"[...]Mentre voli così alto la camera che hai in testa e che segue i tuoi pensieri seguendo quella reale o viceversa, come sempre più spesso ti capita, stacca su Renzi e improvviso percepisci tutto molto più piccolo, capisci perché un ministro che ti dice la verità non lo vedi ringraziato ma aggredito, pensi alle procedure che vedi cicliche e senti avanzare in te una idea di rottura della quale fino a quel momento non avevi percepito la nascita, chiamala rottamazione dei tuoi paletti, vedi le primarie dalle quali onestamente ti sei astenuto e le prossime politiche alle quali coerentemente ti presenterai e pensi che se quel circo che ama chiamarsi PD riesce a respingere l'attacco più potente che (sua) storia recente ricordi, imponente al punto da far(gli) probabilmente rimpiangere i tempi in cui l'insidia più ostica ebbe le forme di D'Alema e del suo tombale quanto riassuntivo "Il PD è un'amalgama mail riuscita", se in sostanza il PD e il suo segretario riescono davvero a respingere l'attacco di Renzi nonostante la Pearl Arbour ormai avvenuta, allora significa che contro ogni mia convinzione quel partito è davvero strutturato e quel segretario è davvero ben più solido di quanto le metafore su zebre e uccelli facciano percepire e per questo alle politiche sarei addirittura tentato dal farglielo sapere votandolo nonostante abbia sempre dichiarato che nemmeno sotto torura avrei mai votato il PD.
Ma Renzi no, anche le torture hanno un limite sopra il quale si cede.
E se si immagina che ogni volta che pronuncio la parola PD la mia camera mentale stacca su Fioroni e la Turco e lo stesso non sono più in grado di garantire che riuscirò a resistere, è facile capire quale sia la mia idea di Renzi come passato, come presente, e soprattutto come funestissimo futuro di un paese basato sulla metamorfosi che prende l'aifòn, già discriminante quando obiettivo, e lo trasforma in presupposto per dirsi popolo.
Ci credo che la sua ricetta è dare più soldi alla classe media, il suo orizzonte parte da lì, sotto non c'è altro e vaglielo a spiegare nei pochi caratteri di un tweet, unica forma di comunicazione istituzionale che il futuro ci riserverà, che la definizione "media" presuppone una più alta ma anche una più bassa numericamente tra l'altro sempre più consistente soprattutto, paradossi solo italiani, nel suo elettorato.
Non avrei mai immaginato che un giorno avrei davvero pensato di qualcuno "meglio la Turco", ma Renzi sta portando i miei confini di avversione a frontiere inesplorate persino per me.
Renzi e Grillo avrebbero avuto bisogno di almeno due generazioni di distacco tra loro per essere non dico disinnescati ma quantomeno arginati in maniera agevole, figurati come è messo un paese capace di generarli entrambi nella stessa stagione e di offrire a entrambi contemporanee probabilità di egemonia culturale senza doverne togliere porzioni a uno o all'altro perché quella contemporaneità possa farsi possibile.
Starò diventando conservatore, vai a sapere, sarà la crisi dei quaranta, che cazzo ne so, ma in questo momento il Bersani della pompa di benzina mi sembra un'immagine così rassicurante che non riesco a respingerla nemmeno quando la mia camera mentale me lo inquadra con dietro Rutelli che fa le corna come Paolini."
Lo scrissi più di un anno fa, di nuovo non ho altro da dire e se lo avessi non sarei mai capace di dirlo con l'abilità del sempre godibilissimo Leonardo.
pur apprezzando l'ottimo leonardo e pur essendo spesso in sintonia, "meglio la turco", no.
RispondiEliminaquello proprio non ce la faccio a pensarlo.
No, 'spe...mi sono spiegato malissimo.
EliminaLeonardo ha solo il link al suo pezzo di oggi, come sempre ottimo.
