Con gesto sprezzante verso ogni forma di scaramanzia (mi tocco) nonché di ogni segnale che arriva da più parti secondo il quale mai come quest’anno tutto è consigliabile tranne prendere un aereo l’11 settembre, si ripete il rito dell’anno scorso che vede la statistica dei duecento aerei l’anno farne coincidere con molta probabilità uno proprio in questa simpatica data.
Si parte, insomma, con la nuova stagione professionale ricca di mirabolanti novità e pozzettiane prospettive per il futuro, alla volta di quel posto là dove fuori dai cancelli c’è la rivoluzione, dentro il gioco dell’aperitivo.
Il primo viaggio della stagione, per non farmi iniziare troppo sottotono, è un bel dieci giorni secchi senza passare dal via, motivo per cui mi sono preoccupato di lasciarvi i due post qui sotto uno via l’altro contro i due al mese ai quali vi ho abituati, così da non lasciarvi senza ossigeno per troppo tempo.
Dieci giorni nei quali, visto il ritmo attuale, nulla impedisce di pensare che gli scenari al ritorno potrebbero essere almeno venti diversi, tutti (s)paventati nonché provati per la canonica mezza giornata di punto fermo politico sugli obiettivi, al quale questo miracolo italiano che è la attuale maggioranza ci ha abituati nell’ultimo mese e che, pur diametralmente diversi l’uno dall’altro, riescono sempre a essere presentati e dai suoi fedeli cagnolini vissuti come tutti incredibilmente coerenti con il programma di governo che naturalmente è stato rispettato nonché quasi completato.
Quasi mi dispiace allontanarmi proprio ora che è partita la campagna “Compra anche tu uno dell’opposizione se ti fa tornare i numeri, non sarà ribaltone perché lo fai tu mica i comunisti”.
Vai a sapere in dieci giorni quante altre versioni di “sono gli italiani che ce lo chiedono” riusciranno a tirare ancora fuori tra gli applausi degli italiani che glie l’hanno chiesto.
Potrei tornare e trovare una maggioranza ribaltata, Diliberto al governo e Berlusconi in galera, Bossi alleato di Vendola, Bonaiuti a fare posacenere di vimini tra una visita e l’altra dei due vestiti di uguale, Calderoli dal notaio per fondare insieme ad Emanuele Filiberto il nuovo partito monarchico svizzero/padano in virtù delle comuni radici cristiane che per questa settimana provano l’origine comune dei due popoli (che ce lo chiedono).
Qualsiasi cosa troverò al ritorno, sarà come sempre mia urgenza quella di correre a leggere come i sofisticati lettori di Feltri spiegheranno al paese il loro averlo previsto, compreso, sostenuto e naturalmente votato un paio d’anni fa esattamente come sta avvenendo.
Certo, superare le ultime due settimane nelle quali gli stessi commentatori si sono trovati a dover scrivere commenti osannanti che spiegavano, nell’ordine: che andare alle urne era la prova che “Silvio” è il loro leone che nessuno gli mette i piedi in testa “Vogliamo le elezioni così spazziamo via il traditore!”, che non andarci più indispettendo la Lega le volesse era la prova che “Silvio” è il loro leone e nessuno gli mette i piedi in testa “Vogliamo le elezioni così spazziamo via il traditore!”, che andarci di nuovo nonostante la Lega non le volesse più era la prova che “Silvio” era un eroe che teneva lui il timone “Vogliamo le elezioni così spazziamo via il traditore!”, che non andarci più nonostante la Lega adesso le rivolesse era la prova che “Silvio” è il loro leone che decide lui e zitti gli altri “Vogliamo le elezioni così spazziamo via il traditore!”, che ora non andarci più e nemmeno la Lega le vuole più è la prova che “Silvio” è il loro leone che vista la crisi (giuro, davvero, sto citando) ha deciso che spendere i soldi del paese che ama in costose elezioni sarebbe stato sbagliato e ha quindi deciso di risparmiarli per spenderli per alzare i salari e risolvere la disoccupazione, dicevo superare ‘ste due settimane non sarà facile, ma sono sicuro che sapranno stupirmi e riaccogliermi come fino a oggi hanno saputo fare, spiegandomi che il nuovo scenario che troverò, qualsiasi sia, al rientro era esattamente nel programma di governo che “Silvio” gli ha chiesto di sostenere per difendere il paese dai comunisti “Vogliamo le elezioni così spazziamo via il traditore!”.
Insomma, se il destino è una roba che sta nel programma di due anni fa e lo stesso può essere detto diverso cento volte nei due anni senza che nessuna mente illuminata (che glielo chiede) noti la differenza non dico sempre facciamo anche solo un paio di volte, non vedo perché non dovrei riuscirci anch’io dicendo che va bene così, che l’11 settembre io sarò a Malpensa (quello che ce l’han chiesto gli italiani) pronto a sfidare qualsiasi invasato che voglia spiegare al mondo che la sua idea di dio è migliore di quella di quell’altro che la sua idea di dio dice che si deve andare alla guerra.
Ora una cosa va anche detta: che io non abbia mai considerato i fondamentalisti un’esclusiva islamica è cosa nota e se non lo è lo scoprite ora.
Detto questo, è evidente che essere riuscito a superare indenne dieci anni di trenta aeroporti all’anno è una roba che mica tutti ci riescono e sarebbe quantomeno inopportuno, diciamo che mi farebbe decisamente rodere il culo, essere io stesso la conferma delle mie idee e che la volta che salto in aria l’11 settembre per colpa di un fondamentalista religioso del cazzo, quel fondamentalista fosse cristiano.
Ma se questo serve per aprirvi gli occhi e farvi capire una volta per tutte che dove c’è un dio c’è un fondamentalista e dove c’è un fondamentalista c’è un cazzone che lo arma al grido di “Dio è grande” e gli dice parti, se insomma è il paese che me lo chiede per portare a casa questa sconvolgente verità, allora ok, mi presto io, ci mancherebbe, basta che poi la finiate di dire che la Lega è l’unica che vi difende perché caccia i musulmani dimenticandovi puntualmente che la Lega è fondamentalmente cristiana esattamente come quello per colpa del quale io per voi mi sacrificherò e salterò in aria.
Ok?
Rimaniamo d’accordo così?
Infine, una nota personale sempre per gli amanti del destino:
La settimana scorsa sono successe alcune cose.
Si sono finalizzate, diciamo, per usare un termine che ai ccciovani milanesi piace un sacco.
Insomma, ora no ma presto ne parlerò, nel frattempo tornato a Milano ho letto come sempre l’oroscopo di Breszny.
A me sono venuti i brividi, a voi non verranno perché in questi ultimi tre anni vi ho parlato solo di Berlusconi e quindi non potete avere la stessa fortuna.
Facciamo che vi fidate.
“Gemelli 21 maggio – 20 giugno
Probabilmente ricevi e mandi email che finiscono con la frase: “Spedito dal mio iPhone”. Ricorda questo dettaglio mentre ti racconto il mio sogno di ieri notte. Tutti i miei amici Gemelli mi mandavano email toccanti del tipo: “Devo tornare al punto di partenza”, “C’è qualcosa di veramente importante che devo fare, ma non ricordo cos’è” o “Sento una voce che mi chiama ma non so di chi è né da dove viene”. Tutti i messaggi finivano con “Spedito dalla mia iAnima”. Penso che il mio sogno sia in perfetta sintonia con i tuoi presagi astrali. È ora di tornare a casa, in tutti i sensi.”
Vado.
Nessun commento:
Posta un commento