28 dicembre 2007

e|mer|gèn|za

Il Viminale ieri ha avvertito: "Le leggi verranno fatte rispettare in maniera decisa e rigorosa, e chi si opporrà con gesti irresponsabili potrà andare incontro anche a severi provvedimenti". Ieri la provincia di Napoli ha vissuto un'altra giornata difficile. Blocchi stradali a Santa Maria La Carità, incendi di cassonetti ovunque, e a Nola il sindaco ha deciso di chiedere l'intervento della forza pubblica per requisire un sito di stoccaggio presidiato dai manifestanti.
Cassonetti sotterrati dall'immondizia accumulata per giorni si presentano ora deformi, con le bocche spalancate, tra i resti carbonizzati del festino notturno.
E il vicepremier Fini: "La questione rifiuti in Campania ha superato i limiti della decenza". In serata il consiglio dei ministri prorogherà di un altro anno l'emergenza e varerà una superordinanza destinata a rafforzare il ruolo di Bassolino, presidente della Regione e commissario ad acta.
Domenico Ciaramella, sindaco di Aversa, si dice sconsolato e "insoddisfatto dell'esito dell'incontro tenuto nella tarda serata di ieri alla prefettura di Caserta" con il neocommissario all'emergenza rifiuti, Corrado Catenacci. E da Napoli arriva la replica del Commissario di governo: "no alle polemiche che non servono a risolvere i problemi"; sos finanziario al Governo, per anticipare fondi che permettano di inviare i rifiuti fuori regione; accelerare i tempi per il rientro nei poteri ordinari.
Siamo partiti dai Campi Flegrei e siamo arrivati ai piedi del Vesuvio, quaranta chilometri di roghi e di rivolte, una bidonville che si allunga come un serpente, cinque o seimila tonnellate di immondizia che marciscono nei vicoli e sulle piazze, la paura di epidemie, i vigili del fuoco che corrono a spegnere gli incendi, blocchi stradali, discariche che non ce la fanno più a sopportare gli avanzi della grande Napoli.
È la fotografia che ha spinto Rosa Russo Iervolino a chiedere aiuto a Giorgio Napolitano. Un sos a pochi giorni dall'arrivo in città del Capo dello Stato che trascorrerà a Villa Rosebery l'inizio del 2008.
Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell'ambiente ed ex consigliere comunale a Napoli, alla vigilia avvisa: "Chiederò l'impegno di tutto il governo per superare il commissariamento.


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