Che io gli stessi pensieri non saprei mai dirli con la sua abilità lo dimostra tutto il resto del brano sotto, che tu hai appunto letto come non accettabile se detto da lui e che è infatti un estratto del mio di più di un anno fa linkato a inizio frase, nel quale utilizzai l'iperbole Turco.
Meglio la Turco non lo penso neanch'io, ma non avevo altre immagini in quel momento (stavo guardando in tv un talk con lei ospite) che mi sintetizzassero in maniera efficace il giudizio, che dire basso è dire poco, che già avevo elaborato sul simpatico sindaco.
Pensare che mi renda digeribile la Turco mi sembrò un'immagine decisamente calzante.
In effetti dopo il tuo malinteso mi sono reso conto che da come avevo messo giù la cosa poteva sembrare un estratto di un post di Leonardo.
EliminaL'ho editato, magari così è meno fraintendibile e non mi denuncia per millantato credito diffamazione e distruzione di credibilità.
:)
ma no figurati... anche te ti considero ottimo e spesso sono in sintonia :)
RispondiEliminaè che quel nome (poiché la conobbi moooolto tempo fa) mi è davvero indigesto.
mi consideri così permaloso o sei solo ruffiana?
Elimina:D
Personalmente trovo che stia facendo un'idiozia tanto palesemente insensata e autolesionistica che sospetto che sotto sotto possa quasi essere una buona idea, anche se ancora non capisco in che modo (ché l'unico risvolto positivo potrebbe ovviamente essere il "profilo presidenziale" che certo finora, da sindaco giramondo di una città piccola ed economicamente irrilevante quanto (vana)gloriosa, non ha mai avuto: ma questo potrà compensare il fatto di presiedere una maggioranza di sfigati che tira a campare ogni giorno grazie ai voti di alfano e di giovanardi e forse di qualche transfuga grillino, oltre che magari, se e quando gli conviene, all'appoggio esterno del caimano?).
RispondiEliminaQuel che è certo è che gli conviene fare molta attenzione nel maneggiare temi molto più grandi di lui (cioè praticamente tutti), in particolare materie come l'immigrazione che ha sempre affrontato in modo insolitamente ideologico, perché se veramente prova a intestarsi quella macroscopica bestialità dello ius soli finirà per alienarsi anche le ultime simpatie dei destri, oltre che, incidentalmente, per sputtanare quel minimo di identità nazionale che ancora ci è rimasta. Almeno per quanto mi riguarda, lo "ius soli" sono le colonne d'ercole tra il "non lo voterò mai ma posso quasi reggerlo" e il "mi fa schifo".
Non credo ci sia molto da capire, è il classico modello di comunicazione che sa di rivolgersi a un paese che ha da un paio di decenni abbandonato l'idea, prima, e la capacità poi, di distinguere forma da contenuto.
EliminaViene quasi da dire che nemmeno sia colpa sua.
E' della nostra generazione, quella nella quale nel 90% dei casi il tuo interlocutore non sa nemmeno di che cosa tu gli stia parlando (non è discorso snob di superiorità di contenuti ma di interesse alla diversità degli stessi) e nel 90% di quel 90% nemmeno gli interessa, preso com'è a capire soltanto se e cosa gliene viene in tasca.
Il perno è sempre Berlusconi, la cui eliminazione continua a essere l'unico obiettivo di qualsiasi scelta politica del PD da quando è stato sciaguratamente fondato.
Hanno provato con quello più o meno bello come lui, quello più o meno amato dagli anziani come lui, quello più o meno strafottente come lui, quello più o meno americano come lui.
Avendoli lui più o meno asfaltati tutti, si è deciso di prenderne direttamente uno come lui, con l'aggravante che essendo questo più o meno come lui ma negli aspetti che ha tutta l'intenzione di conservare invece che combattere, la trasformazione culturale dell'intero parco votanti può dirsi completa.
Il fatto è che a furia di avere sempre come mostro sempre berlusconi, ci si è persi i pericoli più sottili e a mio modestissimo parere più probabili.
Nel suo caso il rischio non è di avere un nuovo berlusconi a sinistra, quella è giusto roba per qualche ennemila nuove puntate di Servizio Pubblico, ma di aver dato a CL finalmente quel sostituto di Formigoni che non si riusciva a trovare e che ora può (#)serenamente sedersi sui prossimi vent'anni di coccole della parte potente del nord italia.
Il discorso d'insediamento non è ovviamente ancora noto, ma facciamo che io metto cento euro su almeno dieci volte la parola Sussidiarietà, non meno di tre "asili" e una bella lisciata a quel Terzo Settore che non vede l'ora di consegnargli tutto il capitale sociale da sempre tenuto in un palmo di mano.
Non è il nuovo Berlusconi, è il nuovo Formigoni, che è peggio.
Questo dovrebbe di conseguenza tranquillizzarti circa il pericolo ius soli e varie filastrocche la cui funzione elettorale è resa inutile nel momento in cui la campagna elettorale si è definitivamente sovrapposta alla fase governativa.
Dello ius soli, fuori dalla campagna elettorale, non gliene frega niente a nessuno, non ci sarebbe ritorno, non avrà spazio.
La sinistra moderata, sempre che in italia sia mai esistita, è morta ieri pomeriggio, quando il PD ha mandato al governo un antiabortista con l'aipàd.
Riflessione interessante. Poi, figurarsi, con un papa regnante prêt-à-porter come questo, diventare il paladino della media borghesia cattolica è fin troppo facile: quanto prima si accorgerà che, coi "valori non negoziabili" ormai giovialmente gettati alle ortiche direttamente giù dal Cupolone, manco gli è più necessario essere antiabortista (posto che, tra l'altro, alla m.b.c. italiana non ne è mai tendenzialmente fregato un cazzo, dell'aborto: altrimenti pure qui un qualsiasi leader di centrodestra - come Berlusconi, Casini o Formigoni - avrebbe portato avanti una battaglia sacrosanta e profondamente umana come quella di Rajoy in Spagna, che coincide con quanto io sostengo da anni).
EliminaIn quanto allo ius soli, quello che non ho mai capito è proprio quale sia il potenziale elettorale di una simile battaglia: lo stesso Bersani aveva propugnato una bestialità simile come primo atto del nuovo governo (anche in tempi di crisi trionfante, non sia mai che la sinistra non dia priorità assoluta all'ideologia e si sporchi le mani con la realtà!), e s'è visto poi come è finita. Ovvio, il proposito principale sarebbe quello di riscuotere il voto di milioni di nuovi cittadini creati da un giorno all'altro: e proprio questo secondo me potrebbe, contrariamente a quanto pensi tu, rendere molto più probabile un'approvazione proprio in questo frangente, anche grazie a quei coglioni benpensanti dei grillini, allo scopo di capitalizzare al massimo il provvedimento alla prima prova elettorale, senza averlo prima sottoposto al rischioso giudizio dei soli elettori nostrani.
Ma anche questa prospettiva, pur nella sua meschina scaltrezza, mi pare ingenua: anzitutto, siete così sicuri che gente dalle convinzioni religiose molto spesso più salde e tradizionaliste di quelle dell'italiano medio, e in larga parte islamica (mediorientali e africani) o seriamente cattolica (sudamericani), non veda l'ora di votare partiti di sinistra? ma, soprattutto: una volta ottenuti tutti i diritti civili, quanti minuti pensate impiegherebbero per fondare partiti loro, che portino avanti battaglie che interessano solo a loro, e puntino a ingrossare rapidamente le proprie fila e il proprio potere, grazie alla potentissima leva demografica (ché quelli, pensate un po', sono ancora tanto arretrati da trombare secondo natura e fare figli)?
Spero che qualcuno spalanchi rapidamente gli occhi a Renzi, perché tanta spregiudicatezza e tanto potere nelle mani di un totale sprovveduto, che per di più ogni tanto, per vanità, si lascia tentare dalle buone intenzioni (due dei pochi difetti che nessuno ha mai potuto imputare a Berlusconi: la sprovvedutezza e le buone intenzioni), potrebbero assestare il colpo di grazia a questo già tramortito Paese.
