14 luglio 2007

Bozza

Mio padre il giorno della festa del papà.
Suo fratello il giorno del compleanno della figlia.

Noi Bozza è nelle tragedie che tiriamo fuori i veri picchi d’ironia.

Ciao Zio Lele.
E grazie.
Non tutti gli uomini delle famiglie di un uomo che scappa, sanno essere padre dei figli che quell'uomo lascia.
Solo quelli che sanno distinguere.

E scusa.
Non è niente di personale.
Sono proprio io che non sono più umano.
Non avessi perso completamene la capacità di soffrire, giuro soffrirei.
È che credo di avere elaborato il lutto.
Proprio il lutto in quanto tale.

Boh, non mi viene altro.
Solo immagini.
Una macchinina di latta, una bici con le rotelle e poi, accidenti, senza, un libro di fiabe, un binocolo con le foto di Lourdes in 3D, i viaggi in treno per venire a recuperare matematica per la maturità perché la materia volontaria per me poteva solo essere quella in cui andavo peggio ma solo se mi avessi aiutato e accidenti, quel 50, da un 3, che vittoria.

Un padre per quello che può, insomma.
Non ti sembra più bello del dolore?
Se son vere entrambe le leggende, salutamelo.
Se è vera una sola, vagli in sogno a dirgli che mi deve i soldi dell’autopsia.
Se non è vera nessuna delle due, hai davvero smesso di soffrire.

Chiave di ricerca: Daniele + Bozza + lascia + più + figli + di + quanti + ne + ha + fatti.
Un mago ne.
(vedi?...ormai l'ho capito, devo lasciar fare al torinese spiritoso che è in me)

Dimenticavo.
Mi hai sempre ricordato lui.
Perché siete due gocce d'acqua e perché sapete entrambi di buono.


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