chi t'è muòrt' ancora

Poi però pensavo anche, e con questo concludo il trittico dedicato ai recenti lutti nazionali, che nemmeno a lui è andata poi così di culo.
Voglio dire, sei definito il più grande tenore mondiale o quasi, tutti vorrebbero cantare con te e per questo ti inventi quella cosa dei friends che, diciamolo, è la versione stadio della doccia di ciascuno di noi solo che quando io canto Quanto t’ho amato, la Gré non è lì che mi insapona la schiena o altre pratiche di varia natura atte alla condivisione nonché ottimizzazione dei rispettivi piaceri, dicevo sei quello che ha fatto dei duetti con chi ti pare cosa alla quale chiunque diceva di sì pure se ti andava di farlo con Max Pezzali ché tanto la gente pagava lo stesso millemila euro per sentirti e diceva comunque “Minchia che bella Hanno ucciso l’uomo ragno fatta da Pavarotti” pure se una cacata (musicalmente parlando) modulata sempre cacata rimane, poi quando te ne vai tutti scrivono che finalmente duetterai con dio, ché il friend sarà il più friend che esista sulla faccia del cielo, che qui e che là e che su e che giù e tu hai la sfiga di arrivare un giorno dopo Sabani, che avendo avuto un giorno di vantaggio e la capacità di imparare al volo qualsiasi personaggio compreso quello della cui voce nessuno ha testimonianza e quindi tu che nel frattempo eri giù non conosci quanto lui, può vendicarsi della sorte facendoti credere che è con dio che stai duettando mentre invece lo stai facendo con lui ma-non-te-lo-dirà-mai.
Voglio dire, io se fossi Sabani un po’ mi divertirei, con ’sta cosa.
Anche per riappropriarmi un po’ di tutti quei titoli di giornale che mi hai rubato.
Dicono che ora duetti con dio?
E io faccio dio.
E magari stono pure, tié.
Sono Sabani, tu Pavarotti il re dei duetti, vuoi duettare con dio, io te lo faccio fare ma non ti farò mai sapere se sarete in due o saremo in tre.
Con un imitatore che da solo è cento personaggi e l’inventore dei duetti che chiede di cantare sullo stesso palco con Uno e Trino, sai che bordello riuscire a capirci qualcosa.

E comunque, anche solo dall’ultimo giornalista dell’ultimo buco di culo di paese dell’ultima valle degli appennini, uno straccio di duetto con Tenco o con la Martini sarebbe stato anche carino sentirglielo augurare.
Poi si chiedono perché sono morti entrambi di dolore e si rispondono tutti "Boh".

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