Credo che il bacino cui si rivolge chi promuove lo ius soli non sia tanto quello degli immigrati che otterrebbero il diritto di voto, dal momento che non essendo possibile farla retroattiva si parla di votanti 18 anni dopo, quanto quello di chi in italia è orientato a dare il voto a chi porti avanti battaglie "di senso" non strettamente economiche.
EliminaQuelle ideologiche, per sintetizzare ulteriormente.
La sinistra moderata, appunto, che non è "solo" ideologica come la sinistra estrema ma ugualmente non è "solo" economica come la destra.
Per quello lo ius soli è sempre rimasto (e sempre rimarrà) nient'altro che uno slogan elettorale, proprio per il suo non avere quasi nessuna ricaduta economica diretta sul presente, se consideri che gli immigrati cittadini o meno le tasse le pagano già.
Viceversa è la cittadinanza ai residenti da più di enne anni a essere una mossa sia elettorale che economica, dal momento che nel momento in cui dovesse passare allora sì che avresti un improvviso bacino di immediati voti nuovi e pronti a ringraziarti per avergli realizzato il sogno.
Non a caso l'ultimo che provò a tirarla fuori fu Fini quando a causa della scelta di saltare giù dalla barca si fece due conti e capì che con i soli voti esistenti non sarebbe andato da nessuna parte.
A proposito, dov'è andato? :)
Rispetto al rischio che nuovi cittadini si farebbero partiti finalizzati a battaglie circoscritte ai propri soli bisogni, come sai sono dalla parte opposta.
Non solo credo che qualsiasi partito abbia questa finalità, ma soprattutto non vedrei nulla di male in un partito che dovesse occuparsi di rendere un po' più ufficiale quello che è un mondo esistente di dimensioni tutt'altro che marginali e che non puoi pensare rimarrà arginato nel silenzio per decenni pur essendo ormai uno dei pilastri dell'economia nazionale.
Il 10% del Pil è dato dagli immigrati, interi settori economici sono retti interamente da immigrati, come puoi pensare che in una nazione che sta in piedi anche (in alcuni casi soprattutto) grazie a qualche milione di immigrati possa continuare a ignorarne anche il conseguentemente logico diritto di chiedere di essere portati allo stesso livello di quelli che se ne prendono i vantaggi?
Lascia stare la prospettiva di invasione islamica che da sempre vedi come sicura, parlo di ragionamento di principio e di logica.
Ha senso in una nazione come l'Italia oggi continuare a tenere sempre ai margini di una costante incertezza una % di popolazione che dentro quell'incertezza ci ha ormai messo due e in alcuni casi tre generazioni di persone che né più né meno di me e di te fanno parte del presente e del futuro del paese?
Oppure fai il ragionamento inverso: non mi vuoi dare la pensione?
Allora non mi chiedi nemmeno i contributi per quelli a cui la stai dando oggi e ai quali io sto facendo da badante e in non pochi casi anche da prestatrice di sesso che nessuna italiana avrebbe lo stomaco per dargli perché l'arzillo novantenne altrimenti oltre che non pagarmi i soldi che mi da in nero mi denuncia pure e mi rispedisce nel paesello innevato e disperso nella foresta russa dalla quale provengo.
Ti piastrello il bagno fichissimo, ti faccio mangiare kebab buonissimo, ma i soldi che non mi restituirai in pensione me li lasci in tasca così me li metto da parte da solo e se qualcuno mi rispedisce nella steppa almeno ci torno con i risparmi che mi sono meritata a colpi di vomitevoli pompini.
Così, tanto per ridurre un po' il tutto a quel discorso da bar che caratterizza non pochi difensori della purezza italiana ma anche della bellezza della chiappa soda russa, ecco.
:)