5 aprile 2008

Di stanze

Ho fatto tipo duemila chilometri in quattro giorni, tranne il traghetto ho preso di tutto, sono partito da Milano vestito come fossi in agosto e sono arrivato in puglia sotto la nebbia e un freddo becco, superato solo da quello campano del giorno dopo, le ore che non sono state di lavoro sono state di sonno, in entrambi i casi la proporzione era inversa al bisogno effettivo delle une e delle altre almeno quanto è inversa la climaticità delle zone d'italia.

Su uno dei tanti seggiolini con schienale in posizione eretta e il tavolino davanti a voi chiuso, ho letto che finalmente qualcuno ha tirato delle uova a Ferrara e mentre leggevo mi sono ricordato dei sei aborti che ho lasciato in frigo e che mi sono scordato di buttare prima di partire.

Ma più di tutte mi ha colpito una citazione, tre righe di quelle che vengono piazzate tra le foto e l’articolo vero e proprio per dare un po’ il sapore del contenuto della pagina.
Non le ritrovo in rete e mi dispiace, perché non le posso citare fedelmente, ma mi colpirono così tanto che sono abbastanza certo di poterle riportare pressoché identiche.

Dicevano:
“Veltroni (alla stampa estera) : Dei Dico se ne parlerà e si faranno, solo se non diventeranno terreno di scontro tra laici e cattolici”
Mi è bastata una frazione di secondo dalla fine della frase per veder apparire alla mente il bordello messo in piedi quando dall’altra parte si disse: “Non candideremo inquisiti e condannati a meno che non siano perseguitati politici” e mi son chiesto come mai invece quella di Veltroni sia passata così inosservata quando è decisamente peggiore, a livello di considerazione dell’intelligenza dell’interlocutore.
Poi oggi leggo che ancora si indica nella Binetti il caso anomalo del pd in quanto militante cattolica, unisco quest’ultima notizia a quella dichiarazione e capisco che dell’intelligenza dell’interlocutore quei due hanno un’idea fin rispettosa, rispetto al reale.

Il vero stupore però l'ho vissuto grazie all’unico momento in cui in questi quattro giorni ho regalato mezz’ora alla tv.
Mezz’ora dopo la quale ho capito che non bisogna davvero mai dar nulla per scontato, che forse davvero quell’esito che solo fino a pochi giorni fa mi appariva scontato, oggi è tutt’altro che certo, che forse la schiacciante distanza tra il gradimento dei due candidati che fino a pochi giorni fa faceva sorridere guardando il coraggio di chi ha accettato la sfida sostenendo che sarebbe stata difficile ma valeva la pena provarci, si fa davvero sempre più risicata ogni giorno che passa, che non è più così assurdo pensare ad una rimonta sulla quale nessuno avrebbe speso un euro fino a pochi giorni fa, che settimana prossima avrò la risposta a questa mia nuova sensazione e che certo oggi è presto per dirlo, ma da oggi ho come la sensazione che prima di dire che mai, mai GianFilippo potrebbe battere Silvia, converrà aspettare lunedì.

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