5 marzo 2010

Dopo 3 rhum

L'uomo, inteso anche come la donna, è fatto di alchimie che gli restituiscono un'esistenza fatta di vite parallele, alcune confessate, altre no, alcune volontarie, altre no, alcune consapevoli, altre no.
Io fino a oggi ne ho contate non meno di cinque.
In tutte mi impegno come fossero l'unica.
Se c'è un motivo per augurarmi che ci sia un'aldilà, quel motivo è il fatto che quello sarà l'unico momento in cui capirò qual era quella originale.
Quel giorno scoprirò se avrò amato invano, se avrò sofferto invano, se avrò lasciato andare invano, la cosa che mi pesa di più.
Per il momento in quattro su cinque sono pressoché certo di aver sbagliato tutto.
Nella quinta, quella che oggi mi sembra la principale, non sono certo di avere il comportamento giusto.
Quello che so è che mi sembra il più giusto tra i cinque, il che è per me il massimo raggiunto fino a oggi.

Ho una donna che mentre io, come in questo momento, sono a mille chilometri di distanza nell'ennesima stronzissima stanza d'albergo, mi aspetta a casa.
Senza stare troppo a calcolare, questo mi sembra già abbastanza per darle qualcosa di cui andare fiera che non sia il solo aspettarmi.

Resta l'incognita idraulico egiziano.
E chissà negli anni di stronzissime stanze d'albergo quanti idraulici egiziani sono passati per casa mia.
Il trucco è che li ho sempre messi nelle altre quattro vite, quelle dove sono pressoché certo di aver sbagliato tutto.
Così manco m'incazzo e avviso sempre se l'aereo atterra in anticipo.

Ché nel mio settore di gente sempre in viaggio vige questa regola: se dici che stai via tre giorni, qualsiasi cosa succeda stai via tre giorni.

Mi manca mio padre, mi manca mio fratello, mi manca avere una vita sola senza bisogno di inventarmene cinque per dirmi epico almeno nelle altre quattro.
Cosa si prova ad avere una vita sola, magari banale?

Non ho più voglia di lottare per avere ciò che mi spettava di diritto.
Non ho chiesto io di venire al mondo.
Io stavo bene là dove stavo, nei sogni di qualcuno che mi desiderava e forse, ironia del destino, nemmeno mi poteva avere.

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