24 aprile 2008
Sì l'icona c'era
E' chiaro che la scelta è caduta sul silicone perché le prossime imminenti lacrime sarebbero state facilmente scambiate per cera che cola.
Col silicone è tutt'altro discorso, lì col cazzo che lo scettico avrà vita facile.
Altro discorso ancora è l'utilizzo del testimonial per raccattare altri due o tre fanatici.
Ché mai come in questo periodo di frenetico arruolamento, 'sta mossa ha del marcio dentro, proprio nell'anima.
A partire da 'sta cosa che guarda caso si è decomposto tutto tranne mani piedi.
(tolto che non essendo visibile manco un centimetro della salma reale, dentro vestiti e maschera potrebbe esserci anche un enorme bratwurstel e nessuno se ne accorgerebbe)
Ma che belli che sono, quando riuniscono il reparto marketing.
Ora, se PadrePio è davvero lassù e quella cosa dei santi è vera, dovrebbe incenerire tutto entro la settimana.
Ché qui è come usare la salma della nonna di cappuccetto rosso per propagandare la Lista per la difesa del lupo grigio.
Ma vabbè, nessuno fa domande, nessuno che ricordi chi fu a rendergli la vita un inferno, nessuno che alzi un po' la voce per metterlo, un cazzo di freno a 'sto delirio senza ritegno chiamato "Chiesa" che non accenna a darci modo di dire definitivamente "Toccato il fondo".
Ma sì dai, non stiamo qui a questionare.
Diamoci tutti al business, ché ce n'è da mangiare per generazioni.
Modello PadrePio:
(Ma degno di nota è anche il modello "Stile impero", eh)
Etichette:
copertine mio manifesto,
dio patria famiglia,
Pericolanti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento